Pesi

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Il beep delle macchine ospedaliere aveva fatto precipitare Paz in un sonno profondo.
Un sonno che per quanto poteva sembrare tranquillo Era pieno di sogni.
Sognava di essere a casa sua a Cuba, con suo nonno, parlando di tutto quello che sembra importante, come era normale che fosse.

Invece era lì, seduto su quella dura sedia, a guardare Zendaya che non si riprendeva dallo stato letargico in cui era caduta. Avrebbe voluto più di tutto essere in un altro posto, dove la vita fosse tranquilla dove non si fosse sul filo di quel rasoio che intercorre tra la vita e la morte.
Mentre era impegnato in questi pensieri si accorse di un piccolo cambiamento nei parametri vitali di Zendaya e dopo un attimo la guardava nei suoi occhi infinitamente stanchi ma finalmente vigili.
Si accostò di più al letto e senti la ragazza dirgli ciao. La debolezza del suo tono lo sorprese ma almeno era viva

"Come ti senti?"le chiese rendendosi conto di quanto sembrasse stupida quella domanda

"Mi sento... Sotto un treno. Ma credo che sopravviverò. Le mie crisi epilettiche non mi hanno mai uccisa e non credo lo faranno tanto presto."

"Da quanto tempo va...?"

"Avanti? Da quando è morta mia madre credo mese piū mese meno.
Credo sia stato quel tipo di stress unito poi alla malnutrizione, agli abusi da parte di blackfire al vagabondaggio. In sintesi non mi sono presa cura di me. Tutto questo sarebbe stato curabile se avessi avuto una vita normale.

Ma così è la vita"
Eppure nella mente del giovane cubano continuava ad esserci qualcosa di non compreso.

"Io non capisco. Non capisco come faccia lo stato spagnolo a permettergli di fare il bello e il cattivo tempo.
Da quel che ho capito è a Madrid da circa 20 anni e ha addirittura una seconda Sede a Barcellona. Come gli viene permesso tutto questo?"

A questa domanda Zendaya scoppiò a ridere

"Tesoro, che ingenuo, sei ancora convinto che il mondo sia popolato da unicorni Rosa e da milioni di Pucca che passeggiano. In Spagna c'è tanta omertà. Sembra la mafia italiana degli anni 80.
Se una cosa porta soldi e quel bordello ti assicuro che chi  li porta i soldi non verrà mai ostacolato.

Poi quel grassone del cazzo è molto bravo a non farsi vedere mentre  viola la legge in modo che nessuno gli possa dire niente"
Guardò Paz intensamente nelle palle degli occhi che in quel momento erano grandi come palline da golf.

"Tu che ti chiedi ancora cosa ci fai qui, pensa a cosa ha dovuto subire tuo nonno, che ha dovuto combattere blackfire nel momento del suo Massimo splendore. Ha perso soldi, risorse, energie, e soprattutto persone. Poi ti ha mandato qui confidando nella freschezza dei tuoi vent'anni che è molto di più della mia che ne ho 30.
Da quello che ho sentito dire a Philippe te ne vuoi andare. A quanto pare questa cosa è troppo grande per te"lo prese per un polso

"È troppo grande per tutti noi! È troppo grande per Leo, il ragazzo in sedia a rotelle che si vede rifiutare tutti i sussidi perché Blackfire ci ha messo lo zampino
È troppo grande per Stefano grande imprenditore di una grande azienda che ha perso tutto e si è visto trasformare in un barbone perché aveva pestato i piedi al grande capo.
È grande anche per tutti quelli che non ci sono più che se fossero qui ti sputerebbero in faccia.

Abbiamo bisogno di te
La Spagna ha bisogno di te
Tuo nonno ha bisogno di te

Vai da Philippe.

Dovete cercare di contattare Stefano.
Piano piano contatteremo tutti gli autori delle lettere ancora vivi
In modo da riunirci tutti

E abbattere blackfire

Together"e con queste parole Zendaya si addormentò.
Paz Vega voleva andarsene più che mai ma sapeva di non poterlo fare.

Doveva dare un motivo per morire tranquillo a suo nonno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 07, 2023 ⏰

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