Capitolo 13

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Dopo quella litigata al ristorante, ho rivisto Niccolò qualche volta al parcheggio. Non ci siamo minimamente rivolti la parola. Ci guardavamo ma nessuno dei due aveva il coraggio di parlare per paura magari di dire qualcosa di sbagliato o qualcosa che potrebbe ferire l'altro.
Non ne posso più di questa situazione. Voglio chiarire ma non ho nemmeno il coraggio di parlargli.

Per quanto riguarda il resto va tutto bene. Per l'università ho deciso di fare il trasferimento qui alla Sapienza di Roma. Ne ho sentito parlare molto bene e ho parlato anche con alcuni studenti che mi hanno confermato questa cosa.

Mentre ero immersa nei miei pensieri, mi arriva una notifica sul telefono. Apro WhatsApp e vedo che è Adriano.
Ha mandato un messaggio sul gruppo dei miserabili dove ci sono anche io.

INIZIO CHAT
Adriano: Regà, stasera tutti a casa mia così ceniamo insieme... Ah @Chiara porta anche le altre ragazze con te😜
Valerio: Io ci stooo... Specialmente se ci sono le ragazze
Chiara: Ao tenete giù le zampe dalle mie amiche brutti pervertiti
Gianmarco: Che dicono? Vengono?
Chiara: Aspeee, datemi il tempo di comunicarglielo 🤦
Matteo: Vaiii a dirglielo
Esco dalla chat dei miserabili e entro nel gruppo che ho con le ragazze
Chiara: Ragazzuoleee
Camilla: Eh?
Arianna: Che voi?
Chiara: Stasera Adriano ha organizzato una piccola cena a casa sua e ha voluto che vi chiedessi di unirvi a noi
Camilla: Uuuuu, io ci sono
Arianna: Idem per mee
Chiara: sto comunicando ai ragazzi che ci siete
Camilla: Va bene
Torno nella chat dei miserabili e scrivo:
Chiara: Le ragazze ci sono
Gianmarco: Seee
Adriano: 🍾🍾🍾
Matteo:🥂🥂
Chiara: Siete casi persi🤦

Lascio il telefono sul divano e vado in cucina, visto che si è fatta l'ora di pranzo mi preparo qualcosa da mangiare.
Dopo pranzo lavo i piatti e le altre cose che ho sporcato.
Vado in camera mia per dormire un po', visto che nonostante non mi fossi alzata presto ero molto molto stanca e avevo tanto voglia di dormire.
Mi svegliai a causa della suoneria del mio telefono. Così, senza nemmeno guarda chi fosse, risposi:

<Pronto?>

<Chià... Ma stavi dormendo?>

<Si>

<Oddio... Scusami tanto, non era mia intenzione svegliarti>

<Tranquilla, tanto mi sarei dovuta svegliare lo stesso perché devo fare la doccia... Comunque, cosa mi dovevi dire?>

<Niente, volevo un consiglio su cosa mettere stasera>

<Non mettere niente di eccessivamente elegante... Metti qualcosa di semplice, tanto dobbiamo stare a casa>

<Quindi dici che andrebbe bene un Jens con una magliettina semplice?>

<Certo che si>

<Va beneee, grazieee>

<Ci vediamo dopo>

<Ciaooo>

Chiudo la chiamata e mi alzo dal letto. Scelgo i vestiti da mettere per stasera e mi dirigo in bagno per fare una bella doccia.
Una volta uscita dalla doccia come al solito mi vesto, asciugo i capelli e lavo i denti.
Non mi trucco ne passo la piastra ai capelli perché tanto sono con i miei amici, mi hanno vista anche in condizioni pietose quindi non vedo dove sia il problema.
Sto un po' su Instagram a guardare alcune storie e post di altre persone. Quando, però, noto che si era fatta ora di andare, metto le scarpe, prendo la borsa, le chiavi di casa e mi incammino verso casa di Adriano. 

Dopo circa dieci minuti arrivo davanti casa sua e suono il campanello:
<Chi è?>

<Sono io scemo> dico ridendo

<A stronza, appena sei qua sopra te faccio vedè io>

Salgo le scale fino al quinto piano e arrivo letteralmente morta. In realtà ci sarebbe l'ascensore, ma io ho una paura tremenda di salire dentro quel coso, soprattutto da sola.

Mi aprono e quel cretino di Adriano nemmeno mi saluta e mi mette in disordine tutti i capelli.
<ADRIANO CASSIO SEI UN ROMPI COGLIONI INCREDIBILE>

<Così impari> dice facendomi la linguaccia

Lo lascio perdere ed entro in casa salutando gli altri... C'è anche Niccolò ma ci scambiamo solo un semplice "ciao"

Quando arrivano le altre ragazze iniziamo a cucinare.

A un certo punto Adriano dice a Niccolò:
<Nico, vai a prendere la bottiglia di vino che c'è al piano di sopra?>

<Uff... Ok>
Niccolò sale al piano di sopra. Dieci minuti dopo, vedendo che Niccolò non è ancora tornato, Adriano mi chiede

<Vai a vedere per favore che fine ha fatto quella specie di cretino?>

<E va bene>

Salgo al piano di sopra e...

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