~ uno ~

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Seungmin.


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Seungmin era seduto alla scrivania del suo piccolo ufficio intento a revisionare alcuni progetti d'interni che avrebbe dovuto consegnare a breve. Riguardavano tutti dei rinnovi di camere da letto, nulla di troppo entusiasmante ma comunque molto impegnativi, dovendo proporli con tutti i minimi dettagli e con ogni modifica apportata dal cliente stesso.

Nonostante fosse ciò che aveva studiato, e per cui aveva incorniciato e appeso alla parete la laurea di 110 e Lode su 110, lo trovava sempre più pesante e faticoso da gestire. Probabilmente era dovuto anche al fatto che non fosse ciò che lui e il suo fanciullino interiore avevano sempre sognato.

Era sempre stato ispirato dal padre e dal nonno e gli era stato consigliato, per non dire imposto, di seguire le orme dei due uomini per poter mandare avanti la grande attività di famiglia, che da generazioni e generazioni portava avanti con grandi successi a livello globale il mercato del design e dell'architettura d'interni.

Ottenuta la laurea aveva avuto giusto una settima di libertà che aveva passato con il suo migliore amico allo sbaraglio, dedicandosi solamente al divertimento, all'alcol e al sesso, nella gettonata isola Greca: Mykonos. Al ricordo sorrideva ancora, era stata senza dubbio l'esperienza più bella e adrenalinica di tutta la sua vita.

Al ritorno, ancora in fase post-sbornia, venne subito messo a lavoro come segretario di suo padre alla Kim's & Co.

Da quel giorno la sua vita cambiò radicalmente e per stare al passo del padre e stare dietro alla fama dell'azienda fu costretto ad abbandonare quasi completamente la sua vita sociale, scalando velocemente diverse posizioni e trovandosi dopo due soli anni a essere vicecapo.

Gli mancava la vita spericolata fatta di divertimento puro, tanto alcol, feste a tutto spiano e sesso? Decisamente sì.

Non toccava super alcolici da quasi cinque anni e le uniche feste a cui partecipava erano quelle di compleanno di vecchi amici di famiglia, colleghi, clienti importanti o feste di beneficenza organizzate dal braccio destro di suo padre.

Per non parlare dei rapporti intimi, non toccava un uomo dai tempi di Mykonos e tempo per le relazioni non lo aveva, si sentiva una ragazzino vergine alla ricerca del partner giusto con cui perdere la verginità.

Aveva bisogno di un tocco di vita nella sua vita ma oltre alla spumeggiante presenza del suo migliore amico, che faceva molto, non sapeva cos'altro cercare.

Sospirò scuotendo la testa e alzò lo sguardo verso l'orologio, notando che fossero solamente le 11.30. Si stiracchiò pronto per alzarsi e andare a prendere una tazza di caffè, quando la porta del suo ufficio venne spalancata e come di consuetudine quel tornando del suo migliore amico fece capolino nella stanza.

"Ho Ho Ho, Seungminnie!" Sorrise imitando in modo bizzarro Babbo Natale.

Scosse la testa ridacchiando. "Ciao Lix."

"Cos'è quest'espressione di sconforto e tristezza?! Tra una settimana è Natale!" Esclamò avvicinandosi all'amico.

"Forse per te, festaiolo. Per me sarà solo un'altra giornata piena di lavoro e progetti da portare a termine," sospirò sprofondando nella morbida sedia girevole in eco-pelle.

"Niente vacanze neanche quest'anno?" Domandò il rosso, stravaccandosi sul divanetto accanto alla scrivania.

"Mi fai la stessa domanda ogni anno." Si girò verso di lui, "e la mia risposta è sempre la stessa."

Un Natale alternativo  -  ChanminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora