So, Happy Birthday.

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Aprendo la porta di casa, trovo un silenzio tombale ad accogliermi: Noah in camera a studiare per gli esami di ammissione college, mamma a fare la spesa e papà a lavoro. Metto lo skate per terra, tolgo la giacca di jeans di mio fratello appendendola e poggio le chiavi sul mobile nell'ingresso. Mentre vado verso le scale, passo davanti alla cucina e un piccolo oggetto sul tavolo mi attrae. La curiosità prende il sopravvento sulle mie azione, man mano che mi avvicino. È una scatolina lilla chiusa con un nastro viola che crea un fiocco nell'angolo alto a sinistra e sotto di essa è posta una bustina di carta bianca. Senza accorgermene, la mia mano si dirige lentamente verso questa prendendo con l'altra la scatolina. Un'espressione confusa si forma sul mio viso appena leggo il mio nome sulla bustina. Decido di aprirla sentendomi autorizzata dopo aver letto le tre lettere che compongono il mio nome.

"Eva!" la voce di mia madre mi fa sussultare e la busta mi cade dalle mani per lo spavento. Mi piego per raccoglierla e in un attimo è di nuovo tra le mie mani. "Non sapevo fossi già arrivata a casa." Continua lei senza accorgersi di nulla mentre porta dentro i sacchi colmi di cibo e bevande. "Ho scritto a Noah che sarei tornata prima." Le rispondo poco dopo. La vedo annuire e viene vicino a me per salutarmi e darmi un bacio, o almeno quello è ciò che mi aspetto. Invece no: blocca il suo sguardo sulle mie mani che stringono ancora gli strani oggetti, e dalla faccia che fa capisco che forse non avrei dovuto trovarli. " Oh tesoro," un'espressione sconsolata si accentua sempre di più sul suo volto "Non avresti dovuto trovarli qui." no, appunto. "Avanti, ormai ci sei. Portartelo via e ridartelo in un altro momento sarebbe inutile. Apri." Mi incita mia madre. Dopo qualche scambio di sguardi, mi decido ad aprire per prima la busta. Tiro fuori il foglio spiegandolo e una fitta mi attanaglia il cuore appena ne leggo il contenuto. 'Tanti auguri di buon compleanno! Con affetto, Mamma, Papà e Noah. Ti vogliamo bene.' Il mio compleanno. Me ne ero completamente dimenticata. Mia madre viene verso di me e mi abbraccia mentre un sorriso si forma sulle mie labbra e una lacrima sfugge ai miei occhi. ultimamente stavo diventando un po' troppo emotiva, il che, decisamente, non mi si addiceva affatto. Sussurro un 'grazie' a mia madre e lei mi da un bacio sui capelli. Quando ci sciogliamo dall'abbraccio apro la scatolina tanto osservata e un piccolo ciondolo a forma di 'A' mi fa perdere il controllo. Non riesco più a trattenere le lacrime e scoppio. Il dolore è meno forte dell'ultima volta ma la voragine che si apre è ancora enorme. Mia madre è accanto a me ad abbracciarmi. Dopo un po' riesco a riprendermi e ringrazio di nuovo mia madre ricambiando l'abbraccio. "E' stata un'idea di tuo fratello"

Corro su per le scale e mi fiondo in camera di Noah aprendo la porta e facendolo spaventare. "Hey Evs, mi hai fatto perdere dieci anni di vita!" Constata dopo poco facendomi ridere leggermente. Porta i suoi occhi sul mio collo dove ricade la collanina e il ciondolo d'argento. Si alza e viene verso di me abbracciandomi. Tutti questi abbracci non erano previsti per oggi. "Così resterà sempre insieme a te." Sussurra lui facendomi sussultare leggermente.

***

Bloom dei The Paper Kites risuona nelle mie enormi cuffie accompagnando la mia lettura de 'Il giovane Holden' uno dei miei libri preferiti. Qualcuno bussa alla mia porta e tolgo le cuffie. Mi alzo dal letto e vado verso di essa aprendola. Mi trovo davanti un'Isabel con un sorriso a trentadue denti che mi salta letteralmente addosso abbracciandomi. Anche questo non era previsto. "Auguri!" mi urla portandosi dietro dei palloncini colorati con sopra scritto '+18' in nero. Sorrido e quando si stacca dall'abbraccio lascia i palloncini volare e corre verso il mio armadio aprendo le ante e cominciando a tirare fuori più cose possibili. "Forza, decidi cosa metterti e se non lo fai entro due minuti scelgo io e sai che lo faccio. Calum, Luke e Noah ci stanno aspettando e abbiamo invitato anche Joline e Emma. Forza non stare li impalata e prendi qualcosa da mettere!" mi incitava mentre continuava a mettere sottosopra il mio armadio e solo in quel momento mi accorsi che indossava una gonna. Una gonna?! Isabel non ha mai indossato una gonna in vita sua! Mi accigliai leggermente senza capire perché la mia migliore amica fosse entrata in camera mia come uno tsunami e indosso una gonna. "Mi pieghi che stai facendo?"

The Echo | Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora