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Ed eccoci arrivati al giorno dopo della pioggia artificiale, Rosé aveva pensato a quell' uscita proprio per cercare di fare chiarezza su quello che era iniziato a venire a galla.
Per non far insospettire nessuno aveva scelto un giorno in cui era certa che Lisa e Jennie avevano allenamento e quindi non potevano esserci.
Aveva recitato la sua scenetta dicendo che si era completamente dimenticata che giorno fosse, si era scusata con le due ma aveva chiesto a Jisoo di accompagnarla in questo posto.
Aveva mascherato la cosa giustificandola come una sorte di sopralluogo, per vedere se valeva la pena di andarci una seconda volta con le loro amiche.
Jisoo non aveva nutrito nessun sospetto, ma infondo non gli dispiaceva stare un po' di tempo con Rosé da sole, non doverla condividere con nessuno, la cosa la agitava ma gli faceva anche piacere.
Dopo quella pioggia tutto sembrava fin troppo chiaro per entrambe, quelle goccioline non si erano portate via i loro sentimenti nascenti ma solo i dubbi che li stavano offuscando da troppo tempo.
Ma i dubbi avevano lasciato anche posto per la paura, la paura di non essere corrisposte, la paura di esporsi, la paura di perdersi.
L'ultima era quella più spaventosa, avrebbero accettato entrambe qualsiasi offesa ma non di perdere la persona a cui tenevano di più, quello sarebbe stato troppo duro da accettare.
Nessuna delle due ragazze voleva fare trapelare qualcosa, ma era difficile fare finta di niente quando ogni volta che si vedevano il cuore sembrava sussultare, martellare nel petto.
Una cosa però era evidente per entrambe le ragazze, evitavano in qualsiasi modo di rimanere da sole, temevano per quello che sarebbe successo se i sentimenti che stavano sbocciando avessero prevalso sulla loro razionalità.
Ogni volta che Rosé cercava con lo sguardo Jisoo si soffermava a guardarla più del dovuto, appena però la diretta interessata stava portando i suoi occhi su di lei voltava subito il viso per non essere beccata, la stessa cosa però lo faceva anche Jisoo nei suoi confronti.
Stavano trattenendo qualcosa che avrebbero potuto liberare tranquillamente, lo avrebbero fatto se solo non avessero avuto la dannata paura di perdersi.
Qualcuno vicino a loro però stava iniziando a notare qualcosa, tutto era iniziato quando l'atteggiamento di Rosé era cambiato nei confronti di Jisoo, era più staccata, ma ne Lisa, ne Jennie avevano visto le due litigare.
Ecco perché la prima iniziò a chiedersi a cosa fosse dovuto quel cambiamento improvviso della sua amica, doveva esserci qualcosa a cui non avevano mai prestato attenzione.
Le piccole cose si notano quando escono dalla routine alla quale si è abituati.
Quella mattina Jisoo non si era presentata alle elezioni, sia lei che Jennie si erano influenzate ed erano rimaste nelle loro stanze.
Del loro gruppetto erano rimaste solo Rosé e Lisa.

"Avete litigato tu e Soo?"
Chiese Lisa infilzando con la forchetta un pezzo della sua cotoletta.

"No, perché questa domanda?"
Chiese Rosé giocando con il suo riso, non aveva molta fame e quel giorno la mensa non è che offrisse chissà che  pranzo.

"Sei strana, sembra quasi tu la stia evitando".
Disse Lisa guardando intensamente l'amica cercando di capire se stesse dicendo la verità o meno.

"Non dire cazzate, vado anche dopo  lezione da lei. Li preparo un brodo caldo. Volevo andare anche da Jennie ma mi ha detto che forse si era offerto Kai e quindi ho lasciato perdere ".
Disse ridacchiando cercando di essere convincente.

"Meno male".
Sospirò Lisa, non era del tutto convinta ma le dava il beneficio del dubbio.
Quell'argomento si chiuse e passarono a parlare di qualcosa di frivolo.

Rosé però aveva mentito, non aveva organizzato di andare da Jisoo, ma ora doveva farlo, si era incastrata con le sue stesse mani.
Stava imprecando mentalmente mentre bussava alla sua porta, si chiedeva come poteva essere stata così stupida da mettersi nei guai da sola.
La malata aprì la porta avvolta in una coperta, i capelli castani scompigliati, gli occhi lucidi per il raffreddore e il naso arrossato.
Rosé la trovò ancora più carina e piccola del solito, istintivamente l'avrebbe abbracciata, un tempo l'avrebbe fatto, ma in quel momento lo riteneva un gesto avventato.

"Che ci fai qui?"
Tirò su col naso Jisoo guardando l'amica facendola poi entrare.

"Ti disturba la mia presenza?"
Disse ridacchiando Rosé ma con il timore che fosse così.

"Che stupida, è che non voglio contagiarti".
Disse Jisoo soffiandosi il naso e sorridendo per quella visita inaspettata.

Rosé mise la mano nella fronte dell' opposta constatando che era calda.

"Hai la febbre, ritorna al letto, ti preparo del ramen ".
Jisoo annuì con la testa non riuscendo a dire altro, gli aveva semplicemente toccato la fronte ma gli aveva fatto mancare un battito.

Nelle loro stanze non avevano una cucina, ma l'unica cosa che gli serviva era scaldare dell'acqua nel bollitore.
Rosè l'ultima volta che era stata in camera di Jisoo aveva fatto scorta di ramen, serviva per la fame improvvisa e perché piaceva ad entrambe.
Mise l'acqua nel bollitore e lo accese, mentre l'acqua si scaldava portò lo sguardo sulla sua amica che si era distesa al letto, anche lei la guardò e il loro sguardo si intrecciò.
La loro connessione visiva venne interrotta del rumore dell'acqua che bolliva e dall'allarme sonoro del bollitore che avvisava che aveva finito.
Rosé lo staccò dalla presa e versò l'acqua in due ciotole di ramen, lo lasciò a riposo, passati cinque minuti prese le ciotole e le bacchette portandole da Jisoo.
Porse una ciotola a lei che gli sorrise ringraziandola, si sedette sulla poltrona affianco al letto.
Mangiarono in silenzio guardandosi ogni tanto, terminato di mangiare Rosé si occupò di buttare via le ciotole, prese le pastiglie e le porse a Jisoo.

"Prendile, ti scenderà la febbre".
Disse sorridendo porgendo insieme un bicchiere d'acqua.

"Ti va di restare? È da tanto che non ti fermi a dormire".
Disse Jisoo dopo aver preso la pastiglia, aveva lo sguardo basso per quella richiesta azzardata, ma gli era mancata così tanto Rosé che non voleva già separarsi da lei.

Rosè non si aspettava quella richiesta, sorrise, infine era mancato anche a lei tutto quello.
Si tolse le scarpe e si infilò sotto le coperte dietro di lei, osò abbracciandola, inalando il buon profumo dei suoi capelli.

-Per fortuna non puoi vedermi, per fortuna sei rimasta. Spero che tu non senta il mio cuore impazzito. Questo è l'effetto che mi fai Rosé-.
Pensò Jisoo felice che fosse rimasta.

-Non sono stata capace di dirti no, e mai ci riuscirò. Sei la mia debolezza Soo-.
Pensò Rosé.

Con il cuore di entrambe a mille giri presero sonno, godendosi quella vicinanza e il calore dei loro corpi.



Grazie a Te (chaesoo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora