Capitolo 3

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- Tu sei un angelo, io un piccolo bambino, cosa vogliamo fare?-
- Non lo so, provare?-
- Vediamo- esordí Nico

Cupido era vestito con un paio di jeans corti, stretti alla vita. Una maglietta bianca con delle sfumature grigie su un pizzo a sinistra. La cosa più spettacolare erano le sue ali. Candide come la neve e sprigionava un candido calore.

- Posso dirti una cosa Nico?-
- Dimmi, sono tutte orecchie-
-Quando ci siamo visti in Croazia per quel stupido scettro di Diocleziano, non lo so, ma avevi bisogno di aiuto e subito...
-Hey non ti allargare non sono così sexy come credi-
- Che dici, poi dovresti tagliarti quei capelli-
-Ma dai!!-
Risero di gusto, le ali di Cupido cambiarono colore, una miscela di varie tonalità color ruggine e bianco sporco.
- Stai cambiando colore!!-
Nico fece un urletto
- A...Si, cambiano quando ho delle emozioni-
- Posso toccarle?-
Il dio fece una faccia strana, perplessa.
- Non lo so, diciamo che le mie ali non approvano-
- Perché?-
- Non voglio che qualcuno le tocca-
- Okkey-

Nico arrossì di colpo. Lo stava scrutando, guardava scrupolosamente i suoi occhi.
-Mi piaci Nico-
- Cupido odio il sentimentale-
Si misero seduti sul lungo mare a vedere le nuvole che si trascinavano stanche.

Nico Di Angelo E I DONI DELL'EREDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora