La nuova arma

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Lo schermo finestra mostrava agli alti funzionari militari un robot gigantesco, di tipo umanoide -
"E' alto 23 metri e la sua particolarità principale é che sfrutta gran parte della tecnologia aliena che abbiamo ricavato dai Cani e dalle loro navette" - disse di nuovo il Dottor Franz.
"Abbiamo scoperto che i Cani per pilotare le loro agili e potenti navi, utilizzano un collegamento neurale, questo collegamento é alla base del pilotaggio di Deneb."
"Dottore, sta dicendo che questo robot non é un drone ma bensì una macchina pilotata da un uomo?" - chiese l'ammiraglio Morgan.
"O da una donna ammiraglio" - rispose lo scienziato.
"Il collegamento neurale non é simile per tutti coloro che si mettono ai comandi, abbiamo creato al mega computer un programma che ci ha fatto capire che utilizzando il materiale organico appartenente ai Cani, soltanto l'1% della popolazione umana risulta idonea al pilotaggio di Deneb. Questo 1% a sua volta ha delle percentuali di affinità neurale diverse per via del DNA differente da persona a persona. Al momento tra i nostri soldati soltanto tre hanno una percentuale di affinitá superiore al 30% e uno di loro é una donna, la cui affinità arriva addirittura al 60%.
Ci fu un attimo di pausa in cui lo scienziato prese un foglio da cui iniziò a leggere alcuni dati.
"Se l'affinitá neurale non raggiunge il 10% il robot non riesce neanche a muovere i suoi arti, dal 15% in su può camminare in maniera coordinata e fluida, dal 20% riesce a correre, dal 30% può correre e utilizzare delle armi di tipo convenzionale e adatte alla sua misura. Soltanto dal 50% in su di affinità neurale, Deneb può effettuare un combattimento corpo a corpo, combattimento che abbiamo visto utilizzare dai Bianchi che finora non sono mai stati osservati con armi di alcun tipo."
Il Dottor Franz si era fermato, dopo aver snocciolato tutti questi dati, per far capire meglio agli ufficiali militari che stavano ad ascoltarlo che il Progetto Astro faceva ben sperare per il futuro.
"Dottor Franz mi scusi - disse il generale Smith che era scettico sulle reali capacitá di quello che gli veniva mostrato -
"ma tutti questi dati da dove gli ha ricavati?"
"Generale questi dati li ha forniti il computer grazie al software che abbiamo scritto per l'occasione. É un programma molto sofisticato che rispecchia la realtá. Se Deneb fosse reale i risultati dei nostri piloti sarebbero li stessi che abbiamo ottenuto al computer."
"I piloti come gli avete selezionati?" - chiese il generale dell'aeronautica Colt - "Mi spiego meglio, quanti e quali soldati avete testato per scoprire se sono affini con il pilotaggio di questo robot grazie a questo controllo neurale che volete costruire?"
"Generale" - rispose garbatamente il Dottor Franz alla domanda che più temeva - "noi abbiamo scoperto che un particolare cromosoma presente nel DNA, permette di avere questa affinità neurale. Abbiamo ricercato negli archivi della sanità tutti i soggetti, sia civili che militari, che possiedono questo cromosoma nel territorio degli Stati Uniti. Purtroppo la ricerca ha selezionato soltanto 100 persone in tutto il Paese, le statistiche sull'idoneità del 1% della popolazione mondiale che le menzionavo prima erano basate sui numeri prima dell'arrivo degli alieni, quando ancora eravamo dieci miliardi di persone."
"Lei vorrebbe far pilotare quel robot ad un civile?" - disse il generale Smith - "Vorrebbe farci costruire questo coso per poi farlo guidare da un civile che non sappiamo chi sia e come potrebbe comportarsi, magari un criminale che ci ricatterebbe di distruggerci a sua volta, facendo cosi gli interessi degli alieni. È fuori discussione!" - tuonò Smith.
Il Dottor Franz iniziava a trovare antipatico questo generale dell'esercito ma siccome credeva nel progetto e doveva farsi finanziare, con molta calma tornò a dire:
"Generale capisco pienamente le sue paure ma mi lasci finire. Le cento persone che abbiamo trovato possiedono il cromosoma ma soltanto cinque, hanno superato il test nel simulatore. Nessuno di loro sa a cosa ha partecipato realmente proprio per evitare fughe di notizie. I cinque, per pura casualità sono tutti appartenenti alle forze di polizia o sono militari, hanno una affinitá che permette di raggiungere il 10%, di questi come ho detto in precedenza, soltanto tre superano il 30%."
Il generale Smith si rese conto della figuraccia che aveva fatto davanti ai colleghi ma soprattuto davanti a quel civile. Avrebbe dovuto lasciarlo finire prima di protestare - "Chiedo scusa, avrei dovuto lasciarla finire Dottore" - disse in fine.
L'Ammiraglio Morgan fece un altra domanda - "Dottor Franz, quanti robot possiamo costruire col materiale alieno a nostra disposizione?"
"Solo quattro ammiraglio." - rispose Franz.
"Se le concedessimo i fondi per avviare la produzione, noi avremmo quattro robot e soltanto tre piloti idonei, secondo lei a chi potremmo farlo pilotare il quarto? Non sarebbe conveniente eliminare questo controllo neurale per poterlo farlo pilotare a chiunque?" - chiese educatamente l'ammiraglio Morgan.
"Ammiraglio, senza il controllo neurale il robot non sarebbe maneggevole e agile come serve a noi.." - mentre diceva ciò guardò con tono minaccioso il generale Smith per evitare che questo intervenisse - "abbiamo fatto dei test al riguardo al computer e abbiamo visto che non avrebbe scampo contro i Cani, che sono più deboli, figuriamoci in uno scontro contro i Bianchi."
"Dottore ho un ultima domanda per quanto mi riguarda" - disse garbatamente il generale Colt - "quanto costerá ogni singolo robot per quanto riguarda costruzione, manutenzione e riparazione? e l'addestramento dei piloti? insomma i costi dell'intero progetto Astro a quanto ammontano?"
"Abbiamo fatto una stima con i nostri tecnici e abbiamo notato che il costo per ogni singolo robot, si aggira sui 100 milioni di dollari. L'addestramento dei piloti invece si può dire a costo zero perchè dipende dall'affinità neurale che ognuno ha grazie al suo DNA." - rispose Franz
"Essendoci pochi piloti disponibili, ed essendo il costo di ogni singolo robot molto elevato, io proporrei a lor signori di coinvolgere le altre nazioni, magari quelle alleate per non avere problemi di sicurezza" - il dottor Franz tornò a guardare il generale Smith con tono benevolo che ricambiò lo sguardo con tono soddisfatto - "in questo modo possiamo abbassare i costi ma soprattutto vedere se ci sono altre persone con il cromosoma richiesto e con un affinità neurale elevata. Il Progetto Astro potrebbe essere l'ultima speranza per il futuro dell'umanitá" disse infine lo scienziato.

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