Durante il fine settimana, do a Zoe lo spazio che mi ha chiesto. Le ho mandato solo un messaggio per sapere come stava, ma non mi ha mai risposto.
Lunedì, quando torno a scuola, tento di parlare con Zoe nel corridoio. Però non la trovo. Sembra volermi evitare.
Abbiamo lezione insieme alla quarta ora, e decido di provare a parlarle allora.
Eda: "Ciao, Zoe!"
La saluto con la mano, ma lei non reagisce.
(Devo far sì che mi parli...)
Sospiro e la guardo con tristezza.
Eda: "So che sei ancora arrabbiata, Zoe. Volevo solo che tu sapessi che io sono qui per te. E capisco se non vuoi coinvolgermi, ma se c'è qualcosa che posso fare per aiutarti, non essere troppo orgogliosa e dimmelo."
Zoe geme e continua ad ignorarmi.
La sua mancanza di risposta ai miei sforzi fa crescere la mia frustrazione.
(Non si è mai comportata così. Non capisco cosa stia succedendo!)
Le scrivo un bigliettino chiedendole di parlarmi durante il pranzo e lo lancio verso il suo banco. Non sembra vederlo.
Eda: "Zoe!"
Sussurro il suo nome più ad alta voce possibile, senza disturbare la classe. Voglio solo che lei legga il bigliettino.
Eda: "Zoe!"
Accanto a me, un'altra compagna di classe, Cloe, mi fissa.
Cloe: "Puoi fare silenzio per favore?"
Eda: "Scusa..."
(Ma... ho fatto qualcosa perché Zoe si arrabbiasse con me?)
Non mi viene in mente altra spiegazione per il suo continuare a respingermi. Il problema è che non capisco cosa potrei aver fatto.
(A meno che non sia arrabbiata perché Dylan è venuto a parlarmi al ballo. So che le piace, ma mica controllo le sue azioni! Meglio che non le abbia detto ancora del messaggio che mi ha mandato.)
Scuoto la testa. Non può essere quello il motivo.
(Poi Dylan ha una ragazza. Io non ero nemmeno accanto a lei. Era con Thomas, e lui ha detto di averla fatta arrabbiare. Quindi?)
So di dover andare fino in fondo a questa storia.
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Finita la lezione, mi affretto a rincorrere Zoe. So di poterla intrappolare nel corridoio per non darle via di fuga.
Di solito, noi due incontriamo Thomas prima della lezione di musica.
(Se fosse successo qualcosa con Thomas, vorrebbe evitare anche lui! C'è solo un posto in cui potrebbe andare, stando così le cose.)
Seguo Zoe nel corridoio, mentre lei fa la strada più lunga per raggiungere l'aula dell'ora successiva.
E' allora che finalmente mi presta attenzione.
Zoe: "Ah, mi stai pedinando?"
(Sta scherzando? Che altro dovrei fare!)
Eda: "Sai perché ti sto seguendo. Dimmi cosa succede!"
Per un bel po', Zoe si limita a fissarmi, con le labbra arricciate.
Io faccio un profondo respiro per potermi calmare.
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𝓕𝓻𝓪𝓰𝓲𝓵𝓮
RomanceIN CORSO - Mi chiamo Eda Evans, ho diciotto anni e frequento l'ultimo anno di liceo: sei anni fa mi è stata diagnosticata una leucemia, che ad oggi sembra essere tenuta sotto controllo con delle visite periodiche. Il mio sogno è quello di frequentar...