Grazie a Te (chaesoo)

4.

Jisoo alle sue amiche e anche a chi la importunava insistendo aveva fatto credere di aver preso una cotta per un nerd timido.
Con tale mossa si era assicurata un po' di tranquillità, il ragazzo in questione Do-yun era così chiuso e ricoperto di timidezza che non si sarebbe mai avvicinato a lei.
Alcuni ragazzi le avevano chiesto cosa ci trovasse in lui, lei semplicemente aveva risposto che apprezzava la sua intelligenza e il suo imbarazzo.
Il suo gruppo di amiche aveva capito che era una scusa per tenere i ragazzi alla larga, fingevano di crederci, nessuna di loro però avrebbe mai sospettato cosa nascondesse quella scusa apparentemente innocente.
Rosé per sua sfortuna non aveva avuto l'idea di Jisoo, la sua amica era riuscita ad accaparrarsi l'unico nerd, se lei nominava qualsiasi ragazzo sapeva che si sarebbe fatto avanti.
Quindi per mantenere la sua maschera era stata costretta a fare ciò che non voleva fare in assoluto, ma non poteva sempre rifiutare, doveva scegliere un'invito tra i tanti che aveva ricevuto e accettare, doveva uscire con un ragazzo.
Il fortunato prescelto fu Jackson, il capitano della squadra di basket, alto, muscoloso, biondo e occhi verdi.
Era uno dei più ambiti, per la sua bellezza e per quel fare da stronzo che tanto piaceva.
In quel momento Rosé, Jisoo, Lisa e Jennie erano in un bar del centro, volevano godersi un po' di pace dopo le lezioni noiose e pesanti.
La prima stava raccontando alle sue amiche che venerdì sera sarebbe uscita con Jackson, sarebbero andati al cinema a guardare un film d'azione.
Lisa e Jennie esultarono felici per la notizia mentre Jisoo stava stringendo il suo bicchiere di spremuta inconsciamente, dipinto sul volto aveva un sorriso tirato, quella notizia l'aveva infastidita ma stava cercando di mascherarlo, ignara anche lei del perché si sentisse così.
Nemmeno si era resa conto che succedeva invece l'esatto opposto quando Rosé rifiutava un'invito, quando accadeva il sorriso di Jisoo era molto naturale e si sentiva sempre sollevata.

Era mercoledì,mancava sempre meno a venerdì e Jisoo cercava di sembrare il più normale possibile, la cosa risultava difficile quando vedeva Rosé, già si immaginava Jackson avvinghiato a lei, tale immagine la innervosiva.
Ma come poteva essere felice quando stava muovendo la gamba nervosamente sotto il tavolo, nella visuale di Jisoo era entrato quel dannato Jackson.
Non si accorse nemmeno che affianco a lei nel tavolo della mensa aveva preso posto Rosé, lo percepì solo quando le toccò la gamba e il suo corpo rispose calmandosi, il suo piede si fermò.
Poteva riconoscere il suo tocco in mezzo a mille, solo lei sapeva rilassare i suoi nervi solamente sfiorandola ma anche mandarla in fibrillazione con lo stesso tocco quando era rilassata, quando aveva le barriere abbassate.

"Cosa ti rende nervosa Soo?".
Chiese Rosé accarezzandole i capelli.

Jisoo sentì un brivido lungo la schiena, qualcosa purtroppo stava cambiando ed era sempre più difficile accettarlo e mascherarlo.

"Mmm un po' nervosa per la verifica che abbiamo dopo pranzo".
Disse mentendo, era preparata per quella verifica ma era l'unica cosa che gli era venuta in mente.

"Sei la secchiona della classe,siamo noi che ci dobbiamo preoccupare".
Disse Lisa che era arrivata in quel preciso momento con Jennie.
Si sedettero al tavolo davanti alle loro amiche.

"Hai pensato a cosa indossare venerdì Rosé?".
Chiese Jennie guardando l'amica.

"Vado al cinema mica chissà dove".
Disse Rosé prendendo una crocchetta di pollo.

"Si ma vai con Jackson".
Disse ammiccando Lisa.

"Si ma non va a ballare".
Disse Jisoo con una nota leggermente infastidita che fortunatamente passò inosservata.

"Esatto".
Disse ridacchiando Rosé che non era per niente entusiasta dell'appuntamento, sperava che venisse presto solo perché passasse altrettanto presto.

"Chissà magari vi scappa il bacio".
Disse ghignando Jennie.

Jisoo strinse la forchetta che teneva in mano e portò il viso verso il vassoio per non mostrare niente alle sue amiche.

"Ahahaahhahaha ma anche no".
Disse sicura Rosé facendo sospirate mentalmente l'amica che aveva al suo fianco.
La ringraziò soprattutto quando cambiò l'argomento facendola stare meglio.