james potter

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Immagina per lo-swish-di-lucius-1

Per James, incontrare T/n era stato un enorme cambio di programma; ogni cosa che si era prefissato, ogni credenza che aveva avuto, era stata subito fonte di dubbio.

T/n infatti, non era una qualsiasi persona che studiava ad Hogwarts, ləi ci era natə.
E forse questa frase sembrerà un po' strana, ma in effetti aveva perfettamente senso; T/n era unə vampirə.
Era poco comune nei vampiri avere un "terzo genere", un qualcosa nel mezzo o qualcosa di neutro.
E T/n faceva parte della piccola percentuale.
Era figliə di vampiri che erano stati lì prima di ləi, e di cui ora portava l'eredità.
Vampiri potenti, senza alcun dubbio.
Era stato complicato accettare che ad Hogwarts non sarebbe mai statə come gli altri studenti, e che i coetanei con cui sperava di legare in quei secoli ne avrebbero solo provato paura.

Tutto questo sembrò cambiare nel momento in cui la sua vita si incrociò con quella di James, uno studente Grifondoro.
Era un ragazzo molto amichevole, e spesso ironizzavano tutti che riuscisse a fare amicizia anche coi fantasmi.
Ci erano sicuramente andati vicini, perché la notte in cui l'aveva vistə girare per i corridoi, James aveva sorriso. "Ciao" aveva detto; una parola molto semplice e basilare, che bastò a T/n per osservarlo confusə; cos'aveva quel mortale da salutare? Non l'aveva per caso vistə bene?
"Ciao" aveva risposto, osservandolo molto attentamente.
"Come ti chiami? Non ti ho mai visto in giro"
"T/n" aveva risposto. "Certo che non mi hai 'visto' in giro, non studio qui"
James appena udito quel nome collegò immediatamente i pezzi, e spalancò leggermente gli occhi. "Oh- perdonami, non avevo capito" disse, profondamente in imbarazzo.

Ti faceva tenerezza quel ragazzo, e ti scappò un leggero sorriso. "Non preoccuparti, non mi sono offesə" lui sembrò calmarsi e sorrise di nuovo.
"Come mai fuori a quest'ora?" domandasti di nuovo.
"Non riuscivo a dormire" rispose lui sistemandosi gli occhiali sul naso. "Per te immagino che questo sia l'orario per andare in giro"
"Immagini bene" hai risposto, iniziando a camminare lentamente, notando che lui ti stava seguendo con uno strano sguardo.

Eri bravə a decifrare le emozioni dei mortali, li conoscevi a memoria.
Ma quello sguardo ti sembrava enigmatico, il che era strano per quel ragazzino, che fino a quel momento era stato un libro aperto per te.
Uno sguardo non intenerito, non felice, non spaventato.
E allora cos'era?

Eventualmente, avevate continuato a parlare.
Eri arrivata di fronte alla porta della Sala Comune dei Grifondoro.
"È il caso che tu torni a dormire" gli dissi.
"Mh, eddai. Voglio parlare con te" rispose, e tu lo guardasti un po' stranitə.
"Mi fa piacere, James. Ma è molto tardi, ti sei salvato dalla ronda dei Prefetti per miracolo. Verrò da te domani sera, ti andrebbe bene?"
lui sorrise, di nuovo con quello strano sguardo. "E va bene, buona serata T/n"
"buonanotte James" rispondesti, ed avvicinatə alla cornice del quadro della Signora Grassa, la sfiorasti. Bastò quello per farla svegliare impaurita.
"Fallo entrare" dissi, lo sguardo duro e il tono di chi non ammetteva repliche.
"Io- non posso, è troppo tardi!"
"abbassa la voce" rispondesti. "Caput Draconis"
detto questo, la porta si aprì, e James entrò.
"Grazie T/n" disse con un sorriso, rientrando con un gran sorriso.

La Signora Grassa, tremolante, richiuse la porta, e tu te ne andasti.
Bella serata, bello tutto.
Bello anche lui.

Chiedo enormemente scusa per il ritardo, e soprattutto chiedo scusa se non ho rispettato i pronomi nel modo giusto.
Nonostante ciò, spero vi sia piaciuta <3

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