Capitolo 7

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“Cosa ci fa un culo così bello in un raduno illegale?”. Ti volti, un ragazzo sui 25 anni ti sta fissando, è lui che ti ha parlato “non hai mai visto una ragazza con un paio di short di jeans? Asciugati la bocca, stai sbavando” gli dici con sguardo malizioso. Gli dai le spalle e ti pieghi per prendere il telefono dallo scompartimento tra i sedili, la sua mano accarezza la tua gamba destra e ti da una sculacciata. Ti giri, appoggi le tue labbra alle sue “se vinco la gara di drift avrai il mio culo, spero solo ne valga la pena”. Vai a salutare gli altri, lui rimane impietrito a guardarti. Verso la mezzanotte inizia la gara, sali in macchina, lui si avvicina “vuoi driftare con una mustang?” – “se tu non sai guidare mica è colpa mia”. Quando arrivi al traguardo per prima fermi la macchina a pochi cm da lui, gli fai cenno di salire. Ti dirigi verso il bosco “mai sottovalutare una donna, ancora meno la sua macchina”. Scendi dall’auto, lui ti segue “vediamo cosa sai fare” gli metti un tubetto di lubrificante in mano e ti pieghi a 90 sul cofano. I tuoi short e le tue mutandine sono alle caviglie. Finalmente senti il suo cazzo appoggiarsi al buchetto, lentamente entra “mmmmm” gemi. Con delicatezza inizia a muoversi, le sue labbra baciano la tua schiena, ti solleva la maglietta anche davanti e le sue mani stringono i tuoi seni. Gradualmente aumenta i movimenti, non dice nulla, senti soltanto i suoi respiri sul collo. Ti sta scopando dolcemente “che bel culo che hai” sussurra con dolcezza. Le sue mani scivolano sul tuo addome, accarezzano le tue cosce, si infilano tra le tue gambe “siii” ti mordi le labbra. Il tuo corpo freme sotto il tocco delle sue dita sul clitoride, lo accarezza, lo sfiora, ti sta facendo impazzire. “Con calma piccola. Con calma”. Tremi, sei eccitata da morire, stai godendo tantissimo, ora le sue spinte sono lentissime, la sua mano accarezza la tua natiche sinistra e la sculaccia “mi stai facendo impazzire” ansimi, fai quasi fatica a parlare. Sfila il suo cazzo dal tuo culo, deglutisci, lo senti rientrare. Dentro e fuori, il tuo respiro è sempre più pesante “dimmi cosa vuoi piccola, dimmelo” – “scopami, fammi godere”. Senti che lentamente entra tutto, si ferma qualche secondo e inizia a spingere con un ritmo regolare. Le sue dita massaggiano il tuo clitoride “vengo piccola, vengoooo”. Pulsa dentro di te, continua a toccarti, ti abbraccia con l’altro braccio “siiii” ti accasci sul cofano sfinita dal potente orgasmo.

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