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Enio Long ha detto: " Molti dei lati migliori di noi, sono legati al nostro amore per la famiglia e resta la misura della nostra solidità, perché misura il nostro senso della lealtà".

La luce della grande luna entrava fioca all'interno di quella che ormai potevo considerare "casa mia". Dopo 4 mesi dal mio arrivo i ragazzi si erano trasformati nella mia famiglia ed il legame con loro lo sentivo crescere ogni giorno di più.
La nostra convivenza Sta andando benissimo, escludendo qualche discussione ogni tanto dovuta da idee e prospettive diverse, tutto sommato non posso dire nulla.
Ho scoperto i loro caratteri ogni giorno di più e nonostante i loro modi di "placare" le mie idee ritenute folli ed irresponsabili ho dato loro la mia piena fiducia.
Edo è il Beta fra i due ragazzi lupo, è molto istintivo, è il classico uomo che vuole sempre avere la meglio, andiamo molto spesso in contrasto e, la maggior parte delle volte, mi sono presa anche qualche punizione. Nonostante la prima volta sia stata una botta al mio orgoglio, mi hanno spiegato che il loro comportamento è dovuto solo ed unicamente al fatto che, da compagni, tendono ad evitare che possa, in qualche modo portarmi "danni irrimediabili" e cercano di spiegare a modo loro "ciò che è giusto fare con le ragazzine testarde".
Ovviamente il mio caratterino non è cambiato di una sola virgola ed Edo non manca mai di farmelo notare.
Waltor, invece, è paziente e silenzioso. Non dice una parola ma il suo sguardo dice tutto ciò che la bocca non vuole.
Spesso, durante le discussioni, il suo sguardo riesce a bruciarmi la pelle, e quella che loro chiamano "anima legata" mi costringe a fare un passo indietro.
Detesto questa storia, sono istintiva e testarda, i due ragazzi hanno capito a pieno il mio carattere ancor prima che io riuscissi a capire i loro e tendono a bloccare le mie idee.
Waltor ho scoperto essere l'alfa dei due, questo spiega il suo comportamento da "sono io a dettare le regole silenziose che devi rispettare". Non che questo mi fermi da quello che vorrei fare...
Un esempio di freno alle mie idee è proprio questa sera. Come ormai di routine, dopo la mia cena, i due lupi cacciano la loro. Escono verso le otto e non hanno mai un orario preciso verso il quale tornare, io, dal canto mio, resto a sistemare le stoviglie del mio pasto e poi mi dedico alla lettura. Per quanto possa essere difficile da credere non c'è un posto in questa casa che mi dia la giusta atmosfera per i miei romanzi, nonostante i mesi passati niente qui dentro mi regala la calma che solo il bosco riesce a darmi.
Dopo minuti interminabili dove vado alla ricerca della mia quiete ( la mia speranza era riposta principalmente nel giardino ma la luce della luna arriva fioca) decido di uscire una mezz'ora per prendere un po' d'aria, i ragazzi sono usciti da poco, sicuro che non si accorgeranno della mia temporanea fuga da casa.
Una volta preso il libro e messa la giacca scavalco la siepe e corro verso lo stagno che dista pochi metri da qui.

"Solo un capitolo, poi torno a casa"
Ho perso il conto delle volte in cui mi sono ripetuta questa frase.
Una,due, tre, forse quattro o addirittura cinque volte fino a perdere il conto del tempo, tempo che giunge al termine quando dei pesanti passi nel buio arrivano alle mie orecchie, un basso ringhio echeggia nel buio ed una scossa mi colpisce la schiena come un vaso di acqua fredda inaspettato.
La figura prende forma alla luce della luna e solo in quel momento capisco di essere nei guai.
I suoi occhi sembrano delle gemme fluorescente ed il rosso di Waltor sembra ardere di rabbia.
Balzo in piedi, metto un piede dietro l'altro e lentamente cammino all' indietro con la solita sensazione di adrenalina nel sangue.
Adesso, dopo la nostra convivenza, capisco a cosa essa sia dovuta. L'idea della caccia tira fuori da me questa sensazione di forza e coraggio, che dopo so che saranno distrutti.
Il terreno scricchiola sotto i miei piedi.
Il dolce cantare delle foglie rende il ringhio del lupo nero ancora più forte, nonostante i miei passi all' indietro..
Qualcosa di liscio e tondo viene a contatto con la mia suola e per un breve lasso di tempo perdo l'equilibrio scivolando su quello che penso sia un ramo umido. Vado all' indietro, ma come ogni volta la mia schiena va a contatto con un manto  morbido e soffice color notte che a seguito di un forte ringhio regala alla notte un forte ululato. Il mio corpo si blocca, la mia bocca si serra ed i miei occhi si chiudono, l'ansia del momento mi invade ed il desiderio di esser rimasta su quel dannato e morbido divano si fa limpido fra i miei pensieri.
Un altro ringhio, più calmo, più duro, più secco, mi obbliga a voltarmi ed una volta fatto ciò che il lupo vuole con un colpo di muso mi indica la sua groppa.
Resto ferma, immobile, e questo lo fa impazzire ancora di più. Ringhia di nuovo, più forte questa volta ed il mio stomaco viene colto da uno di quei crampi che non hanno parole per essere descritti.
Il manto dinnanzi a me si abbassa alla mia altezza ed una volta salita sopra il freddo umido di quella notte mi colpisce come una spada mentre restano solo pochi metri dalle quattro mura.

La cucciola della triadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora