-Zayn's Angels- l.s.

12

"Lou è una settimana che esci dalla stanza solo per il cibo." 

"Beh pensa che potrei anche non mangiare a questo punto." ovviamente era stanco e sfiancato dagli ultimi avvenimenti quindi aveva deciso di prendersela con il mondo intero anche se tutto ciò che volevano fare era aiutarlo.

"Non fare il bambino. Devi uscire da quella stanza." Era una buona mezz'ora che Taylor cercava di tirarlo fuori dalla sua camera senza successo. Aveva provato con le maniere dolci ma sarebbe passata all'attacco. Si sedette di fianco alla porta.

Sospirò perché sapeva che rivivere tutto quello le avrebbe fatto male ma doveva farlo per il suo amico "Sai, io e Joe ci siamo sposati. Volevamo dei figli ma lui non si sentiva pronto. Un giorno, fuori dal nulla mi ha detto che dovevamo divorziare, che io non ero presente per lui e per la famiglia che avremmo potuto costruire insieme." sentì dei movimenti da dentro la stanza e continuò nonostante le lacrime premessero per uscire "Ho cercato di aggiustare le cose, di farmi dare meno casi ma sai anche tu che non riesco a stare troppo lontana dal campo." fece una risata triste e poi concluse "Neanche un anno fa gli ho concesso il divorzio." 

Finì il suo soliloquio e la porta si aprì, due braccia la accolsero e la strinsero "Mi dispiace tantissimo." 

"Ed è per questo motivo che tu devi dire ad Harry che lo ami." annunciò con gli occhi lucidi la ragazza asciugandosi uno zigomo da una lacrima amara.

"Sarebbe inutile, lui si sta per sposare con un altro." constatò Louis che si sedette di fianco all'amica senza liberarla dalla stretta delle sue braccia.

"E quindi? Vale sempre la pena lottare per amore e te lo dico io, che l'amore della mia vita l'ho perso*." 

Rimasero a parlare in quella posizione scomoda per altre ore fin quando Harry non si palesò davanti a loro "Ciao. Zayn ha detto di andare nel suo ufficio."

Louis sospirò "Taylor, ti voglio bene e ci vediamo." la strinse un'ultima volta e seguì il riccio. Non si erano più parlati da quando era tornato, non ne aveva le forze nemmeno per parlare con Zayn e pensare che sarebbero dovuti andare in missione insieme era distruttivo. Sperava che il corvino li avesse chiamati per una qualsiasi altra cosa e non per una missione.

Entrarono nell'ufficio e il liscio chiuse la porta dopo un cenno dell'amico. Si sedettero uno di fianco all'altro sulle sedie poste davanti alla scrivania. Zayn si schiarì la voce e passò un fascicolo "La vostra missione sarà a Giacarta in Indonesia. Ovviamente è tutto spiegato lì dentro..." disse facendo riferimento ai fogli che si passavano "...ma volevo assicurarmi che poteste portare a termine la missione anche con quello che è successo." ricevette un segno di assenso da entrambi e li congedò dicendo "Partirete tra un paio di giorni, preparatevi i bagagli." 

°°°

Era stata dura non parlare con Harry ma lo aveva fatto solo in casi estremi ma fino a quel momento era riuscito. Avevano preso un aereo a Manchester ed erano volati fino in Italia a Venezia, per poi cambiare volo e ritrovarsi in un viaggio di quasi venti ore verso Giacarta.

Si stava annoiando, non aveva più nulla da fare e stava per prendere sonno quando sentì la voce soffice del riccio chiedergli "Come stai? Voglio dire, la missione dev'essere stata difficile." Era timoroso di dire la cosa sbagliata e Louis odiava che ci fosse imbarazzo tra loro e lui avrebbe voluto essere gentile e accomodante con il ragazzo ma non riusciva. Doveva proteggersi dal dolore che inevitabilmente sarebbe arrivato.

"Bene. Dobbiamo pensare alla missione." 

Harry chiuse gli occhi e scosse piano la testa inclinandola un po' in avanti "Ti prego no. Non farmi questo." 

Louis guardò fuori dal finestrino "Cosa? Non so di cosa tu stia parlando." aveva una voce ferma ma sentiva il cuore stringersi.

"Non può essere tornato tutto come all'inizio, quando tu bloccavi fuori tutto e tutti per proteggerti e bloccavi anche me." 

"Cosa vuoi che ti dica." sospirò, non era una domanda ma un'affermazione e poi continuò "Non blocco fuori tutti, solo te." e vide con la coda dell'occhio Harry annuire sconfitto e girarsi dall'altra parte per poi zittirsi per le rimanenti ore di volo.

Arrivarono all'albergo sempre in silenzio che fu rotto solamente dalle informazione che Louis aveva dato al tassista e dalle informazioni che aveva chiesto all'aeroporto.

Giacarta scorreva fuori dai finestrini dell'auto ed era bellissima. Era riuscito ad imparare diverse lingue tra cui l'indonesiano perciò non sarebbe stato un problema per lui. I paesaggi lo incantavano e incantavano anche il riccio di fianco a lui. Non aveva aperto bocca ma la sua espressione diceva tutto. 

Era tardo pomeriggio ed erano distrutti però a causa del jet lag avrebbero dovuto aspettare la sera per dormire. Fortunatamente in quella missione non si sarebbero fatti vedere insieme ed essendo nella stessa camera avrebbero dovuto prestare molta attenzione.

Arrivarono alla loro camera, uno prendendo l'ascensore e l'altro le scale dopo aver distratto l'uomo alla reception. Si ritrovarono a sistemare le valigie sempre in silenzio ma Louis decise di avvisare Harry dei suoi spostamenti. "Stasera mangerò qui in hotel, se hai già fame io passerò del tempo nel bar e poi quando avrai finito mi avviserai così ci potremmo dare il cambio." 

Harry cercò di parlare ma il liscio non lasciò che accadesse "Essendoci solo un letto..." si appuntò di dirgliene quattro a Zayn "...io dormirò su quel divano, sembra molto comodo così il tuo futuro marito non si dovrà preoccupare."

Lo lasciò lì mentre andava a sistemarsi in bagno per la serata, poi uscì dalla stanza senza lasciargli nemmeno un occhiata.

N.A.

* penso che abbiamo visto tutti il video di Taylor Swift che distrutta canta 'i don't wanna live forever' ed io non la seguo neanche, se non avete visto il video a cui mi sto riferendo andate a cercare su tiktok 

Siamo al dodicesimo capitolo di questa storia, mancano più o meno quattro capitoli (forse tre), sappiate solo che dopo di ciò usciranno delle traduzioni e come sempre spero che la storia vi stia piacendo <3