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Dopo un po' di tempo così Atsushi si calmò definitivamente.

Si staccarono tra loro, Atsushi si girò verso il corvino con le lacrime ormai asciutte che rigavano il suo volto.
Si avvicinò e gli diede un bacio, sorridendo sulle sue labbra.
Era un bacio dolce, era una graditudine, era un conforto, era una sicurezza, era una felicità, era amore.

Quando si staccarono, Atsushi abbracciò di nuovo l'altro, e gli disse sulla spalla con un tono dispiaciuto:<<ti amo tanto, Akutagawa Ryūnosuke, ti amo infinitamente, ma ho paura, ho un terrore incredibile, allucinante, che possano farti qualcosa.
Akutagawa, non possiamo stare insieme, è impossibile.>>
Disse le cose così com'erano, senza doppi giochi e senza mentire sul suo stesso pensiero, rivelò la sua mente al corvino e si mise quasi a piangere nuovamente.

Akutagawa era quasi scioccato, non immaginava che l'albino sarebbe riuscito ad ammettere di preoccuparsi per lui.
Ma aveva ciò che faceva al caso suo.

<<Perché? Loro possono e noi no?>>
Atsushi si allontanò e guardo il ragazzo confuso.

Loro chi? E comunque questa gente che c'entrerebbe con loro e la loro relazione?

A Ryūnosuke scappò un sorrisino, si avvicinò ad Atsushi e lo prese con rashoumon, entrando poi in agenzia, tenendolo vicino a sé.

<<Hey, HEY AKUTAGAWA CHE STAI FACENDO, MOLLAMI>>
<<Perché tenere un segreto così stupido, mi chiedo come non me ne sia accorto prima>>
<<MI STAI ASCOLTANDO ALMENO? METTIMI GIÙ>>
<<zitto siamo arrivati>>
<<MA SEI PAZZO? COSA STAI FACENDO RYŪNOSUKE VAI VIA DA QUI>>

La porta dell'ufficio si aprì, rivelando un Kunikida preoccupato per colpa delle urla dell'albino; una Yosano che rideva silenziosamente; una Kyouka che leggeva un libro con lo sguardo sollevato verso la porta; un Ranpo che parlava con il ragazzo dell'ex organizzazione Guild, Edgar Allan Poe (ormai era abitudine che quel ragazzo fosse in ufficio, visto che Ranpo aveva un buon rapporto con lui); un Kenji che si stiracchiava e un Dazai che parlava al telefono con qualcuno.

Rimase un certo silenzio in stanza, poi Akutagawa entrò in ufficio come se nulla fosse.

Alcuni dei presenti in stanza non capivano bene che stesse succedendo.

<<Hey Hey, Akutagawa che ci fai qui?>> domandò Yosano con un espressione quasi divertita, anche se Atsu non ne capiva il motivo.
<<Devo parlare con Dazai, lasciatemi stare>>

<<Oh qualcuno mi ha interpellato?>> disse Dazai, ancora con il telefono sull'orecchio.
<<Oh hey>> aggiunse, facendo segno di saluto con la mano.

<<Perché lo tenete nascosto>> disse il corvino.
Dazai si avvicinò ad esso e gli poggiò la mano sulla spalla, facendo cadere Atsushi per terra.
Quest'ultimo era terrorizzato, dopo che Akutagawa stesso aveva visto tutta la sua preoccupazione si reca così senza neanche il pensiero di essere cauto e va a dire a tutti di dover vedere Dazai lasciandolo sul pavimento così?

<<Metà, o forse anche un po' di più, delle persone qui lo sanno, quindi non è così nascosto come credi>> disse, poi continuò, stavolta parlando al telefono <<vieni dai, e sbrigati sennò il tutto non fa più effetto>>
Passarono circa 30 secondi di silenzio, poi si sentirono dei passi dietro Atsushi e Akutagawa, i due si girarono e videro una persona che parve totalmente inaspettata ad Atsushi: era arrivato Nakahara Chuuya, uno dei dirigenti della mafia, era entrato in agenzia senza problemi e nessuno lo stava attaccando.

Atsushi era ancora più confuso, però dopo un attimo realizzò parzialmente.
"Sì, Atsushi, io e chuuya siamo rigorosamente fidanzati" annunciò Dazai.

L'agenzia non sembrò affatto sorpresa, anzi, Yosano scoppiò a ridere, Kyouka sorrise e tornò a leggere subito dopo, Kenji li guardò con gli occhi a stelline, Junichiro decise che forse era meglio se iniziasse il lavoro che non aveva finito, Kunikida si arrabbiò essendo sempre l'ultimo a sapere le cose e Ranpo diede un bacio sulla guancia a Poe, come a dire che non erano gli unici ad essere innamorati di qualcuno che venisse da un'altra organizzazione.

Atsushi era quasi sconvolto, ora capiva perché Dazai era così spesso al telefono al posto di lavorare.

Akutagawa aveva un'espressione decisa, prese Atsushi per mano, lo sollevò e con quest'ultima lo avvicinò a sé, baciandolo.
Nakajima dimenticò per qualche secondo di essere in ufficio, come se il tempo si fosse fermato, poi il corvino si staccò dal bacio e guardò l'altro ragazzo, sorridendogli.

Non erano sbagliati, non erano un errore, a qualsiasi cosa c'erano già passati Dazai e Chuuya prima.

Questi ultimi sorrisero e si baciarono a loro volta, subito dopo Dazai rubò il cappello del rosso e iniziò a correre per la stanza, molti tra i presenti iniziarono a reagire, alcuni ridendo, Kunikida urlando contro Dazai e Fukuzawa, che li guardava dalla fessura della porta, sorridendo contento che i suoi subordinati siano felici.

Atsushi guardò il suo ragazzo, che si girò a sua volta facendo incontrare i loro sguardi.
L'albino sorrise e si buttò sull'altro, abbracciandolo, venendo ricambiato dalle fredde mani di Akutagawa che si poggiarono sulla sua schiena.

Non si sarebbero mai lasciati, avrebbero combattuto per stare insieme in eterno.

Writer's space
L'HO FINITO FINALMENTE
Scusate sono stupido e mi secca fare tutto, quindi ci è voluto un po' per continuare la storia e ora che mi sono fissato di nuovo con la shinsoukoku sono riuscito a completare questa storia.
Devo ammettere di aver scritto di meglio, tipo le oneshot, ma mi è piaciuto scrivere sta storia, e niente ci vediamo e ciao ciao.
Thank you for coming
Thank you for staying
Thank you for watching the show

&quot;we can't be together&quot; &quot;why not, they do&quot; 『shin soukoku』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora