𝒫𝓇𝑜𝓁𝑜𝑔𝑜

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~ Perché l'amore non dura nell'oscurità ~ Hero, Martin Garrix

BRIAN

Sono fatto di pezzi di vetro.
Di minuscole schegge affilate, le stesse che mi si sono incastrate nel cuore a seguito di una bomba nucleare che ha raso al suolo ogni mia certezza.

Non era questo ciò che volevo dalla vita, non era questa la persona che sognavo di diventare. Un involucro freddo e vuoto, un animo scontroso, incapace di amare perfino se stesso.

Quando da piccolo mi chiedevano come volevo essere da grande rispondevo senza esitazione: "Come il mio papà!" Era il mio supereroe, come lo è un po' per tutti i bambini offuscati dall'innocenza infantile.
Ma era solo una favola, una di quelle che si raccontano prima di andare a dormire, fatte solo di fumo e apparenze.

Perché poi mi sono svegliato e le pagine di quella bella storia mi sono state strappate via a morsi dal mio libro preferito e sono volate nel vento, come le parole che non sono mai riuscito a trovare per dire a mio padre quanto mi avesse deluso, quanto mi ripugnava la persona che era diventata.

Mi ha tradito. Ci ha traditi tutti.
E non sono mai riuscito a perdonarglielo.

È colpa sua se ora mi faccio ribrezzo da solo per la cattiveria che ho dentro.
È colpa sua se non riesco più a guardarmi allo specchio senza avere la voglia di distruggerlo a forza di pugni.
È colpa sua se mi sono dovuto sorbire infinite sessioni di sedute psicologiche che non hanno fatto altro che fomentare il dolore che mi sento incollato alla pelle.
Ed è colpa sua se non riesco più ad avvicinarmi a una persona senza la paura che possa fottermi di nuovo.

Lui è il male che mi scorre nelle vene.

Ma lei è la mia cura, l'antidoto naturale per il veleno che mi ha bruciato ogni possibilità di essere una persona migliore.

Lei, che da quando si è trasferita al di là della strada mi ha aperto le porte ad un mondo fatto di unicorni, arcobaleni e zucchero filato. Forse immaginario sì, ma pur sempre bellissimo. Un luogo in cui poter trovare la pace che per troppo tempo mi è mancata. Un posto solo nostro in cui finalmente posso sognare di avere un lieto fine anche io.

No, ormai non credo più alle favole, ma tranquilli, vi posso assicurare che questa non lo è.
La nostra è una storia di graffi e morsi, di litigate feroci e parole scagliate addosso con il solo intento di ferire. Di ripicche e cuori infranti.

Eppure a me sembra il paradiso.

Mi è bastato inciampare in lei una sola volta e ho smesso di respirare.
E vorrei dirle che non m'importa, che se la può pure tenere l'aria che mi ha portato via, perché tanto non me ne faccio niente se lei è con me.

SHEILA

Sono fatta di spine.
Un milione di aghi infilati sotto pelle che non mi permettono di scacciare il dolore, quello di un cuore fatto a pezzi troppo presto, ingiustamente.

Da mesi ormai non sono che l'ombra di me stessa, un corpo senz'anima che si trascina per inerzia.
Vivevo dentro una favola, non vedevo altro che cuori e fiori, stelle e oceani.
E invece ora non c'è più nulla, il vuoto totale, una landa arida e deserta.

Una vita strappata via con la prepotenza della crudeltà umana, quella della prima persona che è stata in grado di aprirmi il cuore in un modo che non ritenevo nemmeno possibile.
E anche se quella persona ora non è qui, io mi sento morta dentro, ogni giorno un po' di più.

È colpa sua se quelle rare volte in cui mi guardo allo specchio non mi riconosco più.
È colpa sua se sono diventata dipendente da qualcosa che dovrebbe guarirmi, ma che ha solo il potere di annebbiarmi ancora di più la mente.
È colpa sua se mi sono chiusa talmente tanto al mondo esterno da arrivare ad essere un'emarginata.

Ma questo è solo quello che mi racconto ogni giorno per andare avanti, perché non ho il coraggio di ammettere a me stessa che in realtà la colpa è solo mia.
Sono io la sola nemica di me stessa.

O almeno lo ero fino a quando ho conosciuto Isabel, la sola persona che è riuscita a guardare oltre il buio che mi avvolgeva come una calda coperta nel mio personale e gelido inverno. L'amica della porta accanto, l'unica che mi ha capita, colei che mi ha preso per mano ed è riuscita a farsi spazio tra la miriade di spine senza mai pungersi una volta.

Ma insieme a lei è arrivato anche lui, il cavaliere dall'armatura oscura, talmente consumato dentro da farmi credere di non essere più io il problema.

Mi sono ritrovata a curare le sue ferite nella speranza di guarire così anche le mie.

Ma sono stata stupida a pensare che per noi ci potesse essere un lieto fine. Perché la nostra non è mai stata una storia d'amore, è sempre stata guerra aperta senza esclusioni di colpa.

E quando l'ho guardato negli occhi, dopo aver scoperto il suo segreto, dopo aver compreso che non aveva fatto altro che pugnalarmi alle spalle in silenzio, giorno dopo giorno, allora ho capito: ho capito che quello sarebbe stato l'ultimo soffio di fiato che gli avrei permesso di rubarmi.

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Vᴇᴛʀᴏ ᴇ sᴘɪɴᴇ. Lᴜɪ ᴇ ʟᴇɪ. Sᴏʟɪᴛᴜᴅɪɴᴇ ᴇ ᴅᴏʟᴏʀᴇ.
È ᴄᴏsɪ̀ ᴄʜᴇ ɪɴɪᴢɪᴀ qᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ᴇ ᴄʜɪssᴀ̀ ᴄᴏᴍᴇ ᴀɴᴅʀᴀ̀ ᴀ fɪɴɪʀᴇ!
Lᴏ sᴏ, ᴄ'ᴇ̀ ᴍᴏʟᴛᴀ ᴄᴀʀɴᴇ ᴀʟ fᴜᴏᴄᴏ qᴜɪ, ᴛᴀɴᴛᴇ ᴄᴏsᴇ sᴜ ᴄᴜɪ ʀɪfʟᴇᴛᴛᴇʀᴇ ᴇ ɴᴏɴ sᴀʀᴀ̀ ᴜɴ ᴠɪᴀɢɢɪᴏ fᴀᴄɪʟᴇ, ᴄɪ sᴀʀᴀɴɴᴏ ᴠᴏʟᴛᴇ ᴄʜᴇ, sᴏɴᴏ sɪᴄᴜʀᴀ, ᴍɪ ᴠᴏʀʀᴇᴛᴇ ᴘʀᴇɴᴅᴇʀᴇ ᴀ sᴄʜɪᴀffɪ. 🤣
Mᴀ ᴇʜɪ, qᴜᴇsᴛᴀ ɴᴏɴ ᴇ̀ ᴜɴᴀ fᴀᴠᴏʟᴀ, ᴇ̀ ᴜɴᴀ ɢᴜᴇʀʀᴀ.
E sɪ sᴀ ɪɴ ɢᴜᴇʀʀᴀ ᴇ ɪɴ ᴀᴍᴏʀᴇ ᴛᴜᴛᴛᴏ ᴇ̀ ʟᴇᴄɪᴛᴏ! 🖤

Cɪ ᴠᴇᴅɪᴀᴍᴏ ᴀʟ ᴘʀᴏssɪᴍᴏ ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ.

𝒲𝒾𝓉𝒽 𝓁𝑜𝓋𝑒 💋

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