🥀💔 » 𝕾𝖚𝖎𝖈𝖎𝖉𝖊 𝖆𝖓𝖉 𝕷𝖔𝖛𝖊

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Mi avvicino al corpo di Dazai, tenendomi una mano sulla bocca e sul naso. Quel coglione ha provato a suicidarsi riempiendo di uno strano gas la sua camera da letto. Lo prendo sottobraccio ed esco dalla stanza tossendo appena, levandomi la mano dal viso e buttando violentemente a terra il corpo di Dazai, che per la botta gli esce un sonoro lamento. Apre gli occhi tossendo forte e si mette seduto lentamente -Sei cretino!? Eh?- gli urlo contro, scazzato. Era da stamattina che non c'era al lavoro e solo ora scopro che stava tentando il suicidio ancora una volta -Perché mi hai salvato?- chiede lui, facendomi ringhiare leggermente, lo prendo per il colletto della camicia e lo tiro verso di me, facendolo alzare da terra e abbassare alla mia altezza -Sei un coglione- sbuffo, mollandolo e lui perde l'equilibrio cadendo in ginocchio -Vatti a fare una doccia, e non tentare ancora di fare stronzate, lo vado a dire a Mori-san- borbotto -No, non farlo, per favore Chibi- mi prega con lo sguardo, facendomi ghignare leggermente divertito -Muoviti- aggiungo, lui si alza e va verso il bagno mentre io vado ad aprire la finestra in camera sua.

[...]

Dopo la doccia entriamo nel mio appartamento e lo faccio sedere sul divano. Sospiro e lo sento sbuffare -Che hai da sbuffare tanto?- chiedo sgorbutico -No nulla, è che qui siamo molto in alto- risponde, osservando fuori dalla finestra, capisco il suo intento e stringo i pugni -Smettila, sennò vai a morire da qualche altra parte che non sia casa mia!- sbraito, esasperato -C'è.. Un posto.. Dove vorrei portarti, Chibi, ti vorrei chiedere un favore lì..- si poggia una mano sulla guancia, poi mi guarda -..Saresti disposto a venirci?- chiede poco dopo, io annuisco, confuso -Prima però non vuoi qualcosa da mangiare?- chiedo -Me lo daranno più tardi il cibo- lo guardo confuso -Chi?- chiedo nuovamente -Chi lo sa- risponde con un sorrisino, poi si alza dal divano e va verso l'uscita -Dai, vieni Chibi- esce di casa ed io lo seguo senza avere altre alternative.

Durante la strada lo vedo fermarsi di colpo e abbassarsi, facendo fermare anche me -Che bello, lo voglio- dice ad un grillo, che cerca di scappare. Lo rincorre e si butta per prenderlo, ma esso scappa, lasciandolo a mani vuote. Sbuffa e si rialza -Patetico- lo guardo disgustato e poi incrocio le braccia -Dai, muoviti che non ho tutto il giorno- continuo alzando gli occhi al cielo. Lui si avvicina e poi torna suo suoi passi.

Salgo l'ultimo scalino dell'edificio, seguendo Dazai, che saltella verso il cornicione, si ferma proprio davanti e io lo raggiungo, dando un'occhiata giù. È alto, è normale, essendo al Settimo piano. Lo sguardo si sposta su Dazai, che sorride guardando giù -Cosa volevi chiedermi?- Chiedo, fissandolo -Chuuya, vorrei tanto chiederti una cosa- si avvicina a me, prendendomi le mani. Sussulto leggermente e le libero con uno strattone, sbuffando sonoramente -Vorrei tanto che sia tu a uccidermi- sgrano gli occhi. Sento qualcosa di doloroso al petto e lo guardo scioccato -Solo una spinta, anche piccola, basta che mi faccia cadere di sotto- continua sorridente. Scuoto di colpo la testa -Scordatelo, stupido sgombro, sei tu quello che vuole morire, quindi fallo da solo!- urlo senza esitazione, lui fa una smorfia e poi sale sul bordo. Sento qualcosa in me rompersi e mi avvicino istintivamente a lui -Se non vuoi.. Allora va bene- si gira verso di me, rischiando di cadere e facendomi perdere un battito. Mette un piede fuori, perdendo l'equilibrio subito dopo -Ma fai sul serio!?- grido scattando di colpo verso di lui e gli prendo una mano tirandolo a me, ma sempre in bilico. Lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso con me, però tenendo sempre lo stesso odioso ghigno di sempre -Perché mi hai fermato? Dai, buttami giù- scuoto la testa -Sei uno stupido! Stupido sgombro, che cazzo ti viene in mente?- neanche il temoo di aggiungere altro che mi blocca -Allora buttiamoci assieme- dice all'improvviso, tirandomi verso di sé -No! No, fermati!-  mi libero di colpo dalla sua presa, lasciandolo cadere nel vuoto, lui sorride e mentre precipita io mi abbasso tenendo gli occhi sgranati e non dicendo più nulla. Mi sento di colpo vuoto. Di colpo in colpa. Di colpo ferito. Di colpo solo -Da-Dazai!!- urlo con voce disperata. Mi alzo subito dopo e corro verso la porta per tornare giù, la spalanco con forza e corro di sotto, andando verso il corpo di Dazai, ormai a terra e sopra una grande pozza di sangue. Mi tocco istintivamente il petto, facendomi scappare gli occhi lucidi. Prendo il mio telefono e chiamo un'ambulanza, agitato e scosso dai singhiozzi.

Soukoku || OneShots Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora