Tre.

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Quelle cinque noiosissime le passai ad "ascoltare" le storielle spinte della mia amica Nicole.
Appena suonò la campanella della pausa pranzo presi i miei libri e schizzai fuori dalla classe seguita dallo sguardo stranito della mia migliore amica. Arrivata al mio armadietto sentii una risata da staccare i timpani,mi girai verso essa è vidi una bionda tinta attaccata come una piovra a Mattew che non accennava a spostarsi o a allontanarla,non so perché ma sentii una morsa nel petto e mi morsi il labbro inferiore tornando a guardare il mio armadietto che sembrava una discarica.
Dopo qualche minuto a fissare un punto vuoto mi diressi verso la mensa senza guardare nessuno negli occhi,appena messo piede nella mensa mi arrivò una polpetta in pieno viso sentendo poi una voce maschile che urlava.
"BATTAGLIAA!" E da li altre grida si unirono a essa , mi levai il cibo dal viso con una mano scostandomi poi i capelli per non farli macchiare,ma poi proprio sulla mia testa si poso un piatto di pasta. Non ci vidi più ,afferrai un piatto li vicino e lo buttai a chi mi aveva sporcata.
"Ma non possiamo comportarci come persone adulte una volta tanto?!" Ringhiai,ma poi vidi chi avevo buttato il piatto addosso,resistetti all'impulso di darmi uno schiaffo sulla fronte.
Osservai la sua espressione e vidi che stava per scoppiare di rabbia,pensai che da un momento all'altro mi avrebbe uccisa usando solo lo sguardo. Allungai lentamente un braccio verso la sua testa levandogli il piatto dalla testa,tolsi anche i pezzettini di cibo sparsi tra i suoi capelli.
"Charlotte...." Quando nominò il mio nome rabbrividii,ma non perché mi piacesse come pronuncia il mio nome,il suo tono era troppo calmo. Alzo' la mano in segno di aspettare un attimo,si volto' e quando potei guardarlo frontalmente notai che tra le sue mani aveva una lattina di Coca-Cola,non ebbi neanche il tempo di metabolizzare la cosa che mi ritrovai un liquido appiccicoso sul mio corpo facendo anche un po' aderire la mia maglietta sul petto. Divenni rossa dall'imbarazzo e dalla rabbia,ma invece di continuare quella battaglia sbattei il piede come una bambina sul pavimento e me ne andai infuriata,mi diressi verso il bagno poggiando poi le mani sul lavandino,alzai lo sguardo sullo specchio,i miei capelli erano a chiazze a causa del cibo che non si era tolto.
Decisi di sciacquarmi,ma per la maglietta non si poteva fare molto,quando stavo per chiudere l'acqua quando all'improvviso la porta si apri' sbattendo poi sul muro a causa della forza con cui era stata aperta,aggrottai le sopracciglia alzando lo sguardo su chi avesse potuto aprire così la porta,ma ne pentii all'istante.
Era Mattew,che si stava baciando con una ragazza.

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