"KATY?!" urlai mentre scuotevo il corpo che giaceva per terra e lacrime salate solcavano il mio viso.
"Portiamola dentro e anche in fretta!" Esclamò Joseph, ed insieme ad Andrew sollevarono il corpo di Katy uno dalle braccia e l'altro dalle gambe, mentre io li seguivo incapace di gestire quella situazione senza uscire fuori di testa. "Adesso che cosa facciamo?!" Urlai mentre i sensi di colpa mi attanagliavano lo stomaco e lacrime copiose scendevano lungo il mio viso incessanti mentre sentivo il cuore uscirmi dal petto con angoscia. Ho sempre sofferto di ansia ma nessun psicologo mi ha mai aiutato ad uscirne ed ogni anno diventa sempre più angosciante."c'è battito è solo svenuta per adesso" disse Andrew poggiando due dita sul misero polso di Katy, e dopo questa notizia mi calmai un minimo. "Cos'è successo qui?" Si spalancò la porta che rivelò la figura guardandoci con occhi curiosi non capendo la situazione. Ovviamente le avevo detto della festa ma probabilmente ci aspettava tutti fuori in giardino a parlare e non in salotto con la mia migliore amica svenuta. "Io- io non-" cercai di parlare ma la mia voce tremava e le parole mi morirono in gola. " Katy non si è sentita bene ed è svenuta" le rispose Joseph. "Da quanto è così?"
"Da quasi 20 min cazzo!" Sbottai colpendo il muro lacerandomi le nocche. "Sarah devi mantenere la calma"
Dopo esserci calmati tutti mia madre chiamò un'ambulanza che per fortuna arrivò dopo poco.
Ci salimmo tutti e allacciammo le cinture di sicurezza i miei occhi non si distaccarono neanche un secondo dal corpo di Katy aspettando anche un solo impercettibile movimento da parte del suo corpo
"È colpa mia.." sussurrai mentre trattenevo dei singhiozzi
Joseph mi guardò con uno sguardo rassicurante perché noi ci siamo sempre capiti così.
Dopo pochi minuti arrivammo in ospedale nel mentre che Katy iniziava a peggiorare sempre di più e i colori vitali erano quasi al minimo. Quando la trasportarono su una barella lontano da me sentì le voci ovattate arrivarmi alle orecchie. Sentivo come se il pavimento si stesse sgretolando sotto i miei piedi. Non feci altro che cadere per terra sentendomi impotente come non mai l'unica cosa che riuscì a fare era piangere disperatamente. Quando poi mi calmai andai a sedermi in sala d'attesa quando vidi mia madre raggiungermi "forza Sara andiamo" "no." Risposi nel modo più freddo possibile. "Sarà non puoi dormire qui è già l'1 di notte andiamo a casa." "Ho detto di no" ribattei sicura "va bene fai come vuoi se hai bisogno sai chi devi chiamare. Ragazzi volete un passaggio?" "Si grazie mille signora" dopo aver salutato Andrew Joseph e mia madre pur cercando di rimanere sveglia caddi in un sonno profondo.
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Uno stupido obbligo
RandomNello Stato della California, in un piccolo paese, è stata fatta una normale festa di inizio anno tra i giovani liceali... O almeno così si pensava. Quattro ragazzi in balia di una scommessa, si avventurano nel più terrificante e mostruoso manicomio...