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Eleanor Roosevelt ha detto: "Nelle situazioni in cui ti fermi a guardare la paura in faccia acquisti forza, coraggio e fiducia. Devi fare le cose che credi di non poter fare"

Lo osservo camminare verso il buio della radura, resto ferma, immobile indecisa su cosa fare, poi si volta verso di me ''andiamo forza, è buio e non voglio averti sulla mia personale coscienza quando il grosso lupo nero ti ucciderà'' parla con un tono sarcastico poi inizia a ridere come se la cosa lo divertisse, osservo il suo corpo illuminato dalla luna ed i suoi occhi verdi che risplendono sotto la luce e sono bellissimi. Sento una presa sulla spalla destra, il mio corpo si irrigidisce e ruoto la testa lentamente osservando la mano che è posta su di me. Osservo nuovamente il ragazzo davanti ai miei occhi sorridere, il suo sguardo non è rivolto a me ma a colui che ha stretto contatto con me. Sospiro, penso che la serata non possa andare peggio di così, cosa mi costerà mai ricominciare a correre nuovamente? Devo solo stare calma e contare fino a tre, in caso non riuscissi ho sempre il mio libro nella mano sinistra e sono pronta ad usarlo, l'uomo dietro di me è fermo e silenzioso, sento la sua presenza ed il suo profumo inebriarmi le narici sino ad arrivare al cervello e mi manda in tilt ''allora? ti vuoi muovere? Sono le quattro del mattino e vorrei andare a letto principessa'' sospiro, faccio qualche passo avanti staccandomi dalla presa alle mie spalle voltandomi poi per osservare colui che mi ha cinto la spalla sino ad ora, il buio lo avvolge ma i suoi occhi risplendono di un rosso acceso, una strana stretta mi avvolge lo stomaco, poi il mio corpo agisce da se. Sono a qualche metro da entrambi i ragazzi e niente mi ferma dal correre via, di nuovo. Corro verso la mia destra, uscendo dallo spiazzo di luce che la luna mi donava e mi immergo nel buio della radura, schivo qualche albero a destra e a sinistra stando attenta a dove metto i piedi per non cadere, dietro di me i loro passi si fanno sentire e la stretta allo stomaco aumenta.

La mia lunga corsa fra i boschi però viene interrotta da un grosso manto di pelo scuro che mi taglia la strada, mi blocco in tempo prima di scontrarmi con esso ed inizio a correre indietreggiando ed inciampando cadendo a terra nello stesso istante in cui ho provato a girarmi sbattendo il ginocchio e l'addome su un possibile ramo di un fottuto albero. Alzo la testa da terra e vedo un altro lupo dinanzi a me e la paura mi avvolge di nuovo.

 Basta! Basta! Questo è solo un incubo! Chiudo gli occhi e resto ferma, sono distrutta, spaventata, il mio corpo non ha più forze e la mia mente è esausta, i miei occhi danno sfogo a delle piccole e silenziose lacrime che cadono verso il basso. Sento il rumore delle foglie, qualcosa le sta calpestando e quel qualcosa subito dopo  mi sfiora il viso dove pochi secondi prima erano cadute le mie lacrime, apro gli occhi ed osservo il muso del lupo allontanarsi lentamente, mi si distende davanti e mi osserva con i suoi occhi smeraldi, continuo a tenerlo d'occhio senza muovere un muscolo, sono ancora sdraiata con l'addome verso la terra quando sento l'altro lupo passarmi di fianco e lo osservo sistemarsi accanto al lupo posto di fronte a me, i loro occhi mi osservano illuminando il buio della notte. Lentamente muovo il mio corpo e riesco a sedermi di fronte a loro con le gambe incrociate e ci osserviamo a vicenda, quando le prime luci dell'alba iniziano ad illuminare il cielo il lupo da gli occhi rossi avvicina il muso lentamente verso le mie braccia incrociate toccandole col naso umido, le sciolgo e provo ad allungare la mano verso di lui, si lascia accarezzare e spinge il muso ancor più verso il mio petto per avere la mia mano sulla propria testa, lo accarezzo e nell'istante dove la mia mano tocca il caldo pelo scuro i miei nervi si rilassano e tutta la paura sparisce nel nulla.

''Sono attimi che durano una vita'' descrivo questo piccolo momento con la frase celebre di mia nonna Angela, ogni volta che facevamo qualcosa assieme che le piaceva ripeteva questa frase guardandomi e sorridendo, così sto facendo io, sussurro la frase a me stessa osservando quel muso illuminato da quei due occhi rossi come rubini e mi rendo conto che tutto sommato non sono così male. Se davvero questi due lupi sono quei due misteriosi ragazzi che mi hanno seguita per portarmi con loro forse un piccolo barlume di speranza nella mia vita che sembra andare totalmente a rotoli esiste. Continuo ad accarezzare il folto pelo scuro dell'animale prendendo sempre più sicurezza nell'idea che questo non mi farà del male, appena esso si scosta decido di alzarmi restando sempre di fronte alle due figure che mi osservano attentamente, faccio il primo passo verso di loro, lento, insicuro e curioso, una smorfia nasce sul mio viso però nel preciso istante in cui mi avvicino a causa del ginocchio sbattuto poco fa. Il lupo dagli occhi verdi e dal manto più chiaro si avvicina lentamente mentre resto ferma, continua ad osservarmi, si sposta su un fianco e poi, inaspettatamente, si abbassa alla mia altezza invitandomi a salire su di lui come se esso, adesso, fosse un cavallo. Lo osservo insicura con un piccolo barlume di lucidità che mi affiora all'interno della mente ma esso sparisce nell'istante in cui il lupo dagli occhi rossi mi spinge leggermente col muso invitandomi a salire. Così faccio, salgo a cavallo del lupo grigio e d'istinto accarezzo il folto pelo fra le orecchie, esso poi, tutto d'un tratto, incomincia a correre seguito dall'altro, stringo le gambe al busto per tentare di non cadere giù, resto bassa col petto nel tratto ricoperto dai vari alberi ma quando arriviamo in un piccolo tratto di valle alzo il busto ed allargo le braccia lasciando che l'aria del mattino mi accarezzi il viso. Sento la libertà, l'adrenalina e quella che penso sia felicità per la prima volta unite in un senso di pace che mi portano ad urlare a pieni polmoni ''sono libera '' nelle prime luci del mattino, la mia frase viene seguita dall'ululare dei due lupi e finalmente capisco che per quanto assurdo possa sembrare questo non è un sogno ma è la realtà.

La cucciola della triadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora