Chapter 7

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Quando Celeste de Santis aveva circa quindici anni stava vivendo una delle più belle estati della sua vita, anche se purtroppo stava per concludersi. Settembre era arrivato e la scuola stava per ricominciare e dentro di lei sentiva che sarebbe stato un modo per riprendere tutte le vecchie abitudini. Quest'anno aveva deciso di dare il massimo a scuola, così, solo per soddisfazione personale. L'ultima volta che aveva sentito Samuel era metà agosto, e ciò che aveva sentito era semplicemente una stupida frase detta di sfuggita in videochiamata.
Celeste però aveva capito che era ora di voltare pagina, Samuel era fidanzato e lei non poteva corrergli dietro per tutta la vita.
'Se son rose fioriranno' pensava sempre in cuor suo.
Voleva chiudere per un po' con i ragazzi, così da dedicarsi a lei solamente, perché quello che si ripeteva in continuazione era che se non avesse amato a pieno se stessa mai a pieno avrebbe amato gli altri, e questo non riguardava solo Samuel o i ragazzi in generale ma anche le amicizie e gli altri affetti.
Le sembrava sempre di dar poco agli altri, ma la realtà è che lei pur possedendo solamente 50 faceva di tutto per dare 100 alle persone a cui voleva bene, pur non ricevendo niente in cambio. Ma Celeste non si è mai pentita di questa cosa anzi, continuerà a farlo per tutta la vita.

16 settembre
L'estate era tristemente conclusa e a svegliare Celeste quella mattina era stata l'ansia, era arrivata l'ora di rientrare a scuola. Non sapeva cos'aspettarsi da quella giornata, d'altronde non le aspettava nulla di nuovo, era tutto un contesto che conosceva già ma si sa che l'ansia in lei non scomparirà mai.
Velocemente si alzò dal letto dirigendosi al bagno per prepararsi, indossò un semplice jeans con una maglietta e si truccò leggermente. Non amava per niente le cose appariscenti, preferiva restare semplice.

Dopo essersi preparata si sedette sul divano di casa sua attendendo l'arrivo di Chiara per dirigersi a scuola.

Dopo solo 5 minuti sentì il clacson dell'auto di Chiara e di corsa scese le scale per arrivare in macchina.

"Buongiorno Chiara, pronta al nuovo inizio?"

"In verità no, non ho nemmeno sentito la sveglia stamattina. Quanto vorrei ritornare al mare" espone i suoi pensieri Chiara con un'aria già stanca, eppure non è nemmeno ancora incominciato l'anno scolastico.

Una volta arrivate a scuola scesero dalla macchina mettendo gli zaini in spalla, entrarono nel cancello della scuola e Celeste mentre chiacchierava con la sua amica distrattamente andò a sbattere contro qualcosa, una persona forse.

Cazzo, la giornata non è nemmeno cominciata.

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