Capitolo sette.

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Day 4.

La situazione sembrava stabilizzarsi tra i due, avevano iniziato ad aprirsi l'un l'altra: lui non era originario di New York, ma si era trasferito dall'Inghilterra quando aveva otto anni. I genitori di Brittany erano originari della periferia di New York, ed erano molto credenti, mentre quelli di Louis erano separati.

Nonostante questo primo approccio, lui si dimostrava sempre diffidente ed in un certo senso freddo con lei. Louis sapeva benissimo che per la riuscita di una convivenza quantomeno civile doveva provare ad aprirsi di più, ma non gli riusciva con nessuno, nemmeno con sua madre.

Lei invece era caduta in una sorta di colpo di fulmine, sapeva con certezza che nell'arco di poco tempo si sarebbe perdutamente innamorata di Louis, e sapeva anche che la cosa probabilmente non sarebbe stata ricambiata allo stesso modo, ma poco le importava. Dopo la sua rottura con Matt aveva bisogno di riprendersi al più presto, e non le importava in che modo.

Day 5.

Troppi pochi per essere un traguardo, e troppi per essere un record, ma cinque giorni di matrimonio e di "nuova vita" per un ragazzo che aveva sempre pensato solo ai divertimenti erano già qualcosa.
Quel giorno infatti,  quando Louis si alzò e si mise a sedere sul divano, compiaciuto di sé stesso per la propria forza di volontà, sia come bravo ragazzo, che come puttaniere.

Era ovvio per entrambi che la prima notte di nozze, e la seconda, e la terza, non sarebbe stata consumata; forse nemmeno il primo mese. Ma per quanto Louis sarebbe stato così magnanime da aspettarla?

Il passato di Louis, era scontato e misterioso allo stesso tempo: sembrava ovvio a tutti che era il tipo di ragazzo che aveva provato di tutto nella sua vita, relazioni gay escluse, ma allo stesso tempo, qualcosa in lui dava sempre l'idea di non sapere mai tutta la verità, di non arrivare mai alla conclusione del libro.
Si rimaneva sempre ad un certo capitolo, nelle storie che raccontava, non si intravedeva mai l'epilogo.



OOOOKAY
Torno dopo mesi e mesi di buio e sprofondo con un capitolo che non è niente di che, che non dice nulla in particolare e che non racconta nulla che già non sia ovvio (a parte che non ha mai avuto relazioni gay, quella è una cazzata e lo sappiamo benissimo).
MA
Non demoralizzatevi, ho voluto pubblicare il capitolo solo per farvi sapere che sono ancora viva e che non vi ho mai dimenticato, e che ora mi metterò seriamente a pensare alla storia come mai prima.
Vi ringrazio davvero della comprensione (o se non ne avete, del fatto di non avermi ancora ucciso). Mi metto subito a lavorare per mandare avanti tutta questa macchina ancora grezza chiamata First Sight.


First Sight || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora