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Alla fine Harry aveva avuto modo di conoscere tutti i suoi colleghi, e in una riunione di presentazione aveva potuto ammirare anche la spia sotto copertura Lizzo che a quanto dicevano gli altri non tornava mai alla base.

Non aveva visto molto il suo tutor. Louis. Quando ci aveva parlato era stato freddo e distante come se gli pesasse la sua presenza. Però ci avevano pensato gli altri a non fargli pesare il fatto. Però la giovane spia non riusciva a capire il perché di quel comportamento nei suoi confronti. Si conoscevano da così poco che non avrebbe nemmeno avuto il tempo di fargli un torto per cui l'altro se la sarebbe potuta prendere.

Da qualche giorno Zayn stava cominciando a mandare tutti in missione perché come diceva Luke "Il crimine non va mai in vacanza."

Aveva avvisato che sarebbe andato anche lui in missione e che l'agenzia sarebbe rimasta vuota per un po', e chi sarebbe tornato prima avrebbe avvisato gli altri. Harry aveva scoperto che Zayn era molto fiducioso nelle sue spie.

Prima di partire per la missione con Liam ed Amelia, il corvino lo prese da parte. "Allora, partirai per la tua prima missione tra una settimana. Con te ci saranno Louis e Niall. Prenderete un jet privato e Niall ti spiegherà i dettagli. Atterrerete a Las Vegas e cercherete di incastrare dei ladri d'auto."

Non gli aveva detto altro se non di godersi il silenzio che ci sarebbe stato in quella settimana visto che ci sarebbero stati solo Harry e Niall.

"Ciao Harry." Lo salutò allegramente Niall il primo giorni che erano lì. "Hey Niall." Non aveva molto da dire, alla fine vivevano li entrambi e non era successo nulla, nessuno aveva chiamato e non avevano informazioni nuove.

"Non c'è nulla da fare?" sbuffò Niall sedendosi malamente sul divano "Dipende se hai già fatto la valigia." gli suggerì Harry. La spia lo guardò "Si, già fatta. Ora rimane solo da annoiarci." il biondo si alzò per andare nella cucina e prendere un succo.

Si sentì la serratura della porta girare.

Il riccio si girò verso la porta nello stesso momento di Niall. Poi si guardarono e con un movimento felino e silenzioso entrambi si avvicinarono alla porta e presero le pistole. Niall gli fece cenno con la testa di mettersi dal lato opposto così da essere coperto dalla porta mentre lui aspettava che la serratura scattasse e si mostrasse colui o colei che c'era dietro.

Ci volle un secondo. Un secondo in cui Harry sentì il cuore in gola e i battiti nelle orecchie. La pistola però era ferma tra le sue mani, non aveva un briciolo di esitazione nel corpo. Sapeva che se quella porta si fosse aperta e Niall avesse avuto bisogno di lui, lui sarebbe stato pronto.

Poi la porta si aprì. Ci volle un attimo e poi Niall scoppiò a ridere. Il riccio si sporse per vedere chi fosse e trovò Louis con un espressione interrogativa sul volto mentre spostava il suo sguardo dal viso del collega alla pistola che teneva puntata verso di lui.

"Che cazzo state facendo? Vi state annoiando tanto da giocare a guardie e ladri?" chiese guardandoli male.

"Eddai Lou. Scusa. Però sai che devi avvisare quando non c'è nessuno se no la situazione è questa." rispose indicando se stesso ed Harry.

"Piacere, sono il nuovo collega, Harry." tese una mano presentandosi.

Louis sospirò e poi chiuse la porta dietro di sè "Lo so già. Vi lascio a giocare io sono solo venuto a fare la valigia. Poi vado di nuovo." prima che Niall potesse dire qualsiasi cosa aggiunse "Non sarò in ritardo per il volo. Non serve aggiungere altro." 

Poi la stanza piombò di nuovo in silenzio, si sentirono i passi di Louis sparire verso la sua stanza e poi Niall si rivolse al suo nuovo collega "Scusami un attimo."

Il ragazzo salì le scale con disappunto, scuotendo la testa. Bussò alla porta della stanza dell'amico e si sentì rispondere un 'avanti' abbastanza scazzato.

"Lou, perché fai così?" si andò a sedere sul letto dov'erano piegati accuratamente tutti i vestiti in attesa di essere messi dentro la valigia del ragazzo.

Il liscio stava sistemando una maglia e non alzò lo sguardo per rispondere "E perché voi mi fate tutti la stessa domanda se sapete già la risposta?" non c'era astio nella sua voce, solo tranquillità.

"Sai che è successo anni fa, non è stata colpa tua e mi sembra che queste cose te le abbia già dette almeno un miliardo di volte e non solo io ma addirittura tutta la Zayn's Angels." il tono di Niall invece era accusatorio. Era stanco che il suo amico si comportasse da emerito stronzo con quel dolce ragazzo che voleva solo far parte dell'agenzia. Anche perché lo meritava.

Louis strinse la mandibola e bloccò i suoi movimenti "No. No non riesco a smettere di parlarne e lo sai. Sai anche che dirmi di smettere non aiuterà. Nulla aiuterà e ora esci dalla stanza se non hai nulla di utile da aggiungere." la voce graffiante e dura colpì Niall come la prima volta che anni prima avevano parlato dello stesso argomento.

"Ti voglio solo far sapere che il ragazzo al piano di sotto ci sta davvero provando. E' bravo e dovresti dagli una chance." poi uscì dalla stanza e tornò nel salotto in cui Harry stava guardando la televisione.

"Mi dispiace per Louis. Vorrei dirti che ne farai l'abitudine ma è imprevedibile tanto quando un uragano." lasciò che una risata sforzata riempisse la stanza ed il riccio lo guardò tranquillo "Non fa niente. Ho capito che ha qualcosa in sospeso, so che non c'entro nulla perciò sta a lui capire come uscire dalla situazione. Vorrei solo dirgli che se ha bisogno può contare su di me ma non si fa mai vedere quindi probabilmente gli manderò una mail." a quelle parole Niall rise di gusto ed Harry lo seguì.

Louis dal piano superiore sentì le risate ed abbassò la testa sconfitto. Gli sarebbe piaciuto conoscere quel ragazzo dagli occhi verdi che faceva sbellicare il suo amico. Voleva muovere i piedi, scendere e farsi perdonare e sapeva, perché lo sapeva, che con gesti gentili il ragazzo lo avrebbe accolto.

Invece rimase lì a fare la sua valigia.

-Zayn's Angels- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora