Sara
È la mattina del primo settembre sto preparando le mie valigie per poter raggiungere la scuola di magia e stregoneria più potente al mondo dove ormai mio fratello viveva, era la prima volta che uscivo di casa in sei anni e per me era del tutto nuova questa cosa.
<<Sara!, ti vuoi muovere? si sta facendo tardi tra poco mi pento di volerti accompagnare>>.
Ed ecco qua mio padre (nonchè Voldemort) che comincia a chiamarmi dalle scale
<<Arrivo!>>.Presi la sciarpa me la misi attorno al collo e scesi in men che non si dica al piano di sotto <<Scusa il ritardo>>.
<<Si ok, adesso muoviti>>. Mi prese per un polso e raggiungemmo il camino per metrapolverizzarci. Con mio padre...non ero io perchè diventavo una persona diversa, diventavo menefreghista, ansiogena insomma diventavo fragile ai suoi occhi.
Poco più di 3 secondi arrivammo <<Su vai>>. Mi girai per vedere quello che una volta era mio padre un semplice uomo, dolce pieno di sentimenti e soprattutto...pieno d'amore, ma ad un certo punto qualcuno mi prese per un braccio <<Lasciami in pace chi saresti?!?>>.
<<Sono il tuo amato fratellone idiota>>. Dopo questa frase lo guardai in viso
<<Oddio Matt?!>>.
<<Beh ciao anche a te sorellina>>. Sorrisi e lo abbracciai, lui invece ricambiò stringendomi di più a se chiudendo gli occhi.Mi prese per mano e mio padre mi prese la valigia <<Pronta?>>. Mi disse mio fratello e io gli feci sù e giù con la testa anche se non ero del tutto convinta, dopo aver preso la valigia entrammo nel treno senza salutare il nostro "cosiddetto" padre <<Ciao Riddle>>.
E questo? da dove sbuca?
<<Draco togliti dai piedi>> Perché mio fratello gli aveva detto di togliersi? che scortese
<<Ei ciao sono Sara>>.
<<E tu dovresti essere una Riddle?, mica male>>. Mi guardò dalla testa ai piedi e ad una certa mi sentì tirare per un braccio e Mattheo si avvicinò bruscamente al ragazzo biondo ossigenato <<Cerca di stare lontano da lei o dovrò metterti le mani addosso, chiaro?>>.
<<Calma non te la tocco mica>>.Ed ecco che il ragazzo dagli occhi chiari se ne andò <<Ma perch->>.
<<Non ora Sara>>.
<<Oh..va bene scusa>>. Mio fratello mi guardò e unì le sopracciglia
<<Sara perchè mi hai chiesto scusa? non l'hai mai fatto>>. Ricambiai lo sguardo
<<Non so credevo che ti fossi arrabbiato..>>.Lui unì una seconda volta le sue sopracciglia marroni scuro
<<Sorellina, con te non riuscirei mai ad arrabbiarmi sul serio sta tranquilla>>.
Lo guardai e all'improvviso sul mio viso spuntò quello che poteva essere chiamato...sorriso?𝘚𝘢𝘳𝘢 𝒔𝒕𝒂𝒊 𝒔𝒐𝒓𝒓𝒊𝒅𝒆𝒏𝒅𝒐...
Si coscienza sto sorridendo dopo sei fottuti anni.
Dopo circa un'oretta il nostro treno era pronto e partimmo, arrivammo in un posticino <Oddio ma quella è Hogwarts?>>.
<<Esattamente>>. Mi guardò
<<La tua nuova casa sorellina>>.Dopodichè sorrise, scesi assieme a Matt e raggiungemmo una barca. Dopo una quindicina di minuti mi ritrovai davanti un castello enorme <<Dio mio questo posto è mozzafiato>>.
<<Beh sorellina cosa credevi che fosse una scuola normale?>>.
<<Beh in un certo senso>>.
Mi guardò e sorrise.Quando arrivammo mio fratello mi spiegò alcune regole del castello come ad esempio la regola del "non uscire dalla stanza dopo l'orario deciso quindi 𝑪𝒐𝒑𝒓𝒊𝒇𝒖𝒐𝒄𝒐" - "Le uniformi devono essere indossate obbligatoriamente durante le lezioni e i pasti" - "Velare la parola d'ordine della propria Casa o darne la postazione ai membri di altre case è 𝒗𝒊𝒆𝒕𝒂𝒕𝒐" - "Gli studenti 𝒏𝒐𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒆𝒏𝒕𝒓𝒂𝒓𝒆 negli uffici e nei bagni dei membri dello staff della scuola", e così via.
Dopo un pò raggiungemmo una scalinata che evidentemente portava all'interno della scuola o del castello, non so cosa sia veramente sta di fatto che salimmo e una signora di (immagino
vecchia età) mi ospitò assieme ad altri ragazzi molto ma molto più piccoli di me. Quando i portoni si spalancarono rimasi a bocca aperta, quell'area del castello era veramente stupendapoi all'improvviso alzai la testa e sopra di me c'erano tante candele accese sospese in aria immagino grazie a una magia. Ci fermammo tutti davanti a delle scale cui sopra c'era un bancone enorme dove sedevano persone, ad una certa un signore abbastanza strano con barba lunghissima tutta di colore bianco e grigio e con degli occhiali a mezza luna che sedevano sul naso prese parola.
<<Beh desidero dare a voi tutti alcuni annunci di inizio anno, il primo anno e non solo prendo nota l'accesso alla foresta è 𝒔𝒆𝒗𝒆𝒓𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 proibito a tutti gli studenti>>.
Dopo che l'uomo finì di parlare la strana signora vista ai portoni si puntò anch'essa una bacchetta alla gola
<<Quando chiamerò il vostro nome...verrete avanti io vi metterò il cappello parlante sulla testa, e sarete smistati nelle vostre casate che sono 𝑻𝒂𝒔𝒔𝒐𝒓𝒐𝒔𝒔𝒐, 𝑪𝒐𝒓𝒗𝒐𝒏𝒆𝒓𝒐, 𝑮𝒓𝒊𝒇𝒐𝒏𝒅𝒐𝒓𝒐 𝒆 𝑺𝒆𝒓𝒑𝒆𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆>>.
La signora iniziò a chiamare i nomi però verso la fine mi accorsi che il mio nome ancora non era stato pronunciato
<<Attenzione prego>>.L'uomo riprese parola e tutti lo guardarono oppure...guardavano me che ero rimasta l'unica ragazza davanti alle scale
<<Come vedete abbiamo ospitato tutti i ragazzi del primo anno ma...abbiamo con noi una studentessa del tutto diversa>>.
Mi guardò sorridendo<<Diamo il benvenuto a 𝘚𝘢𝘳𝘢 𝑳𝒆𝒔𝒕𝒓𝒂𝒏𝒈𝒆 𝑹𝒊𝒅𝒅𝒍𝒆 una studentessa del sesto anno>>.
Tutti i ragazzi che c'erano in quella stanza incominciarono ad applaudire tranne la casa del colore rosso e oro che si guardavano come se avessero appena visto un mostro <<Signorina Riddle sa già cosa deve fare si?>>.
La signora mi guardò e io feci su e giù con la testa, raggiunsi lo sgabello e mi sedetti, il cappello incominciò a parlare
<<Mhh interessante, un'altra Riddle...astuta direi molto astuta, coraggiosa, una ragazza che non si fa mettere i piedi in testa direi 𝑺𝒆𝒓𝒑𝒆𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆>>. A quella frase la casata del colore verde e argento applaudì e siccome le altre casate non lo fecero immaginai che quella fosse la mia, tra di loro c'era anche mio fratello e quindi lo raggiunsi<<Complimenti sorellina adesso sarai una 𝑺𝒆𝒓𝒑𝒆𝒗𝒆𝒓𝒅𝒆>>.
Mi sorrise e cominciai a salutare tutti
<<Ei ciao, Sara giusto?>>.
<<Ehm si...corretto>>.

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𝐀𝐫𝐨𝐮𝐧𝐝 𝐘𝐨𝐮.
Fanfiction𝑻𝒉𝒆𝒓𝒆 𝒂𝒓𝒆 𝒕𝒘𝒐 𝒌𝒊𝒏𝒅𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒓𝒂𝒈𝒆𝒅𝒊𝒆𝒔 𝒊𝒏 𝒍𝒊𝒇𝒆. 𝑶𝒏𝒆 𝒊𝒔 𝒕𝒐 𝒍𝒐𝒔𝒆 𝒘𝒉𝒂𝒕 𝒚𝒐𝒖 𝒘𝒂𝒏𝒕, 𝒕𝒉𝒆 𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝒊𝒔 𝒕𝒐 𝒈𝒆𝒕 𝒊𝒕. 𝑻𝒉𝒆 𝒍𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓 𝒊𝒔 𝒕𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒔𝒕, 𝒕𝒉𝒆 𝒓𝒆𝒂𝒍 𝒕𝒓𝒂𝒈𝒆𝒅𝒚. 𝑮𝒆�...