Dentro o fuori

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Voglio star con te
Ma questi fantasmi ancora in noi
Sono più vecchi di ogni età
E hanno poca fantasia

Sono le 10:00.
Si, so che avevo detto che non avrei voluto vederla, ma voglio vederla.
Voglio proprio sentire cosa ha da dirmi, e poi, male che va l'ho vista e vederla non fa male agli occhi.
Mi ha scritto che stava arrivando. Mi sono preparata più veloce della luce, non mi sono nemmeno truccata e non ne ho voglia. Ho una tuta, capelli legati. Sono un cesso, ma non mi importa, non si merita la mia bellezza. O forse semplicemente so che se non mi ha voluta da sistemata, non mi vorrà in alcun modo. Non ho nulla da perdere.

Scendo le scale, veloce.
Aspetto nel portone, non voglio farle vedere che ero lì ad aspettarla con ansia, con il cellulare in mano e il cuore a mille.
La vedo arrivare, a piedi, verso il mio portone. Sta attraversando.
La guardo.
Esco.

"Posso parlare?"

Dice.

"Vai"

Rispondo, mentre mi accendo una sigaretta, mi appoggio al muro e guardo altrove.

"Mi devi guardare. "

La guardo. Oh mio dio, ma che cazzo mi chiedi di guardarti che se ti guardo e mi parli non sento quello che mi dici? Mi perdo. Va bene Greta, concentrati.

" Mi dispiace. Io con lei ho sempre avuto questo rapporto. Ci lasciamo, o meglio, mi lascia, poi ci ritorno assieme perché mi chiede scusa. Ritorna in continuazione e se ne va via altrettante volte.
Mi ci sono vista, voleva parlarmi. È scappato un bacio, ma dopo due secondi ho pensato che stavo nuovamente facendo una stronzata. Prima del bacio abbiamo scattato quella foto, eravamo rimaste amiche. Ma poi mi ha baciata. Ho ricambiato. Mi sono pentita e lei lo sa. Sono tornata a casa, ho visto la storia l'ho repostata e non so nemmeno perché. "

" Ti stai dilungando troppo, arriva al succo del discorso. "

" Non voglio tornare con lei. "

" E cosa vuoi che ti dica?"

Si avvicina. Non capisco perché ma si sta avvicinando troppo. Sono spalle al muro e lei mi è di fronte. Ho il suo viso a pochi centimetri dal mio. Questo è un rischio che non voglio correre. Le metto una mano sulla spalla, la allontano.

" Voglio tu mi capisca. So che non ci conosciamo, che non siamo nulla. Ma non voglio che nutri rancore nei miei confronti. Non ti ho parlato di amore, non ti ho fatto alcuna promessa. Non voglio che tu possa pensare che ti ho presa in giro. "

" Sei venuta qui per pulirti la coscienza ? Se pensi di non aver fatto nulla di male, non capisco perché sei qui. Ti rendi conto che sei incoerente ? In tre giorni hai cambiato versione dieci volte. È stucchevole.
Senti, facciamo così. Ho sbagliato.
Provo troppa attrazione per te e mi sono lasciata andare, mi piaci tanto. Sono attratta perdutamente da te, ma non voglio continuare. "

" Divertiamoci, no? "

Questa è pazza.

" Marika, torna a casa. Mi sei scaduta talmente tanto che non ho nemmeno più voglia di scoparti. "

Allarme stronzata.
Certo che ho voglia.
Ma so com'è il mio cuore, ci mette due secondi a battere troppo forte e quando lo fa significa solo una cosa: sentimento.
Non voglio che accada. Non posso permetterlo.

" Peccato. Perché io ho ancora voglia di farlo.
E ti avrei baciata quella sera, se non fosse accaduto il resto che sai. Mi piaci tanto anche tu, ti guardo e mi fai sesso Greta. "

Che cringe. Oddio, ci speravo, ma sentirmelo dire mi imbarazza. Ma non devo cedere.

" Mi dispiace, se invece di uscire con la tua baby ex, ti fossi vista con me, magari questa mattina saremmo state assieme per il bis. Ma hai preso la tua scelta ieri, per me puoi andare. "

" Non me ne vado perché so che non vuoi che io me ne vada. "

Si sta avvicinando ancora. Non molla. È stronza. Sa che la desiderio, e mi sta a due centimetri dal viso. Ha gli occhi su di me, li sento. Sono assurdi. Sento un brivido dietro la schiena, ho caldo e in realtà fa freddo.
Basta. Non posso andare oltre.
Sto per cedere.

"Stasera mi vedo con la mia ex "

Le dico. Magari questo la allontana. C'è un allarme rosso, devo pur salvarmi.

"Ah"

Si allontana.

"E perché?"

Ora i ruoli sono ribaltati. È lei che si accende la sigaretta. Lei che non mi guarda. Lei che si allontana.

" Prima di parlare con te mi ci vedevo per del sesso occasionale, entrambe ci desideriamo, dunque ci divertiamo in questo modo. Le avevo chiesto di vederci perché volevo chiudere con lei in merito alle sensazioni che provo con te. Ma ora ho solo deciso di non precludermi nulla per il nulla più totale. Quindi abbiamo deciso di vederci. "

" E quindi? Ci vuoi scopare?"

" O ci scopo o posto una storia con la nostra faccia in primo piano. Apprendo dai tuoi insegnamenti. "

Sono gelosa. Di già ? Sono pazza, ma almeno non lo nego.
Oh mio Dio. Quando la smetterò?

" Stasera esci con me, che dici? "

" Non ha senso. "

" Per me lo ha. Meglio di uscire con la tua ex, sicuramente. "

Disse quella che era uscita con la sua ex la sera prima.

" Senti Marika, sarò onesta a differenza tua. Stasera mi vedo con la mia ex, probabilmente ci scoperò pure. Puoi scegliere se vedermi prima o dopo. "

" Facciamo così. Ci vediamo prima, così poi vediamo se ci scopi con la tua ex. "

Sicura di se la ragazzina, mi piace.
Peccato che non sa che non le darò nulla di quello che vuole. Che se vuole qualcosa dovrà guadagnarselo e che non sono brava a condividere le cose o le persone.

" Senti, sai cosa ? D'accordo. Vediamoci pure. Ma se stasera le cose dovessero andare come dici, dovrai fare una scelta. "

" Quale scelta ? "

" Dentro o fuori "

O con me o senza di me. E se e con me, non deve essere con nessun altro.
Non condivido nulla.
Sono gelosa.
So che è sbagliato. So che è da pazzi, mi sto curando. Ma non è facile.
Resta il fatto che stasera uscirò con Marika, dopo mi vedrò con la mia ex. Non so come andrà e quale bomba scoppierà, sicuro è che alla fine di questa serata qualcuno ci sarà e qualcuno non più.

Dentro o fuori.

La saluto, entro nel portone e vado via. Stasera la passo a prendere io, per le 20:30.
Mi dice la sua via, così da poterla segnare su Google Maps e salgo sopra. Quattro piani, una rottura. Questa situazione diventa sempre più eccitante anche se il quarto piano mi fa passare qualsiasi voglia che ho in corpo. Entro in casa, saluto i presenti e mi infilo sotto le coperte. Ah, che sonno.
Metto la sveglia.
Mi addormento.

Chissà cosa succederà.
Questo è il pensiero che mi assale.

Dentro o fuori.
Con me o senza di me.

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