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‘È la luna che devia dal suo corso, avvicinandosi più del solito alla terra. E fa impazzire gli uomini.’
William Shakespeare


Un forte trambusto mi fa saltare sul letto, alla mia destra un ombra oscura emette un ringhio di disapprovazione per la mia mossa improvvisa.
Guardo fuori e nonostante le tende scure si intravedono le prima luci dell' alba, i rumore persiste e mi domando come i miei due compagni non sentino niente. Se uno mi ha sentita svegliare l'altro non si è nemmeno reso conto che lo abbia fatto.
Dato la loro persistenza nel dormire come ghiri decido di alzarmi e di allungarmi a vedere, mi tolgo le coperte di dosso e gattono fino alla fine del grande letto matrimoniale e vado verso la finestra nascondendomi dietro la grande tenda scura, intravedo un' animale, sembra poco più grande di un gatto dal candido manto color crema.
Deciso di indossare le ciabatte di Waltor al volo e di scadere a dare un' occhiata a quella bestiola ma prima che passi la soglia una voce roca e molto assonnata riempie il silenzio della stanza "dove vai?" Sobbalzo, e mi volto di scatto iniziando a balbettare "in ... In bagno, arrivo...arrivo  subito" riesco a vedere le sue iridi rosse che si illuminano nel chiaro calore della stanza, non ci ha creduto molto ma non fa altre domande e ributta la testa sul cuscino. Cammino fuori dalla camera ed appena arrivo davanti alla porta del bagno cambio direzione in punta di piedi.
Corro, o meglio, saltello da un piede all' altro per non fare rumore e mi lancio verso la portafinestra della cucina, quella che dà sul giardino.
La apro lentamente, cercando di non fare rumore, ma quando riesco ad uscire e faccio qualche passo vedo che l'animale non c'è più, il giardino è vuoto, ci sono solo io.
Mi volto per tornare in casa ma un muro di cemento improvviso mi appare davanti facendomi sbattere. Due passi indietro e l'odore di muschio si fa spazio nel mio naso " ma bene, adesso diciamo pure le bugie? Si può sapere cosa ci fai qui fuori?"
Alzo la testa, Waltor è dinanzi a me in tutta la sua altezza "io, bhe si, io stavo... guardando, ho sentito dei rumori e c'era un gatto bellissimo" mi volto "ma adesso non c'è più..."  Sorride, uno di quei sorrisi puri e genuini che ti riscaldano il cuore, uno di quei sorrisi che si fanno ai bambini dopo una marachella non fatta con intenzione. "Va bene, questa volta ci passerò sopra e farò finta di niente, torniamo a letto è troppo presto per girovagare" mi afferra dalla vita in gesto fulmineo e mi butta sulla sua spalla mentre inizio a ridere "guarda che so camminare da sola! " La sua risata riscalda le fioche luci del giorno e penso di aver appena ascoltato uno dei più bei suoni che si potesse mai ascoltare appena svegli " lo so piccola peste ma non si sa mai "
Molla la presa dalle mie gambe, che solo ora mi rendo conto essere quasi del tutto scoperte, e con una facilità impressionante apre e chiude le porte finestre dell' appartamento incamminandosi verso la camera.
Mi "adagia" sul letto di botto a tal punto che il piccolo e povero beta salta impaurito dalla botta " che succede? Ha fatto altri danni? Clarissa!" Iniziamo a ridere all' unismo io e l'alfa data la faccia perplessa del nostro... Compagno a tal punto che inizia a farmi male la pancia.
Sono distesa e lo osservo dal basso mentre lui sta seduto accanto a me mentre l'alfa torreggia su di noi dal fondo del letto.
"Mi state prendendo in giro? Ma che ora è? " Butta l'occhio alla sveglia sul comodino e spalanca gli occhi  " le cinque? Mi avete svegliato alle cinque di mattina? La piccola ti ha fatto perdere completamente la testa ?"  La nostra risata a quanto pare è contagiosa perché dopo poco inizia a ridere anche il povero Bell Addormentato; una volta tornata la tregua Waltor esordisce con " comunque è colpa sua se ti ho svegliato, voleva vedere il gatto della Signora della Valle " mi volto verso di lui " ho sentito anche dei rumori forti! " Edo inizia a ridere " certo che a te non possiamo tenere nascosto niente eh, poco lontano da qui, dietro casa praticamente i miei fratelli stanno costruendo una piccola casetta sull'albero per te, in questo modo potrai leggere senza scappare da casa e ci vedrai arrivare quando torneremo dalla caccia" i miei occhi si riempiono di lacrime, nessuno aveva mai fatto qualcosa di così importante per me... "Edo, guarda cosa hai fatto! Sta già piangendo, adesso non solo non dormiremo più ma ci toccherà persino consolare questa bestiolina perché è commossa" un sorriso mi scappa dopo le parole a presa in giro del mio alfa e mi asciugo le lacrime " ma no mio grande Alfa, mi dispiace così tanto ! Aspetta! So io un' ottima soluzione per queste lacrime!" Si lancia su di me ed inizia a farmi il solletico e li, inizio, a ridere come una matta!

La cucciola della triadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora