"Ma quindi, cos'è l'amore?"
16 in punto, ora di pranzo.
Scuola superiore di Golden Hills, California.
Era giunto dunque l'inizio del mio secondo anno alle scuole superiori, e mi ero trasferito ormai da qualche mesetto a "Golden Hills", una piccola Cittadina di periferia.
Io, all'epoca un sedicenne dall'aria sospetta con un orrendo e datato stile pop anni 30', ornato di collane e bracciali dalla testa ai piedi come fossi un candelabro, mi stavo lentamente dirigendo con determinazione verso l'aula di chimica e scienze naturali della mia scuola dove quel giorno si sarebbero tenuti tutti i test d'ammissione necessari per tirocinare e smistare i nuovi studenti.
Premetto già da adesso un paio di cose, che sembreranno banali ma che è anche doveroso sottolineare bene.
La mia storia parlerà in primo luogo "d'amore": ma di sicuro non ritratto come qualcosa di esageratamente sdolcinato o romanticizzato all'estremo, vorrei solamente puntualizzare alcuni aspetti che mi hanno molto colpito delle mie esperienze.L'amore giovanile è un'avventura, e in qualità di capobranco sono voluto partire in avanscoperta: nessuno dei miei amici più intimi aveva mai avuto una relazione sentimentale che fosse durata più di due settimane in croce: escluso il povero Carl, il mio migliore amico, che aveva deciso inconsciamente di "accogliere" la proposta di una brutta racchia solamente perché non pensava di poter trovare di meglio, non sapendo che non se la sarebbe più tolta di torno.
Io e lui abitavamo in due quartieri differenti, che però si affacciavano l'uno di fronte all'altro! Fin dal giorno del mio trasferimento in questa città, lui ha insistito per voler stringere amicizia con me; e nonostante la sua apparente goffaggine che esprimeva di fronte a chi non conosceva molto bene, non appena fummo entrati in confidenza iniziò a ripetermi quanto 'profonda' fosse la sua passione repressa per la figa.
Lo ascoltavo tutti i giorni, anche se non partecipavo attivamente a quei dibattiti davvero poco coinvolgenti. Non solo perché quel che raccontava in merito era davvero raccapricciante e privo di eleganza, ma anche perché non intaccava minimamente il mio interesse.
Prima di allora non mi ero mai posto nessuna domanda, e ipotizzavo che i primi "istinti ormonali" dati dalla pubertà, sarebbero arrivati a tempo debito... Tipo "lo scoppio di una bolla di sapone"!
Ma più la mia impazienza cresceva, più capivo che vedere una signora sulla quarantina completamente svestita non risvegliava in me nessun tipo di istinto primitivo."D'altronde i maschi sono parecchio stupidi, non mi dispiacerebbe essere un tantino più raffinato rispetto alla massa", pensavo. "Se non voglio accanirmi contro ogni ragazza che danza in mutande attorno ad un palo che vedo, non c'è sicuramente nulla di male"... Mi stavo auto-convincendo che le ipotesi formulate fossero TUTTE corrette, probabilmente invaso dalla vergogna di dover affrontare quesiti sulla mia persona a cui non avrei saputo rispondere:
in pratica scacciavo le domande a suon di risposte che, dentro di me, sapevo essere sbagliate.Ebbi un picco devastante di "crisi d'identità" durante il periodo delle scuole medie, e Carl se ne accorse subito.
Mi accertai che oltre al solito - Tutto Bene? - lui non nutrisse altri sospetti nei miei riguardi, perché mi imbarazzavo assai nel dover ammettere il contrario.
Non stavo PER NIENTE bene, diamine!
Nel profondo sapevo da tempo di non volere delle "tette da stritolare", o "un fondoschiena da prostituta di mezza età", o qualsiasi altra cosa che c'entrasse con le donne.
Io le donne le odiavo! LE ODIAVO!
Non avevo problemi ad ammettere almeno questo, ma pensavo che questa convinzione fosse nata dal pessimo rapporto che avevo con mia nonna, quindi generalizzavo.Non era certo colpa mia! Però mi sentivo come se lo fosse. Non avevo idea che ci potesse essere qualcun altro che si sentiva come mi sentivo io, e che aveva i miei stessi dubbi!
La cosa peggiore è che davo per scontato di essere allo stesso rango di un pedofilo AKA maniaco sessuale. Volevo nascondermi!
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~Ad un Passo da Te...
RomansaStephan Heights è un ragazzo "apparentemente" taciturno e riservato che, per problemi legati al bullismo, si trova costretto a cambiare scuola superiore. Lì conosce Jude, il presidente del consiglio studentesco, e per la prima volta inizia ad interr...