Capitolo 9

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Le sue braccia mi coprivano i fianchi,la sua testa era nell'incavo del mio collo,il suo respiro gelido mi faceva gelare il sangue.Le mie lacrime scendevano senza fermarsi sul mio viso,e i miei singhiozzi,erano trattenuti da lui,che mi stringeva a se.I nostri corpi aderivano perfettamente,il suo petto era curvato,la mia schiena era un pezzo del puzzle.La sua testa faceva avanti e indietro sul mio collo,come se ne stesse assaporando l'odore.

-Principessa,non piangere...-quelle parole,mi fecero scendere ancora più lacrime di quanti liquidi avessi in corpo.Lui notando il mio peggioramento,strinse ancora di più la presa,il mio viso era di fronte al suo e incapace di guardarlo negli occhi.Lui mi prese la mano e mi tolse le lacrime,poi lasciandola mi alzò il mento.In quel momento sapevo di essere uno schifo,ma il suo sguardo fisso su di me non mi fece pensare ad altro che alla bellissima sensazione delle sue labbra sulle mie.A quel pensiero divenni rossa,e lui,fece uno dei suoi soliti sorrisetti e mi abbracciò ridendo

-Fai troppo ridere!-allora,io sia in parte offesa e divertita,risposi a quell'abbraccio.

Era pomeriggio,e finalmente il bus era arrivato a destinazione,passammo il pomeriggio a passeggiare liberamente e a comprare souvenir,Damon era diventato la mia spalla,stavo sempre con lui,e il suo sorriso mi faceva sempre più felice.Si era fatta sera,e l'hotel era molto spazioso,quindi decidemmo di fare

un pigiama party...Io sono sempre stata molto vergognosa,e per questo,non mi andava proprio di stare con quelle oche,Benedetta,non si era sentita molto bene,quindi era in una camera a parte,per non mischiare un'ipotetico virus.

Ero sul mio letto,a giocare con il mio cuscino,poi qualcuno busso alla porta.Andai ad aprire,i suoi occhi di ghiaccio mi fissavano

-Posso entrare?-

-C-certo...-un po imbarazzata lo feci passare,poi si fermò in corridoio e diede uno sguardo in giro,poi si voltò verso me

-Posto grazioso vero?-

-In effetti...-abbozzai un sorriso e chiusi la porta.Si era già seduto sul letto a castello sul piano alto e mi guardava mentre mi avvicinavo,avevo lo sguardo verso il pavimento

-Alloooooooora,-dissi imbarazzata-Come mai sei quì e non con i tuoi amici a divertirti?-

-Perché non posso?-e fece uno sguardo di sfida

-No!-dissi facendo un salto sul letto matrimoniale per raggiungerlo e buttarmici addosso,ero sopra di lui e cercavo di "soffocarlo"con il cuscino,mentre lui cerava di non morire mettendo le mani sopra la testa,stavamo ridendo entrambi e dopo qualche secondo mi resi conto in che posizione inbarazzante ci trovavamo...

Ero sopra di lui,il mio bacino era sopra il suo pacco e le mie gambe erano affianco al suo petto distese,mentre le sue erano leggermente aperte al di sotto di me,avevo le mie mani sul suo petto,leggermente chinata in avanti,mentre lui,dopo essermi fermata per l'imbarazzo,mise le sue attorno al mio bacino...una frase riuscì a capire che usciva dalla sua bocca

-Sei mia...-

L'angelo macchiato di sangueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora