Un modo per farcela

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Paz rimase impietrito davanti all'uomo che aveva salvato la vita a Zendaya, chiedendosi come potesse sapere delle lettere e come potesse essere con una lettera in mano davanti a lui.
Il ragazzo fece un passo indietro sentendosi mancare il terreno sotto i piedi.
Davanti a lui il medico sembrava quasi divertito di fronte al suo sgomento

"Non te l'aspettavi vero? Non ti aspettavi che io potessi sapere di questa storia e addirittura farne parte?"sventolò la lettera che aveva in mano quasi con prepotenza come se volesse stracciarla.
"Questa lettera qui l'ho scritta io, mentre ero al centro di recupero. Durante la mia specializzazione ho avuto problemi di tossicodipendenza e ho pensato seriamente di prostituirmi al bordello di quel grassone con i baffoni. Per fortuna sono stato salvato e ho conosciuto Zendaya proprio lì. Appena l'ho vista arrivare con voi a sirene spiegate, non ci potevo credere.
Ma ora mi devi dire tu chi sei ragazzo, e che ci fai insieme a Philippe e Zendaya."
Sebbene il cuore gli battesse ancora forte, Paz riuscì a spiegare chi era e che cosa ci faceva lì
Una volta saputo che era il nipote di Goyo, l'atteggiamento del medico cambiò radicalmente. Divenne molto più gentile disse di chiamarsi Pedro Morales e promise di aggiornare tutti e due i ragazzi sulle condizioni di Zendaya
Fatto questo Paz rientrò nell'ospedale dove Philippe stava mangiando un panino al formaggio e andò verso le sedie della sala d'aspetto dove il francese era seduto per stringergli la mano prima di allontanarsi.
Il sorriso era ancora dipinto sulle labbra del ragazzo del paese dei Lumi quando Paz gli assestò un sonoro schiaffone.

"Sei un pezzo di merda imbecille! Quando pensavi di dirmi che Zendaya sarebbe stata in buone mani, anche visto che guarda caso, il medico che se ne occupa ha a che fare con le lettere?"
Philippe rispose asciugandosi la bocca dal sangue che il pugno gli aveva provocato. Quando rispose la sua voce tremava.
"Amico, innanzitutto ti calmi e non ti rivolgi mai e dico mai più a me in quel modo.
In secondo luogo, Io non sono Superman e quindi non ho la possibilità di sapere quello che succede a tutti i proprietari delle lettere. E se tu avessi un minimo di cervello potresti arrivarci anche da solo."

"Tutto questo non ha importanza. Perché appena Zendaya si sarà ripresa me ne andrò. Questo è diventato troppo per me, non ho più intenzione di andare avanti. Ho chiuso."

Philippe rimase interdetto da quest'ultima parola. E se ne andò ma non prima di dire al cubano che lo aveva deluso.
Rimasto solo Paz Vega si diresse alla stanza di Zendaya dove c'era Pedro che evidentemente aveva sentito tutto visto che avevano fatto un gran casino.

Tutto quello che disse fu
"So quanto può essere dura, e so che è troppo da sopportare per un ragazzo di vent'anni. Hai tutto il dritto di volertene andare ma hai salvato questa creatura distesa qui e ti assicuro che lei se ne ricorderà.

Il bordello di Blackfire corrompe questa città da 20 anni ormai. Io e Zendaya siamo fortunati perché ci siamo salvati. Ma ci sono storie che rimarranno sepolte che solo grazie alle lettere che tu hai portato alla luce grazie a tuo nonno possono essere raccontate.
Sei diventato il faro inconsapevole per tutte quelle persone bisognose che ci sono in Spagna ma anche in tutto il resto del mondo.
Scappare è facile certo, ma è davvero quello di cui il mondo ha bisogno?
Puoi restare ai capezzale di Zendaya fino a quando si sveglierà. Credo che anche se inconsapevole ti abbia sentito. Avrete molte cose di cui parlare"
Detto questo si alzò e se ne andò lasciando Paz con una cappa nera nel cervello ma soprattutto nel cuore.

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