Matteo

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Arrivò puntuale come un orologio svizzero.

Suonò al citofono e, troppo intorpidita dal sonno e dalla mastrubazione aprì il portone dall'app sul cellulare senza quasi muovere un dito.

Entrò in casa tutto festante

- Ciao bellezza! - si presentò.

- Come è andata oggi a scuola?-

Lo fulminai con gli occhi, alzandomi stancamente dal divano

-Troppe domande per una persona che si sta appena svegliando-

-Dormi sempre ripiena?- riprese lui

Lo guardai con aria interrogativa, poi mi resi conto di avere ancora il plug e il lush e gli concessi un sorriso.

Mi avvicinai a lui allargando le gambe, lo baciai. - Toglimeli -

Aspettai che le sue mani si muovessero su di me, e che tirassero fuori gli attrezzi del piacere.

- Ti vedo strana, che succede? - 

- Nulla. Oggi è una giornata un po' così. E' un periodo un po' così- Mi sedetti sulle sue gambe e ripresi.

- Matteo, vorrei dirti tante cose, ma preferisco essere diretta: questa è l'ultima sera che ci vediamo. Lo so, sei un bravo ragazzo e sei molto rispettoso e riservato, e di questo te ne sono grata. Ma fra poco inizierà la scuola e saremo... nella stessa scuola. Per la tua e la mia sanità mentale; per la tua e la mia reputazione è meglio mettere un punto. Abbiamo goduto insieme, ma mettiamola così: l'estate è finita, e le scappatelle estive pure.-

Lo abbracciai portandomelo al seno, sentivo le sue labbra sul mio petto e le mani stringermi al suo corpo.

- Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, è sempre stato chiaro tra noi; forse è giusto prima di coinvolgerci troppo.-

Ci alzammo e ci concedemmo un ultimo abbraccio.

Mi stranì il suo comportamento fin troppo maturo e distaccato, ma lo vidi voltarsi e dirigersi al portone.

-Matteo!- Gridai.  Corsi da lui e lo baciai un ultima volta, le nostre lingue si attorcigliarono come la prima volta, e così guardandoci negli occhi ci staccammo.

Sentivo il suo sesso svilupparsi sotto il suo pantalone e appoggiarsi alla mia gamba.

Glielo toccai.

-Hai un bell'arnese. Fortunata chi lo prende!-

Rimasi li nuda, davanti al portone aperto vedere andare via un ragazzino che forse, e in così poco tempo, mi aveva preso più del sesso.  

Diario di Paola - OggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora