Chapter 4

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Era da un paio di giorni che non aveva più le paralisi, stranamente, ma la notte non riusciva comunque a dormire sereno.

Si sentiva osservato, certe volte gli sembrava di veder comparire quei occhi rossi in qualche angolo della stanza ma come strofinava gli occhi, essi scomparivano.

Era esausto, non poteva continuare a vivere così, doveva prendersi una bella pausa da tutto, ma preferì aver pazienza perché tra una settimana ci sarebbero state le vacanze di Pasqua.

Oggi era rientrato da lavoro tardi, quel pomeriggio c'era stato il consiglio di classe che era durato fino la sera. Ne aveva le palle piene di sentire i suoi colleghi lamentarsi perché la classe aveva un andamento basso. Se hai una classe intera che nelle tue verifiche prende solo insufficienze, magari il problema sei tu e non i ragazzi ?
Non l'avrebbero mai capito.

Arrivato a casa andò dritto nel bagno per potersi dare una bella lavata, e quando finì indossò il suo pigiama.

Non avendo molta fame, siccome prima aveva fatto una pausa al bar con un altro docente, preparò del ramen istantaneo.

Dopo aver finito di pulire la cucina, andò in soggiorno con delle patatine ed una coperta. Accese la tv ed andò su Netflix. Aveva proprio voglia di guardarsi un thriller oppure un horror così decise di guardarsi "Megan is Missing (2011)". Era da tanto che non guardava qualche horror, ed aveva fatto una bella scelta, il film parlava della scomparsa di una ragazzina dopo aver conosciuto un ragazzo online. Mai fidarsi di chi si conosce online.

Non si accorse nemmeno di aver chiuso gli occhi alla fine del film che si era già addormentato. Era seduto sul divano e nonostante dormiva sentiva dolore al collo per la posizione scomoda.

Ma presto il dolore scomparve perché qualcuno lo aveva preso tra le braccia sollevandolo dalla posizione scomoda.
Non capiva cosa stava succedendo, stava dormendo ma era sicuro di non trovarsi più nel divano ma tra le braccia di qualcuno. Un forte odore di lavanda raggiunse le sue narici e ciò bastò a calmarlo, pensò che probabilmente stava sognando e quel sogno gli stava piacendo anche se vedeva nero.

Dopo un po' si senti adagiare sul morbido materasso e venir coperto fino alle spalle.
Nel mentre che si godeva la comodità del suo letto, delle labbra soffici si appoggiarono sulla sua guancia lasciandogli un piccolo bacio.

Gli bastò quello per fargli aprire gli occhi di scatto. Si mise seduto ed accese la luce, rendendosi conto che si trovava veramente nel suo letto e non più nel divano. Ciò significava che non stava sognando. Questo doveva mettergli paura ed ansia addosso, ma la sensazione di quel soffice bacio gli tenne la mente occupata tutta la notte.

Probabilmente era sonnambulo ma nessuno gliel'aveva mai detto, questa era la scusa che si inventò sul momento per non diventare pazzo.

Ma aveva in mente un piano per scoprire la verità.






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mi manca scrivere, ma tantissimo ed infatti non c'è l'ho fatta a non pubblicare oggi anche se con un capitolo cortissimo.
Mi dispiace essere così assente, ma devo recuperare delle materie a scuola se voglio essere ammessa all'esame sennò mi bocciano :(

qualcuno ha consigli su vari metodi per come studiare senza dimenticarsi tutto? Ne avrei urgentemente bisogno.

buona lettura a tutti e grazie mille per le 300 letture, lo apprezzo tantissimo💜
-nives.

«sleep paralysis» kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora