Cap. 5

41 4 0
                                    

JJ's POV:

Quando arriviamo, Mac ci sta aspettando. Mac porge a Riley una scheda SIM e le dice di rintracciarla. A pochi minuti dall'inizio Mac inizia a spiegare come aveva iniziato a seguire il Fantasma.

"Questo non è stato facile da rintracciare. Non ho avuto molto con cui lavorare, ma amo sempre una sfida. I chip SIM GSM hanno un numero di serie a quindici cifre. Ne abbiamo solo tre. Ma ero ancora in grado di usare i registri di chiamata per la torre cellulare più vicina all'esplosione. Potrebbe tracciare la posizione del Fantasma." Sorrido.

"Non è un compito facile a New York, con gli edifici..." "Con chi stai parlando Riley?" le chiede Jack. Rotolo gli occhi al cielo. "Pensavo ragazzi, ma a quanto pare solo JJ stava ascoltando". dice Riley. "Sì, perché capisce quello che stai dicendo" dice allora Jack.

"Eh già". Dico, sorridendo, appoggiata all'indietro al mio posto. Riley ridacchia. "Prendi la prossima destra". Lo dice a Jack. Poi Jack punta il suo discorso verso Mac che si agitava con una graffetta. Sono un po' preoccupata per lui.

"Mac, non ti vedo così da quando ci siamo incontrati per la prima volta nella sandbox. Ho sentito storie sul Fantasma. Sembra che ogni soldato con cui abbia mai avuto a che fare abbia una versione diversa. Una volta un ragazzo ha detto che si è fatto esplodere la mascella con una bomba e non può nemmeno più parlare". dice Jack.

"Sì, l'ho sentito. Ho anche sentito che si è bruciato le corde vocali, respirando fumi nel corso degli anni". dice Mac. "Beh, qualunque cosa sia vera, quel tipo sembra un mostro". risponde Jack. "Sì, beh, è l'unica cosa che tutte le storie hanno in comune". Mac sospira.

"In tutti gli anni da cui ti conosco, dall'Afghanistan, non mi hai mai detto cosa è successo. Cosa ti ha fatto quel figlio di puttana?" chiede Jack. Mac vago con lo sguardo. Lo guardo tristemente.

"Voglio solo farti sapere, siamo tutti qui per te. E non intendo solo con la pistola, il laptop e una serie di extra incredibili" gli dice Jack. Sorrido all'ultima parte. "Se mai vuoi parlarne." finisce Jack. Un segnale acustico provenne dal computer di Riley. "Jack, fermati. Siamo arrivati." dice Riley.

Jack esce fuori rapidamente e prende la pistola. "Sei pronto per questo?" Chiede a Mac. Ho messo entrambe le mie pistole nelle loro fondine, mi assicuro di avere il mio coltellino svizzero ed un paio di coltelli normali. Mi tolgo la giacca verde.

"Più che pronto." Mac dice. Usciamo dall'auto ed entriamo nell'edificio. "Il segnale proviene dalla porta a destra". dice Riley. Jack ed io tiriamo fuori la pistola. Jack stava per aprire la porta con un calcio, ma io e Mac lo fermammo. "È un fabbricante di bombe, potrebbe avere messo una trappola sulla porta". Io dico.

"Ha ragione, abbiamo bisogno di vedere dall'altra parte di quella porta. "dice Mac, tirando fuori un vecchio telefono cellulare. "Buona idea." dico io. Lui guarda sotto tramite il telefono, "È lì dentro." dice Mac. "È lì dentro, va bene, stai indietro". dice a sto punto Jack. Prova per due volte a tirare giù la porte, ma la porta non si apre. "Porte rinforzate". dice allora Mac.

"No, sei solo tu che tiri dei calci da ragazzina". dico io. Facendo un passo indietro e tiro un calcio alla porta che si apre. "Maledezza ragazza." dive Jack. "Se n'è andato." dice Mac entrando. "Guarda Mac, sembra che ti stia guardando da quando sei arrivato a New York". Jack dice. "Cos'è quest'odore?" Chiedo. "Che odore?" chiede Jack.

Mac apre la tastiera. "Sta fumando". Io dico. "È un esplosivo al plastico militare". dice Mac. "Andiamo. Cosa stai facendo andiamo?" dice Jack a Riley. "Questo è il suo computer, giusto? Scaricherò il più possibile del disco rigido." dice Riley, andando a collegare il suo computer.

Si ferma. "Mac se mi collego, esploderà?" Riley chiede. "No, non è collegato". Dice lui. "Ma Riley, questa cosa non è solo fatta per far saltare in aria il computer, è fatta per far saltare in aria l'intera stanza". le dice lui. "Andiamo via di qui". dice ancora Jack.

"Immagino che sia meglio che tu mi impedisca di farlo". dice Riley. Mac afferra sia il computer di Riley che quello del fantasma e noi usciamo dall'edificio. "Quanto tempo prima che quella cosa esploda?" Jack chiede. "Circa un minuto. Jack ferma quel camion." Mac gli dice mentre arriva un autocarro con cassone ribaltabile.

Io e Riley rimaniamo al computer mentre i ragazzi vanno al camion. Mac afferra la benzina e la mette sulla tastiera e Riley inizia a farsi prendere dal panico. Poi lo disabilita. "Questo è pazzesco, dice Riley. Poi torniamo nell'appartamento dopo aver chiamato la scientifica dell'FBI.

"Lasciami essere più specifica. Questo tizio è pazzo. Ha video delle sue vittime". Riley dice. "Quanti file video ci sono?" Mac chiede. "Dovrebbero esserne centinaia. Risale a dieci anni fa".dice lei. "Pensi che sia una sorta di curriculum video per i potenziali datori di lavoro?" Chiedo a Mac.

"No, penso che sia solo un malato, che si diverte a guardare la gente morire". Jack dice. "In ogni caso dovremmo lasciare che il nostro analista li guardi tutti. Forse uno di questi contiene un indizio che potrebbe aiutarci, hai detto dieci anni?" chiede Mac. "Sì." risponde Riley. "Posso..."

"Sì." Riley dice, in piedi, permettendo al Mac di sedersi al computer. "Cos'è Mac?" Chiedo. Fa clic su un file prima di strofinarsi la faccia. "Sono ehm, devo guardare questo video da solo". Mac dice. "Sei sicuro?" Glielo chiedo. Lui mi guarda e annuisce. "Ok, tutti fuori, subito" urla Jack.

Andammo tutti fuori. Dopo un secondo Jack si rivolge a me. "Vuoi andare tu o vado io?" chiede lui. "Lo conosci da più tempo, vai avanti". dico io. Onestamente vorrei entrare io, ma so che non è meglio per Mac in questo momento. Jack poi entra nella stanza.

Brains Meet BeautyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora