Il dolore.

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Rosa
Oggi sono stata all'ospedale da mio padre, è stato da poco operato  ma ancora non è stabile. Sicuramente sto meglio nel sapere che l'intervento è andato bene , speriamo che reagisca. Mio padre è un leone, deve reagire. Non posso e non voglio perdere anche lui. Noi ragazze  stiamo raggiungendo la sala comune ,accompagnate da Maddalena, per la lezione di musica insieme ai ragazzi.
Arrivata, mi metto in un angolo appoggiata alla parete , vorrei stare sol j , vorrei poter alluccà in grazia di Dio.
"Comm sta tuo padre?" Una voce, la sua voce . Mi giro e trovo Carmine Di Salvo che mi fissa ,sembra preoccupato , quasi dispiaciuto per me ,sembra  aspettare  una risposta .
"FATT E CAZZ TUOI" Rispondo alzando la voce . È Stato gentile da parte sua ma non possiamo essere amici , non può starmi vicino, non voglio che sia carino nei miei confronti perché j l'aggia fa for.
La cosa che mi fa sorridere e pensare  è che lui lo sa , ma continua a preoccuparsi. Sono giorni che continua a farmi questa domanda , ricevendo la medesima risposta,  eppure non si stufa.
Ma io ho altri problemi per la testa, devo pregare per mio padre , vendicarmi di quell'infame di Mimmo e soprattutto ucciderlo.

Carmine

Come al solito Rosa non ha risposto alla mia domanda , spero si riprenda davvero suo padre , nessuno merita di perdere così tanto.  Vado in bagno per lavarmi la faccia sudata.Mentre sto finendo di lavarmi  si avvicina  qualcuno a me , istintivamente mi giro e vedo Mimmo .
Ho scoperto che ha tradito i Ricci passando ai Di Salvo. Sta tramando qualcosa insieme a mio Zio Vittorio , il fratello di mio padre.
"Statt accort a Rosa Ricci , dici a  Don Vittorio di farti spostare "
Sussurra abbassa voce Mimmo
" Ma c staj ricenn, J sto ca . Nagg maj appartenut a famij mia , mo aggia appartené a mio zio ? "
"Chell t vo fa for scem , stamm rischiando tutti e due. Taggia parà o cul j?!" Risponde alzando la voce .
"Notizia del giorno, hanno provat a m'accir , notizia del giorno magg parat o cul sol j .N'agg bisogn e protezion" dico ridendo alla faccia di quel deficiente  davanti a me .
" Tuo zio mi ha chiesto di risolvere o problem, o problem è Rosa Ricci e allora risolvo o problem alla vecchia maniera." Dice guardandomi negli occhi.
"MIMMO ROSA Ricci  nu s tocca."Dico prendendolo dalla maglia , con una furia che non mi aspettavo di aver,  e lo sbatto contro la parete. Lo lascio lì a terra ed esco dal bagno , spero abbia capito la Lezione.
" Di Salvo , ti aspettano ad colloquio . " Dice Lino vedendomi incontro.
"Se è mio zio può anche dirgli di andare via " rispondo.
"Ma ti sembro per caso la segretaria tua? Jamm bell , nu n'è tuo zio ,jamm"risponde a tono Lino . Decido di seguirlo.Arrivo alla sala dei colloqui e  vedo la sua montagna di riccioli,  i suoi occhi azzurri ... è Nina.
Mi siedo e le sorrido, il mio cuore batte forte ,  forse, vuole chiarire, forse possiamo provare ad essere di nuovo noi , ma vedo che non ricambia.  La guardo ,è vedo in lei purezza , anima candida, cosi diversa da quella mia. Allungo la mano per prendere la sua, ma lei si scansa. Guardo meglio la sua mano e sento il mio cuore sprofondare. " Nina Dove è la fede ?" Sussurro.
" Carmine Sono qui proprio per questo." Risponde abbassando lo sguardo , non mi ha ancora mai guardato negli occhi.
"C staj ricenn?  Fammi capire."
"Carmine, te ne sei andato lasciandomi  con una sfaccimma di lettera" alza la voce Nina. Come può dire questo. Come fa a non capire.
"Nu tien idea di cosa m' hann portato via.  Mia Madre , a nonn e mia figlia. Mi ha protetto fino all'ultimo respiro, i primm occhj c'agg vist . Nu l'agg mai ritt che l'amav" Mentre dico queste parole una lacrima scende .   Guardo Nina, sperando solo che possa accettare il mio dolore, spero possa comprendere  il perché della scelta. Il mio dolore era troppo grande in quel momento per pensare lucidamente .
"Lo capisco, capisco davvero ma..." Risponde Nina guardandomi negli occhi per la prima volta. Quel ma, quel fottuto ma , mi manda in bestia il cervello.
"No che non capisci, non puoi Nina."
"Carmine, anche io ho perso mio padre, questo non ti da il diritto di buttare tutto all'aria" Come può dire una cosa del genere. Come può arrivare a fare certi paragoni."Che cazz stai ricenn ? Tuo padre se ne jut , mia mamma ha salvato tua figlia e me . Non è per niente paragonabile. "
Urlo , per  poi rendermi conto di dove sono ,di  cosa sta succedendo .
"Mi stai lasciando ? Che sei venuta a fare ."
Sussurro con le lacrime a gli occhi
"Carmine , io ti amerò per sempre, sei il padre di mia figlia , ma non riesco ad accettare il fatto che tu e sciujut a vendetta al posto della famiglia tua." Risponde Nina lasciandomi dei documenti sul tavolo. "Leggi e quando puoi firmalo . Ci vediamo la prossima volta che vieni a prendere a Futura." Si alza e se ne va , lasciandomi lì .  Guardardo il mio primo amore andare via e con se si porta via la mia parte felice.
Faccio segno a Lino di riportarmi in cella.  Sono arrabbiato, deluso,incompreso.  Come può non capire il perché delle mie scelte , come può non capire che avvolte il dolore acceca così tanto dal Non far capire più niente. E mentre penso questo  sento qualcuno chiamarmi ,qualcuno che il dolore lo conosce così bene . "Di Salvo è una bella giornata , goditela che non ce ne saranno molte per te " Rosa Ricci , lei che con il dolore ormai convive.
"Nu m rompr o cazz Rosa , nu teng genio" rispondo andando via.

Arrivo in cella e trovo Pino seduto sul suo letto. "C re Carmine ? Tutto apposto?"
"Fatt e cazz tuj" rispondo tirando un pugno al muro .
"Nuj simm cupagn, C tien ?" Risponde Pino fermandomi da dietro.
" Nina ma lassat " Sussurro
"Vuoi parlare ? "
" Oh me rutt o cazz , vatten , dobbiamo parlare per forza ? Eh ?! Che cazz vuoi da me ? Tu la tieni na femmn ca t carezz , na femmen che t'am che fa chell c cazz vuo tu.  Mia moglie ma lassat e tu vuoi parlare? vafangulo" rispondo iniziando a prendere a pugni Pino. Lui sta fermo , non mi tocca si lascia picchiare .
Che cazzo vuole capire , lui la tiene una persona che lo ama , che tiene a lui.  Mentre vatt a Pino mi viene da chiagnere.
Arriva il comandante a separarci ,  Pino è a terra, con il naso rotto ma quello che sta più male di tutti sono io.





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