Sto a fare troppe storie depresse ma oggi. A carnevale. Deve morire Weimar.
Perchè? Perchè lo dico io.
Reich ha- 14 anni-.. Weimar penso più o meno 16. :D🐞𝑃.𝑜.𝑣 𝑇𝑒𝑟𝑧𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎🐞
Era mezzanotte, l'orologio aveva appena suonato i suo rintocchi.
Reich, il più piccolo dei due figli di I.Tedesco, era sveglio, si trovava in cucina a frugare in un cassetto.«D-dov'è» disse sussurrando con fatica, visto che era lì da un po' a cercare quel che voleva, si arrese e andò lungo il corridoio che andava verso la sua camera e quella dei genitori.
C'era un dipinto per terra, un dipinto di un'uomo, un'altra nazione, coperto da un velo che il ragazzino tolse.Reich ci si sedette davanti, ammirando con occhi sognanti quella figura, non sapeva il suo nome, ma i suoi genitori ne parlavano spesso.
Aveva un tricolore sulla faccia, un simbolo al centro, i capelli castani e lunghi che gli scendevano sulle spalle, gli occhi color ambra che andavano al verde.
Non riusciva a descrivere le emozioni che provava quando vedeva quel dipinto, ma fatto sta che di notte, rimaneva lì a fissarlo per ore seduto sul pavimento.Si ricordò poi quello che doveva fare, mise di nuovo il velo sul dipinto, camminò di nuovo verso la cucina.
«Devo trovarlo»
Si arrampicò su una sedia e aprì dei mobili.
«Eccolo» sorrise, prese il lungo coltello da cucina che era depositato su uno scaffale.
Scese e corse verso la camera di suo fratello, Weimar, sempre preferito da suo padre, sempre il migliore secondo I. Tedesco.Si assicurò stesse dormendo.
Avvicinandosi di soppiatto, sedendosi poi in grembo, gli mise la mano sulle labbra così che non urlasse.
Alzò la mano col coltello, si bloccò un'attimo, lo guardò.
«Buonanotte fratellone~»
Una.
Due.
Tre.
Quattro.
......
Nove coltellate dritte al petto e alla gola, ed una in testa, per assicurarsi che fosse morto.Sentì un cigolio dietro di lui.
I. Austroungarico era lì a vedere tutto, dietro di lui suo padre, I. Tedesco.
Rech sorrise, li guardò con aria deliziata, gli occhi azzurri come una lastra di ghiaccio diventarono rossi come il sangue che aveva sulle mani.
«Padri!» disse con aria contenta, scese dal letto e gli andò in contro.Avevano la faccia sgranata dal disgusto e dal terrore, lo guardarono.
«Sono io il preferito adesso...Sono per caso nel torto?»
Non risposero, I. Tedesco gli sferrò un ceffone dritto in viso, Reich, lasciò uscire una risata isterica, che fece gelare il sangue nelle vene dei due imperi.
Leccò il coltello e lo appoggiò per terra, sapeva che nessuno dei due, fino alla sera del giorno dopo, non avrebbero avuto il coraggio nemmeno di guardarlo.Camminò nel buio, sapeva benissimo dove andava, gli imperi lo seguivano da lontano, per evitare che facesse disastri.
Prese il dipinto, lo portò in camera sua, tolse il velo e si sedette a guardarlo, prese i tubetti di colore e la tela.
Cercando di dipingere quel viso di cui si era tanto infatuato e che tanto avrebbe voluto conoscere.{Angolo autore}
Reich è proprio formaggino per Fasci eh.
Anche aggressivo lui.Vabbeh volete uno spezzatino di Weimar ooo che ne so, lo lasciamo lì nel letto- a morire-?
Vabbeh.
Ho aggiornato un po'prima oggi.Spero la morte di Weimar vi sia piaciuta, Ciaooo.👋❤️
-𝐴𝑐ℎ𝑖𝑙𝑙𝑒