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Venerdì sera.

Rosé stava sbuffando da quasi tutta la giornata, per lei quella serata era paragonabile al patibolo, aveva sperato che all'ultimo lui avesse avuto un'imprevisto ma purtroppo ciò non accadde.
Si era fatta una doccia e ora era in camera sua, alloggiava nei dormitori della scuola come quasi tutti gli studenti che la frequentavano.
Si era gettata a letto e stava sospirando, non sapeva cosa indossare, infine optò per un paio di jeans neri, un maglioncino beige e i suoi adorati anfibi neri.
Si pettinò i lunghi capelli corvini facendosi una coda alta, si fece un trucco leggero, matita nera e il mascara, il classico trucco che indossava giornalmente.
Rosé per non farsi venire a prendere in auto da Jackson gli aveva scritto che si sarebbero trovati direttamente davanti al cinema, preferiva di gran lunga andare con i mezzi pubblici che stare chiusa in uno spazio ristretto con lui.
Con gli orari dell'autobus era arrivata  circa un quarto d'ora prima dell'orario stabilito.
Mentre faceva avanti e indietro davanti all'ingresso del cinema sbuffava, pregava che quella serata finisse il più velocemente possibile.
Arrestò il suo movimento quando si trovò davanti Jackson sorridente.

"Ciao Rosè".
Disse non smettendo di sorridere.

"Ciao".
Si limitò a dire Rosé.

"Penso che tu voglia vedere l'ultimo film romantico che è uscito".

"Stai scherzando? Io voglio vedere quello".
Disse lei indicando la locandina dell'horror appena uscito posto vicino alla porta d'ingresso.

"Davvero?"
Chiese Jackson sorpreso, non pensava minimamente che fosse il suo genere.

"Non sono come quelle galline che ti corrono appresso Jackson".
Disse Rosè sarcasticamente.

"È una fortuna che non lo sei".
Disse sincero Jackson aprendo la porta lasciando passare Rosè.

"E non pensare che venga a letto con te stasera".
Disse lei entrando con un ghigno dipinto in volto.

"Allora lo faremo in macchina".
Essere ridacchiando Jackson entrando.

"Sei un coglione e non mi siederò vicino a te".
Disse sbuffando andando verso la biglietteria.

"Come vuole madame".
Disse ghignando seguendola, la anticipò pagando entrambi i biglietti.

"Non serviva".
Disse Rosè fulminandolo mentre prendeva il biglietto che gli aveva porto.

"Lo so, ma magari ti addolcisci".
Ridacchiò Jackson.

"Lo farò quando sarò a casa nel mio letto e senza la tua presenza".
Rispose dirigendosi nella sala.

"Ho sperato fino all'ultimo che mi dicessi che volevi compagnia nel tuo letto".
La seguì.

"E invece ti sei illuso inutilmente. Siediti su alcune file più avanti, io mi siederò nell'ultima ".
Disse dirigendosi verso quella fila.

Jackson la guardò per poi andarsi a sedere nella fila centrale.
Rosè voleva godersi il film ma a metà capì che era una cagata colossale, era felice di non aver gettato soldi per quel film mal riuscito.
Voleva darsela gambe, uscì dalla sala e si diresse verso i bagni, anche Jackson trovò il film alquanto scadente e pure lui uscì.
Si trovarono nei corridoi.

"Volevi andare in bagno o dartela gambe?"
Chiese ridacchiando Jackson.

"Interrompiamo questo appuntamento, è inutile continuare questa farsa".
Dice Rosé con la mano sulla maniglia della porta del bagno.

"La farsa è l'appuntamento o i tuoi gusti Rosè? "
Disse Jackson a pochi passi da lei.

La ragazza sbiancò, preso un lembo della sua maglia e lo trascinò dentro il bagno, fortunatamente era unisex.
Cercò di sembrare tranquilla, lasciò la maglia di Jackson, si lavò le mani per sembrare a suo agio, cosa molto lontana dalla realtà dopo l'uscita del ragazzo.

"Non so di cosa parli".
Disse Rosè prendendo le salviettine per asciugarsi le mani mentre Jackson era appoggiato con la schiena al lavandino che la stava osservando.

"Allora possiamo continuare a fingere entrambi.
Se qualcuno ci chiede dell'appuntamento diremo che non siamo compatibili, non che abbiamo altri gusti ".
Disse tranquillamente Jackson.

In quel momento Rosé capì che quell'appuntamento era stata una copertura per entrambi.

"Posso accompagnarti a casa? È tardi e non mi sentirei tranquillo se ti lasciassi andare con i mezzi pubblici ".

"Ok, va bene ".
Disse Rosè, dopo ciò che aveva detto aveva leggermente abbassato le sue barriere.

Era la prima volta che si sentiva capita, chissà,magari quell'appuntamento avrebbe fatto sbocciare altro, non un amore ma una bella amicizia.






Grazie a Te (chaesoo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora