Giovanni

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Come se non bastasse la preoccupazione per mia sorella Silvia che ha pensato bene di mollare il coglione con cui è stata sette anni e appena arrivata a Boston si è gettata tra le braccia di Joe Turner, lo scopatore seriale numero uno, con il bene placido di mio fratello Stefano, ma io dico tra tutti gli atleti che ci sono a Boston proprio Joe Turner. Ebbene oltre a questo adesso è tornata pure Rachel, con il suo visetto innocente e quella bocca che mi fa pensare a scenari rigorosamente vietati ai minori. E' la nuova inviata di Channel 4 il ché significa vederla ad ogni partita, sentire i suoi occhi addosso per tutto il tempo.

Rientro in spogliatoio a prendere il mio borsone, alcuni compagni sono ancora lì che stanno finendo di prepararsi e ad organizzarsi per uscire a far baldoria. Ivan sta raccogliendo le sue cose, prendo la mia borsa e lo seguo fuori dallo spogliatoio dove Bjorn ci sta aspettando, quando i nostri sguardi si incontrano non ho bisogno di dire niente "Andiamo, il primo giro te lo offro io" gli sento dire.

Da quando siamo arrivati a Toronto lui e Ivan sono diventati come dei fratelli, le nostre famiglie sono dall'altra parte dell'oceano e questo ci ha fatto legare molto più che con gli altri compagni di squadra, dividiamo lo stesso appartamento da quattro anni, anche se ognuno di noi può permettersi un appartamento proprio abbiamo deciso di rimanere insieme e la cosa fino ad ora ha funzionato, ci siamo coperti a vicenda quando abbiamo combinato qualche cazzata, siamo stati la spalla su cui appoggiarci quando ne abbiamo avuto bisogno. Per tacito accordo non portiamo mai nessuna donna a casa onde evitare di assistere alla camminata della vergogna e soprattutto per non far sapere a nessuno dove abitiamo. L'unica donna che è entrata nella mia stanza è stata Rachel. I ragazzi non lo sanno ma nel fondo dell'armadio ho ancora le cose che ha lasciato da me e che non ho il coraggio di buttare. Sono ancora legato a lei? Decisamente si. La amo ancora? Non ne ho la più pallida idea. Riesce ancora a farmi ribollire il sangue? Si, solo al pensiero di lei il mio amico li sotto prende vita. Come gestirò le nostre interazioni in sala stampa? Qualcosa dovrò inventarmi per limitare i nostri contatti. Nessuno ha mai saputo di noi ad eccezione delle nostre famiglie e dei miei due amici.

Saliamo nella macchina di Bjorn e con calma ci immettiamo nel traffico per dirigerci al locale dove festeggeremo la vittoria

"Non credevo ai miei occhi quando sono entrato in sala stampa" mi dice Ivan "cosa cazzo ci faceva li?"

"E' stata fuori dai radar per tre anni e adesso salta fuori come se niente fosse" mentre parla Bjorn mi guarda dallo specchietto retrovisore

"E' la nuova inviata di Channel 4, la vedremo praticamente ad ogni partita. La cosa non mi emoziona ma non possiamo farci niente, fortunatamente limiteremo le nostre interazioni alle sole interviste" sospiro "Non parliamo di lei, non voglio rovinarmi la serata a causa sua" leggo una notifica sul telefono "questa sera saremo molto impegnati"

"Ho visto anch'io, le conigliette si stanno scatenando, non aspettatemi per rientrare" Ivan sogghigna, troverà sicuramente qualcuna disposta a soddisfare le sue voglie perverse. C'è la fila di ragazze disposte a tutto pur di farsi scopare da un giocatore di hockey, ognuna di loro spera di diventare qualcosa di più di una botta e via, ma non succederà mai. I primi tempi mi stupivo per come si sviliscono per farsi un giro sui nostri uccelli, sono disposte a farsi scopare nei bagni dei locali che frequentiamo solo per dire che sono state con noi, ma dopo quattro anni non mi meraviglio più di niente.

Quando arriviamo al Cube entriamo dall'entrata secondaria per evitare la solita ressa e ci dirigiamo al privè che è perennemente riservato alla squadra. Ordino da bere e mi appoggio al balcone che affaccia sulla pista da ballo, subito vengo raggiunto da una coniglietta che sa bene come mettere in mostra la mercanzia

"Complimenti per la vittoria" mentre parla struscia le sue tette contro il mio braccio per farmi sentire i capezzoli già eretti "sei stato il migliore in pista, come sempre d'altronde" le metto una mano sul fianco e la tiro più vicino a me, si lecca le labbra e mi avvicino al suo viso ma non faccio in tempo a parlare che sento Nick, uno dei rookie, dire "Ma quella in pista non è una delle giornaliste che era alla conferenza stampa?" mi fermo e giro la testa verso la pista, lei è lì che sta ballando con Liz sulle note di Shut up and dance di Walk the Moon

