Dazai Osamu, un ragazzo spento, freddo, distaccato, diverso. Aveva bisogno di supporto, così pensava. Aveva bisogno di aiuto, ma quando gliene fu dato, non si sentiva meglio. Aveva sempre quel vuoto dentro di sé.
18 anni e nessuna voglia di vivere.
Mise un piede sopra il bordo dell'edificio, era abbastanza alto, poteva morire, no? Finalmente smetteva di soffrire. Salì completamente e guardò giù.
Lo aveva già fatto, dopo l'ennesimo abuso da parte di un uomo dai capelli neri e lunghi. Quell'uomo... colui che gli aveva donato una casa, ingannato e finì per usufruire del corpo del povero ragazzo come più preferiva. Tutto questo tormento lo portava da quattro anni.
Bastò una semplice mossa, avanzare con il piede per portare il peso completamente nel vuoto.
Chiuse gli occhi, era pronto, come sempre.
Fece il secondo passo, precipitando giù.
[...]
. . .
Vengo svegliato dalla luce del sole che irrompe dalla finestra, mugolo leggermente, mi sarebbe piaciuto dormire un altro po'. Apro lentamente gli occhi e noto di essere in un letto di ospedale, infatti sa di alcool e medicinali la stanza. Mi metto improvvisamente seduto, guardandomi attorno.
Sono vivo?
Abbasso lo sguardo verso il mio corpo, sono coperto da bende pulite e ho una flebo attaccato al polso. Appena vedo entrare una donna, probabilmente un'infermiera apro bocca.
-Cosa è successo?-
-Dazai Osamu, giusto? Dei passanti ti hanno soccorso chiamando l'ospedale- risponde lei.
-Sono... stato trovato?-
La donna annuisce, poggiando dei documenti sul letto, ai miei piedi.
-Sei caduto dal settimo piano del palazzo vicino alla stazione di polizia, purtroppo non sappiamo ancora la causa-
-Oh, peccato, spero che si scopra- sorrido fintamente -Chi ha chiamato l'ambulanza?- chiedo.
-Oh, un ragazzo, ogni tanto viene a trovarla, vuole parlargli?-
-Si, mi piacerebbe-
L'infermiera annuisce ed esce dalla porta.
Mi guardo attorno, è tutto così strano, perché... perché sono vivo? Ero sicuro di riuscire a morire.
Appena vedo rientrare la donna con la persona accanto mi giro nuovamente verso di loro.
-Ringrazia questo ragazzo, se non era nei paraggi... probabilmente saresti morto- spiega, nel mentre cambia la medicina della flebo -Deve rimanere qui per un po', è stato in coma per due mesi-
Il mio sguardo si fa sconvolto.
-Abbiamo cercato di contattare un tuo parente, ma non abbiamo trovato nessuno-
-Non ho parenti, non più- dico, distogliendo lo sguardo, adocchiando il ragazzo.
Appena la donna toglie il disturbo decido di parlare.
-Perché mi hai salvato?- chiedo, guardando il ragazzo.
Ha dei capelli lunghi e rossicci, sull'arancio, occhi azzurri e un viso delicato. Se non fosse per il suo corpo, lo avrei spacciato per una ragazza.
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Soukoku || OneShots
FanfictionQui ci scriverò tutte le OneShot che mi verranno in mente della ship Soukoku. Spero vi piaccia e se avete qualche trama da voler farmi scrivere potete dirmela! Vi dedicherò ciò che mi dite. Potrebbero contenere smut e violenza, grazie e buona lettur...