Il pomeriggio, Seungmin, lo aveva passato a leggere il libro che aveva interrotto quella mattina, finendolo in un paio d'ore. Contro ogni sua aspettativa lo aveva finito tra le lacrime e stringendo un cuscino, avendo bisogno di un abbraccio. Quella lettura lo aveva fatto sentire bene ed era tornato un po' bambino tra quelle righe, lo avrebbe consigliato a chiunque e avrebbe nuovamente ringraziato il principe per averglielo regalato.
Decidendo di lasciare un po' di tempo alla coppia scese a mangiare da solo con le loro famiglie, scrivendo a Felix che si sarebbero visti direttamente all'ingresso all'orario stabilito. Certo, dare ragione in quel modo allo sbruffone non gli andava troppo a genio ma la voglia e il bisogno di avere vita sociale erano ben più forti e avevano vinto.
Salutati tutti fece ritorno in stanza per prepararsi. Aprì l'armadio e scrutò ogni capo in suo possesso, indeciso su cosa indossare. Voleva essere sia elegante che provocante ma non avendo messo in conto di andare in un locale aveva ben poco materiale a disposizione.
Alla fine decise di osare e si mise un paio di pantaloni neri abbinati a un top corto, in modo da uscire per una volta dalla sua comfort zone. Non sapeva bene nemmeno lui perché lo avesse messo in valigia ma in quel momento faceva proprio al caso suo. Sistemò i capelli, si mise i vari accessori e si diede un rapido sguardo allo specchio, notando con piacere di trovarsi carino.
Controllò l'orario, si mise gli anfibi e la giacca e con la chiave magnetica infilata nella cover, per non perderla, uscì e si avvicinò agli ascensori. Le porte si aprirono ed esattamente come quella mattina al suo interno vi trovò il Principe Bang in tutto il suo splendore.
Era solito vederlo con completi eleganti o con gli abiti di corte e dovette ammettere che vederlo con dei jeans strappati e una semplice maglia sportiva sotto al giubbotto fu un piacevole spettacolo.
"Principe Bang." Lo salutò entrando, premendo poi il tasto del piano terra.
"Per stasera sono solo Christopher." Lo guardò da capo a piedi, leccandosi le labbra. Con quei vestiti era veramente bello e sexy e solo uno stupido non se ne sarebbe accorto.
Seungmin lo guardò, notando lo sguardo sulle sue natiche. Si schiarì la gola e gli alzò il viso, "i miei occhi sono qui."
"E i miei stavano ammirando le tue forme." Gli fece un occhiolino.
Roteò gli occhi, "da quando sei così sfacciato?"
"Da quando ho incontrato un ragazzo tanto interessante come te."
"Non mi conosci nemmeno. Come fai a dire che sono interessante?"
"Tu non ti ritieni interessante?"
"Sì ma non è questa la mia domanda," incrociò le braccia al petto.
"Non c'è un motivo preciso. Così a pelle mi sembri molto interessante." Si avvicinò al suo orecchio, "e voglio conoscere ogni singolo dettaglio e centimetro di te e del tuo sinuoso corpo." Sussurrò con voce roca.
Rabbrividì non aspettandoselo e le sue guance si colorarono di rosso. "Pervertito!"
"Oh, andiamo. Ne abbiamo già parlato stamattina. È risaputo che i ragazzi più timidi e silenziosi sono anche i più perversi, non devi fingere con me."
Lo guardò, "non sto fingendo. Semplicemente non vedo il motivo per il quale dovrei aprirmi a te."
Sorrise maliziosamente e lo abbracciò da dietro, facendogli sentire il suo membro. "Forse perché questo ti fa aprire le gambe in automatico."
Lo spinse via, "se mi hai preso per una prostituta che vende il suo corpo al primo che passa ti sbagli. Sono sì per le avventure da una botta e via ma sicuramente non con un cafone come te!"
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Un Natale alternativo - Chanmin
JugendliteraturUn incontro inaspettato, una proposta allettante e un Natale immerso nella neve.