-Non ho intenzione di andare ad aprire finché non mi avrai detto ciò che devi, Sherlock.-Samantha incrociò le braccia al petto.
Sherlock fece per parlare, ma le bussate si fecero insistenti. -Io sono un-...
Sentirono il rumore della porta che veniva buttata giù. La cacciatrice si affrettò a indossare la camicia dell'altro e a prendere la pistola che teneva nel comodino, caricandola ed entrando in soggiorno con l'arma puntata verso l'ingresso.
-È questo il modo di salutare tuo fratello, Sammy?-chiese una figura che Samantha conosceva fin troppo bene.
-Dean?Sherlock ci mise un po' a capire come Dean e Castiel fossero usciti dal Purgatorio e successivamente tornati in Kansas.
-Stavamo combattendo con l'ennesimo branco di licantropi...-disse Dean, mentre masticava un po' dello stufato di carne che Samantha aveva preparato. -...e poi ci siamo ritrovati davanti Bobby. Ha detto di aver trovato un modo per riportarci indietro, così io e Cas siamo saltati nel portale. Ma non pensavamo che lui sarebbe rimasto lì.-prese un pezzo di pane e lo addentò con gusto, strappandolo con i denti come se fosse stata una preda.
-Così siamo...arrivati a casa di Robert.-continuò Castiel, osservando titubante il piatto di fronte a sé. -E abbiamo scoperto che tu, Samantha, eri venuta qui in Inghilterra. Abbiamo trovato il tuo indirizzo fra i suoi contatti stretti.-spostò poi lo sguardo verso il coinquilino della donna. -...non pensavo che avessi iniziato una convivenza pacifica con un...
-Okay, Samantha? Posso parlarti un momento in privato?-chiese il consulente detective, zittendo l'angelo con uno sguardo.
Samantha annui debolmente, facendosi portare fino in camera.
-Samantha, io...-sospirò. -Siediti, per favore.-le fece un cenno col mento, indicando il letto. Lei si sistemò sopra le coperte. -...forse è il caso che io ti mostri cosa sono.-disse. Fece un passo indietro, chiudendo gli occhi e concentrandosi. Era da parecchio che non si trasformava.
Samantha vide squame color bronzo ricoprirgli le braccia, il busto e le gambe. Il viso era ancora vagamente umano, ma sulla fronte e sugli zigomi pronunciati erano comparse altre scaglie. Sul petto, all'altezza del cuore, c'era una profonda cicatrice nera. Fra i ricci spuntarono delle corna appena ricurve.
Ma la cosa più impressionante erano le ali. Sembravano ridotte, rispetto alla loro naturale grandezza, ma anche così riuscivano tranquillamente a sfiorare il lampadario. Sembravano quelle di un pipistrello, ma anch'esse vagamente bronzee. Gli occhi di Sherlock erano dorati, come Samantha ricordava averli già visti.
La cacciatrice si alzò in piedi, avvicinandosi a lui.
-Non...non urlare.-disse lui. -...ci ha già pensato John Watson a terrorizzare i vicini.
Lei appoggiò l'indice sulle sue labbra, per zittirlo. -Ha tutto...molto più senso.-disse semplicemente. -La tua mania di collezionare trofei, la tua insana passione per le cose luccicanti, la costante puzza di fumo in casa...
-Questa casa non puzza di fumo.-bofonchiò lui, col dito dell'altra ancora sulla bocca.
-Oh, questo posto puzza più di un bar per cacciatori...o dell'Inferno.-scrollò la testa. -Solo che non te l'ho mai fatto notare perché sono una persona gentile.-alzò gli occhi al cielo, appoggiando poi una mano sul suo petto. -Questa cicatrice...
-Te la...spiegherò in un altro momento.-disse, appoggiando poi una mano sulla sua guancia. -Ora devo...saperlo.-sussurrò. -Vuoi...vuoi essere ancora la mia coinquilina? Anche se sono...questo?-mormorò.
Samantha sospirò. -Sherlock...-si lasciò sfuggire una risata amara. -...ho un ex fidanzato demone. Sono stata con un...un fantasma, una volta. Secondo te, mi faccio spaventare da un fottuto drago?-sussurrò.
Lui le prese il viso fra le mani e la baciò con trasporto.-Era ora.-disse Dean. Aveva finito di mangiare la sua porzione di stufato e anche quella di Castiel. -Pensavo steste giocando a sette minuti in Paradiso.
-Dean, in Paradiso non ci sono i minuti, o indicazioni di tempo mortali.-obiettò Castiel, ma il cacciatore si limitò a baciarlo sulle labbra per zittirlo.
-Dovevamo discutere di alcune cose importanti.-disse Samantha. -Come il dove sistemarvi questa sera.
-E abbiamo convenuto che lasciarvi la camera di Samantha al piano di sopra sia la scelta migliore.-conclude Sherlock.
-Quindi Sammy dormirà sul divano? Credevo che voi inglesi foste dei gentiluomini.-mormorò Dean, incrociando le braccia al petto.
-Io dormirò con lui, nella sua stanza.-disse Samantha, facendo strozzare Dean con la propria saliva.
-Tu dormirai con lui?-sbatté le palpebre. -Ma...Sammy!
-Sammy un corno, Dean.-sibilò. -Io e Sherlock stiamo...-guardò per un momento il suo coinquilino. -...stiamo cercando di vedere dove va questa cosa, quindi sì, dormiremo insieme.
Sherlock prese una mano di Samantha, per darle manforte.
-Quindi ti sta bene scopare con un drago?-Dean vide l'espressione della sorella cambiare di colpo. -Sì, so di lui, e mi stupisce che ti possa andare bene!
-Come...come lo sai?-sussurrò con un filo di voce.
-Robert aveva fatto delle ricerche.-rispose Castiel. -...aveva scoperto che a Baker Street alloggiava un certo Sherlock Holmes, che sembra vivere qui da almeno un paio di secoli. Mettendo poi insieme quello che gli raccontavi di lui... ha fatto due più due. E appena ho letto la sua mente ne ho avuto la conferma.
Samantha guardò l'angelo. -Cosa...cos'altro aveva scoperto Bobby?
-Sammy, davvero non ti ha mai detto nulla di Smaug il Terribile?-Dean spostò lo sguardo su Sherlock.
-Smaug il...-la cacciatrice guardò Sherlock. -Di cosa...di cosa sta parlando?
-Samantha...-Sherlock sospirò. -...io-io ti avrei detto tutto, una volta calmate le acque con i casi e tutto...-guardò Dean e Castiel. -Potete...lasciarci soli?
-Oh, no, questa non voglio proprio perdermela.-mormorò Dean, sedendosi a gambe divaricate sulla seggiola.
Samantha guardò Sherlock. -Dean, fila di sopra.-disse con voce ferma. -Anche tu, Cas.-fece un cenno con la mano verso le scale. I due si affrettarono a obbedire. Avevano trascorso mesi in Purgatorio, ma Samantha Winchester restava comunque più pericolosa di un clan di vampiri.
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A study on fire
FanfictionSamantha Winchester attraversa l'Atlantico per sfuggire al dolore per la morte del fratello Dean, finito in Purgatorio. Una volta a Londra, approderà al 221B di Baker Street, dove diventerà la coinquilina di Sherlock Holmes. Ma Sherlock nasconde un...