"Ragazzi scendo e vado a provarci, solo a guardarla ballare mi è venuto duro" sto per agguantarlo e prenderlo a pugni quando Bjorn lo ferma e lo rimette a sedere sui divanetti vicino agli altri

"Lasciala perdere, non è alla tua portata" poi guarda gli altri rookies "quella è off limits per tutti voi, non fatemelo ripetere una seconda volta" li guarda uno ad uno poi continua "E' la sorella di Logan Smith, mi sono spiegato?" chiede e aspetta che ognuno di loro faccia di si con la testa, si gira verso di me "Fratello fermati e pensa, è qui per provocarti" ma non lo sto più ascoltando, il sangue mi ribolle nelle vene. Sono tre anni che non viene in questo locale e proprio oggi doveva decidere di tornare qui. I nostri occhi si incontrano e io smetto di ragionare, scendo le scale e la raggiungo in pista.

"Cosa cazzo ci fai qui?" le chiedo mentre la prendo per un gomito e cerco di portarla via da qui ma lei si divincola e mi fronteggia

"Adesso non posso venire a divertirmi in uno dei miei locali preferiti?" le agguanto di nuovo il braccio e la trascino via a forza, non mi fermo finché non siamo fuori dal locale

"Sono tre anni che non ti fai vedere e adesso vieni a dirmi che questo è uno dei tuoi locali preferiti? Non mi prendere in giro Rachel" mentre parlo la spingo contro al muro e la blocco con il mio corpo, sento il suo respiro diventare affannoso e fa l'unica cosa che riesce a mandare in tilt il mio cervello "Smettila di morderti il labbro o non rispondo di me" vedo le sue pupille dilatarsi e non le lascio il tempo di pensare a quello che ho detto perché mi avvento sulla sua bocca e gliela divoro, il sangue dal mio cervello è defluito tutto verso il basso e sento il mio cazzo che tende sempre più il tessuto dei jeans che indosso. Le prendo i capelli dietro la nuca con una mano per farle inclinare la testa e mi faccio spazio tra le sue labbra con lingua fino a quando non apre la bocca e le sua lingua si intreccia alla mia in un duello che non avrà né vincitori né vinti. Sento uno suo gemito che si spenge nella mia bocca e con l'altra mano salgo dalla coscia fino alla natica e la stringo per spingerla ancora più contro di me, infilo una mia gamba in mezzo alle sue per farle divaricare. Ho perso la ragione, il suo profumo ha sempre avuto il potere di annientare ogni pensiero, divento un animale affamato di lei. Con la mano scendo dalla natica fino alla congiunzione delle sue cosce e la sento bagnata attraverso il tessuto del perizoma, la accarezzo piano e lei si muove contro le mie dita per avere di più, potrei scoparla qui, contro il muro in questo vicolo buio ma ritrovo un attimo di lucidità e mi stacco da lei, appoggio la mia fronte alla sua, riprendo fiato e il controllo di me poi mi allontano, la lascio lì, rientro nel locale e raggiungo i mei compagni di squadra

"Tutto bene fratello?" mi chiede Bjorn ma non ho voglia di parlare nemmeno con lui, faccio segno di si con la testa. Raggiungo il bar e mi faccio versare un whisky doppio e lo ingollo in un solo sorso, devo levarmela dalla mente. Il mio amico mi raggiunge e non parla, mi fa versare un altro bicchiere e me lo allunga, questa notte non rientrerò sulle mie gambe ma ho chi mi aiuterà a tornare a casa.

"Giova cosa è successo?" non smetterà di domandare fino a quando non gli racconterò tutto

"Stavo per scoparmela nel vicolo dietro il locale, non riesco a ragionare lucidamente quando lei mi è vicina" e mi scolo il terzo bicchiere di whisky, finalmente sento la testa più leggera e mi si scioglie la lingua "Ti rendi conto che razza di stronzo sono, faccio tanto la morale quando parlo di mia sorella ma mi comporto esattamente come il suo fidanzato" in realtà non stanno veramente insieme ma questo è un dettaglio che non posso rivelare nemmeno a Bjorn e a Ivan "l'unica cosa che mi interessa in questo momento e sprofondare ancora una volta in mezzo alle sue cosce e sentirla gridare il mio nome mentre la faccio godere"

"Andiamo a casa prima, potresti metterti seriamente in ridicolo per come sei ridotto, non reggi più l'alcool" sento dire da Bjorn che mi solleva dallo sgabello del bar e mi trascina fuori dal locale. Se sono fortunato nessun paparazzo avrà fatto fotografie di come sono ridotto altrimenti domani mi sorbirò una lavata di capo dall'allenatore.

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A sabato prossimo

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