L'invasione

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Dopo la scoperta della vera natura di Cignus218, tutta la comunità scientifica iniziò a porsi delle domande, ma le più comuni erano:
- da dove verranno?
- che intenzioni avranno?
- cosa vorranno da noi?
Siccome lo schianto di una cometa su Giove era stato reso pubblico ma non si era verificato e molti ne erano a conoscienza, si decise si rendere pubblica la incredibile notizia.
"Il 13 maggio 2065 - iniziò dicendo il portavoce della Nasa - verrà ricordato come il giorno in cui abbiamo scoperto di non essere soli nell'universo."
Essendo un ottimo oratore, il portavoce sapeva quando fare delle pause più lunghe, così da far arrivare meglio il messaggio e farlo capire a chi stava ascoltando, praticamente quasi il mondo intero, visto che erano collegate le televisioni di 190 paesi.
Dopo una pausa di qualche secondo, continuò:
"L'oggetto chiamato CIGNUS218 alle ore 09:15, orario della costa orientale degli Stati Uniti, ha evitato la collisione su Giove modificando la propria traiettoria grazie a dei propulsori."
Fece una seconda pausa e poi riprese:
"Nessun corpo celeste, cometa o asteroide che sia può effettuare tale manovra, soltanto una macchina, costruita da una forma di vita intelligente, può impedire una collisione."
Lo sguardo dei giornalisti che aveva di fronte era sempre più sbalordito e incredulo, lo sarebbe stato quello di chiunque avesse ascoltato le sue parole, lui stesso aveva provato quello stupore alla scoperta della notizia che adesso stava diffondendo in 190 paesi.
"CIGNUS218 si sta dirigendo verso la Terra e arriverà in orbita da noi tra 5 mesi."
Ci furono un paio di secondi di silenzio, dopo che ebbe finito il suo discorso e immediatamente dopo tutti i giornalisti iniziarono a parlare contemporaneamente. Ci volle un minuto abbondante per far tornare la calma e poi riprese a parlare:
"Signori per favore fatemi finire. Abbiamo iniziato a contattare da subito, questa macchina ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta finora. Pensiamo che nonostante le dimensioni ragguardevoli, CIGNUS218 sia una sorta di sonda spaziale extraterrestre, programmata per i viaggi interstellari e quindi con necessità di spazio per i propulsori, il relativo carburante e spazio per stivare eventuali reperti. Non c'é motivo di preoccuparsi! Continueremo a monitorare la situazione e cercheremo di stabilire un contatto, in ogni caso ogni nuova informazione verrà divulgata. Non ho altro da riferirvi al momento e non risponderò a nessuna domanda."
I giornalisti si lamentarono ma il portavoce era andato via subito dopo aver finito e così non sapevano a chi chiedere altre informazioni su un argomento così importante che sarebbe entrato nella storia dell'umanità.

CINQUE MESI DOPO

Il tempo oramai era finito, CIGNUS218 era da due giorni in orbita intorno alla Terra, nel punto di Lagrange tra il pianeta e la Luna. Era qualcosa di immenso, visibile ad occhio nudo come una luminosa stella, di inimmaginabile.
Una immensa navetta spaziale dalla forma ovale e schiacciata, sembrava un enorme pallone da rugby, del diamentro di oltre due km nel punto piu lungo e di 1,5 km in quello più stretto.
In oltre cinque mesi la Nasa, l'Esa o chi per loro non erano riuscite a mettersi in contatto con questa navetta. Che la sonda automatica, perchè la si riteneva tale, non avesse nella sua programmazione lo scambio di contatti con altre forme di vita intelligente? La matematica, lingua ritenuta universale dagli scienziati, non era servita a nulla perciò si era ritenuto inviare una sonda intorno ad essa per cercare di studiarla.
Una settimana dopo il suo arrivo in orbita, dalla navetta aliena si videro uscire fuori tanti piccoli puntini luminosi che entrarono nell'atmosfera.
La distruzione fu tremenda!
Le più grandi città del mondo furono attaccate e rase al suolo, Washington, New York, Mosca, Roma, Parigi, Londra, Berlino, Tokio e tante altre non esistevano più, al loro posto solo macerie, incendi e desolazione, i morti si contavano a centinaia di milioni. I puntini luminosi che si staccavano dalla navetta "palla da rugby", come fu soprannominata, non erano altro che dei missili nucleari molto potenti che spazzavano via le città in un lampo di morte.
Non si poteva contrattaccare perchè la navetta era troppo lontana per subire un attacco massiccio, si sapeva soltanto che se qualcosa fosse sceso a terra per la conquista definitiva, in quel momento si sarebbe contrattaccato.
Il bombardamento era durato solo due giorni, alla fine dei quali un miliardo di persone era stato steminato, poi finalmente si videro i responsabili. Atterrarono sulla Terra con delle navette, non erano delle macchine, come si pensava inizialmente, erano degli alieni veri e propri, ma non come erano rappresentati nell'immaginario comune.
Erano alti una ventina di metri circa, tutti bianchi e avevano un aspetto umanoide con la differenza di avere un cranio allungato e gli occhi molto vicini. Tutte le nazioni della Terra stavano subendo lo stesso trattamento e la stessa visita di questi distruttori. Dalle varie basi aeree si alzarono tutti i caccia a disposizione per iniziare l'offensiva ma l'amara sorpresa fu che questi sembravano immuni a tutte le armi convenzionali e gran parte dei caccia non rientrò.
I "Bianchi", come erano stati soprannominati per via del loro aspetto, erano invincibili, veloci nei movimenti e molto forti, ma non erano loro gli unici nemici, avevano al loro fianco anche un altra razza, sempre tutta bianca, che camminava a quattro zampe e che aveva una particolarità:
la testa si trasformava all'occorrenza in una sorta di cannone da cui veniva emesso un raggio laser devastante.
Questi esseri, a differenza dei Bianchi, erano più vulnerabili ma altrettanto temibili per via della loro velocità e potenza di fuoco e da soli erano in grado di reggere il confronto con svariati caccia e carri armati contemporaneamente, furono chiamati i "Cani" per poterli meglio distinguere dagli ominidi detti Bianchi.

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