La domanda che si é posto sempre l'uomo da quando ha iniziato a scrutare il cielo con interesse, ha trovato una risposta il 13 maggio 2065.
Il telescopio europeo E-ELT, costruito sulla vetta delle Ande in Cile, un anno prima nei primi mesi del 2064, aveva individuato un puntino luminoso che gli scienziati avevano subito classificato, asteroide di 2 km di diametro, col nome di CIGNUS218, perché identificato all'interno della costellazione del cigno.
Fu calcolata la sua traiettoria preliminare e si vide che avrebbe incrociato l'orbita terrestre nel maggio del 2065. La cosa non destava particolare allarme, visti i numerosi asteroidi che venivano segnalati intersecare l'orbita della Terra e che poi avvicinandosi risentivano della gravitá dei grandi pianeti del sistema solare che ne modificavano leggermente la traiettoria, CIGNUS218 fu comunque tenuto sotto stretta osservazione, solo quando si fosse avvicinato di più si sarebbe fatta chiarezza sulla sua effettiva traiettoria.
Nei mesi a seguire si vide che CIGNUS218, prima di arrivare sulla Terra, sarebbe passato vicinissimo a Giove che non lo avrebbe certo lasciato andare oltre. L'enorme campo gravitazione del gigante gassoso, avrebbe attirato a se l'asteroide e gli scienziati di tutto il mondo non si sarebbero certo persi lo spettacolo, così come avvenne con la cometa Shoemaker-Levi9 che si andò a schiantare su Giove nel 1994.
Il 13 maggio del 2065, data dell'impatto dell'asteroide su Giove, avvenne però l'impensabile, CIGNUS218 non si schiantò. I telescopi di tutto il mondo, che erano puntati sul Signore del sistema solare per studiare l'evento, videro comparire, da un estremità dell'asteroide, dei bagliori e successivamente si vide che l'oggetto celeste aveva cambiato traiettoria!
Solo una navetta costruita da una qualche forma intelligente poteva fare questo. CIGNUS218 si allontanò da Giove e la nuova traiettoria calcolata questa volta puntava dritto sulla Terra!
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Progetto Astro
Science FictionUn asteroide avvistato si rivelerà una sorpresa inaspettata. La costruzione degli "Astro" sarà l'ultima speranza per il genere umano?