un'infinita scalata di emozioni
alti e bassi dipinti nei miei giorni
pisolini e pianti oramai contornil'ipocrisia provata sulla pelle
sussegue il pianto illusorio creatore
di quelle che nei miei occhi sembrano stellee corro sforzandomi di dare il meglio di me
cercando di evadere da una rete
di paranoie vaganti
e pur provandoci, vengo ripagata da egoismo purobreve profumo di felicità
mi sorprende mentre mi avvolgo
di un sorriso inerme ecerco di scovare nel mio dolore
quello struggente cianuro
che il mio cervello ha bevuto.