1 capitolo

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Correvo, correvo per le strade di New York.  

Non c'era nessuno che mi stava rincorrendo, eppure andavo veramente veloce. Mi stavo allenando per le gare che si sarebbero svolte la settimana seguente. 

Ormai sono quattro anni che abito a New York, quando mi trasferii in questa città avevo solamente quindici anni, non ero per niente abituata allo stile di vita americano. Dall'altra parte del mondo era tutto completamente diverso, mi ci vollero dei mesi per abituarmi, e dormire era complicato. 

Mi mancava tutto, avevo lasciato ogni cosala giù: gli amici, i cugini, la nonna e tanta altra gente che amavo da sempre. Il motivo principale per cui venni qui, fu per il trasferimento di lavoro di mio padre. 

Per fortuna con me venne mio fratello Newt che ha due anni in più di me, ma non ho solo lui, cene ho altri due in giro per il mondo. In totale siamo quattro, due sorelle e due fratelli. In tutto siamo sei, e i miei si sono dati un gran da fare per portare avanti la famiglia. 

Mia madre è una gran donna, anche se a volte né combina, è come se una parte di lei fosse ancora rimasta bambina, però è molto responsabile. Ha due grandi occhi verdi, i capelli ricci neri e non è molto alta, spesso si mette i tacchi. Ha un bel sorriso ed ha una voce che ti trasmette sicurezza. Si chiama Lorena non so perché i nonni gli hanno voluto dare un nome simile. 

Mentre mio padre, si sente che ha fatto parte dell'esercito, è un po' più duro della mamma. Ma in tutto ciò, basta saperlo prendere. È alto, con i capelli lisci corti, marroni e ha gli occhi color nocciola tendente al cioccolato. Non ha la pancia per ora, ma temo che fra qualche anno gli verrà, come a tutti gli adulti di mezza età. 

Mi piace un sacco il suo naso, le sue orecchie, perché quando ero piccola ci giocavo. Ha una voce molto più calda della mamma. Non ha fatto solo parte dell'esercito, ma per alcuni anni ha fatto anche il marinaio, viaggiava per il mondo, stando su una nave, e n'è ha visti di posti incantevoli, ma alla fine è sempre tornato nella sua città natale cioè Roma. 

A mio padre hanno dato un nome di un'imperatore Romano. L'imperatore Adriano. 

Entrambi i miei genitori sono nati e cresciuti a Roma, non ricordo come si sono conosciuti, ma il loro Amore era molto profondo, spero che quando sarò più grande lo trovi anche io. 

Si sposarono il 15 giugno del 1992, in una bellissima chiesa. Fecero un grande rinfresco, e si divertirono molto. 

Ogni tanto, quando non so che fare, mi riguardo i loro video del matrimonio, la mamma era bellissima con quel vestito bianco, che gli aveva fatto la nonna. Mentre mio padre non era niente male, con la giacca e cravatta e le scarpe lucide. 

Ma se non fosse stato per la sua sposa, lui sarebbe andato con in saldali e una camicia qualsiasi.

Guardando quei video, capita che incomincio a piangere, perché mi riporta all'infanzia quando stavamo tutti insieme. Ora siamo tutti sparpagliati per il mondo, ognuno bene o male ha preso la propria strada. 

Mio fratello più grande, abita in Germania con la sua ragazza, con cui ormai è sposato da circa un'anno. Quattro anni fa, o anche qualche anno prima, quando finì le superiori decise di partire e di andare all'estero per fare l'università, e una nuova esperienza. È proprio lì che ha conosciuto Aida Mùller, (sua moglie), erano e sono due gocce d'acqua. Si assomigliano ma allo stesso tempo sono opposti. Cesare è alto, con i capelli castani un po' mossi, ha il naso delicato e gli occhi color nocciola, ha uno sguardo molto intenso è come se ti stesse leggendo dentro. In tutto ciò mio fratello maggiore è molto intelligente, più che altro un grande studioso, quando stavamo a casa a Roma, non faceva altro che studiare dalla mattina alla sera. E poi tutti i professori lo lodavano, perché era molto bravo e dicevano che avrebbe fatto un sacco di cose, ma alla fine nemmeno lui sapeva che cosa voleva fare nella sua vita, e così prese l'aereo e partì per Berlino. 

NULLA è come SEMBRA (Hope)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora