Chiove e a capa non s'acqueta

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Carmine
Chiove. Stanotte 'o tiemp l'ha deciso:  non devo dormire.
Come se non bastasse è notte fonda e a capa non s'acqueta. Sono  qui in quella casa, la nostra casa. Eppure sono  infelice. Guardo Nina cullare Futura, i suoi riccioli morbidi che le ricadono sulle spalle e quello sguardo amorevole in volto , e un dolore al petto mi opprime. Anche mia madre mi aveva cullato in quel modo da bambino? Wanda Di Salvo non era certo una madre amorevole, come lo è Nina, era più una leonessa che per difendere i suoi cuccioli si sarebbe persino sacrificata. Ed io? Ero stato per lei un buon figlio ? Non credo,non ero mai appartenuto a mia madre, l'avevo sempre respinta ma ora so dentro di me  che questo è il momento giusto per dimostrarle quanto in realtà l'amassi.
Mi alzo dal letto ,cercando di non fare rumore e non svegliare Nina e Futura.
Guardo le mie donne , illuminate solo  dalla luce tenue della lampada, cosi belle . Non vi merito. Non merito il vostro amore.
E con questo pensiero in testa decido di scrivere una lettera a Nina per farle comprendere la mia decisione.

Mia cara Nina,
Mentre scrivo questa lettera guardo te e Futura dormire abbracciate , con la consapevolezza che non vi merito. La questione è delicata assai, ho un dolore al petto che mi pesa.  Ieri ho parlato con Ezio, lo so che non  avrei dovuto, ma mi è sembrata la cosa più giusta da fare. Mi ha chiesto di vendicare mia madre , e per la prima volta aropp 16 anni , ho tentennato. È questo il dubbio che non mi fa dormire. Io, Carmine Di salvo , che non agg mai appartenut a famiglia mia ,aggio accettato il patto. È pure vero che chi me lo ha proposto non mi ha lasciato scelta. Vedi mia cara Nina , lo so che i tuoi principi, che sono pure i miei,  ti sembreranno offesi. Ma il gioco che giochiamo si è complicato.
À Capa non s'acqueta. Non faccio altro che vedere mia madre in quella pozza di sangue. Non faccio altro che pensare. Come potrei dormire ? Questo pensiero è una persecuzione.  Una tortura che scava nella testa facendo spazio al dubbio :"ho fatto bene ad accettare ?" Tutt'a na vota mi è caduta addosso un ' eventualità imprevista : forse sono come loro,  quando per una vita intera ho sostenuto la contrarietà al sistema. Mi viene voglia e chiagnere. Chiagnere sopra la spalla di un genitore vero. Ma a chi lo dico ? A mio padre , la cosa più lontana da un genitore. Al comandate? Che sento non capisca questo mio dolore. L'unico posto che mi rimane ,sarebbe a panza tua. Ma, in questo caso...Non credo sia il caso. Non riesco a guardarti Nina , senza pensare che questa vita me l'ha regalata mia madre, di nuovo . Senza pensare che la devo vendicare , che nemmeno lei meritava di morire così. Ti sento lontana ,amore mio,  anni luce. T'aggio promesso che nella vita ,se ci so io , non sarai mai sola. Questo è l'impegno che mi sono preso. Tu solamente sai se, fino adesso, ho fatto questo... Tutto il mio agire è stato diretto al tuo interesse che è sempre stato il mio, ma ora devo fare qualcosa per me. L'aggia ammazzà , finché il sangue dell'ultimo dei ricci non s'ammischia con il mio. Chesta è la situazione.  Sienteme a me : Accetta il rischio ! E soprattutto siccome ti conosco, non fare drammi!Che la vita è breve.
Stat accort a Futura.
Tuo Carmine
E scrivendo queste parole si è fatta mattina. Lascio la lettera sul comodino e  mi vesto in fretta , prendo la giacca e la pistola, che mi ha dato mio fratello dall'armadio. Mentre sto chiudendo la porta sento la voce impastata di Nina urlare "Ca a ro  vai?". Decido di andare via.

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