Harry non riusciva a togliersi dalla testa il volto di Louis in quegli istanti di totale smarrimento, i lineamenti piegati dall'agonia e dal dolore, le labbra cucite in una smorfia mentre le gambe cedevano sotto il peso della sua mente.
La cosa peggiore per Harry era la consapevolezza di non poter fare assolutamente niente per aiutarlo.
Per proteggerlo.E la presa di coscienza di quel fatto stava avendo degli esiti devastanti sulla sua psiche.
Tanto per citare un termine nuovo appena imparato.
"Tutto bene?"
Liam si era avvicinato a lui, mentre rannicchiato sulle scale della biblioteca, continuava a fare ricerche nel tentativo di comprendere qualcosa di nuovo, di fare chiarezza, di concretizzare le loro scoperte in fatti che potessero essere utili ai fini legali.
L'ennesima preoccupazione che turbava Harry era che non avesse idea di che fine avesse fatto il suo amico detective e di quanto effettivamente fosse a conoscenza del legame che Harry aveva con Louis.
Era Liam consapevole che Marcus gli avesse messo alle calcagne qualcuno che monitorasse i suoi spostamenti?
Harry sapeva di non potersi fidare di nessuno con quell'informazione, sapeva che le persone coinvolte erano troppe e troppo importanti. Ma per qualche strano motivo, nonostante l'atteggiamento surreale che Liam aveva adottato nelle ultime ore, gli sembrava incredibile che Liam lo avesse potuto tradire in quel modo.
"Tutto bene."
"H," iniziò l'agente, ma quando Harry alzò lo sguardo trovò l'altro a guardarsi attorno con circospezione. "che diamine sta succedendo con Louis?"
Harry aggrottò le sopracciglia e si trovò a pensare che Liam sapesse davvero leggergli nella mente. Ma la realtà era che nonostante le cose assurde che aveva sentito negli ultimi giorni, quello non era davvero possibile. Si limitò a scrollare le spalle.
"Niente, perché?"
"Sai che non puoi essere così... coinvolto, vero?"
"Ah si?" chiese Harry mentre lasciava vagare il suo sguardo fino a Zayn, seduto accanto a Louis, osservando i due ridacchiare come liceali. Lo sguardo di Liam si indurì.
"È diverso."
"Perché ti riguarda?"
"Perché non sono sotto copertura. Perché Zayn non è un indiziato."
"Non è stato Louis." Sibilò Harry tra i denti. Liam sostenne il suo sguardo per alcuni istanti e poi si passò la mano sul volto stanco, tentando di cancellare ogni traccia di ostilità dai suoi lineamenti.
"Lo so, lo so." Mormorò stancamente. "Voglio crederci davvero. Ma sono in una posizione in cui... ogni errore è fatale, H. Lo sai, vero?"
Philip si avvicinò ai due con sorriso gentile e allungando due tazze di caffè che Niall aveva appena riportato da una caffetteria vicina.
"Dovreste prendervi una pausa, ragazzi. State lavorando molto e siamo tutti stressati."
Liam e Harry tentennarono appena, scambiandosi uno sguardo d'intesa in una preghiera silenziosa. Non erano stati espliciti, ma speravano che la loro conversazione fosse rimasta inascoltata.
Harry accettò con un grazie mormorato e dopo alcuni istanti Liam fece lo stesso. Poi, Philip si sedette accanto a loro facendo attenzione a non sporcare i suoi pantaloni eleganti.
"A tal proposito, H..." iniziò cautamente. Harry lo guardò da sotto le ciglia spesse e Philip, di nuovo, gli sorrise in modo paterno. "Potresti portare Louis a casa e restare con lui? Lo vedo stanco e... non mi fido a lasciarlo da solo."
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All of my enemies started out friends (Help me hold on to you)
Fanfiction"Vorrei avere il tempo di aspettarti per tutta la vita. Vorrei che non servisse." Quando una serie di terribili omicidi ritualistici scuote la città di Edimburgo ed indizi riconducibili alla civiltà greca antica vengono ritrovati sui cadaveri, la po...