All of my enemies started out friends (Help me hold on to you)

𝐋𝐨𝐮𝐢𝐬

Louis osservava la pioggia cadere con un tremendo peso sul cuore.

La scelta di aiutare la polizia con le indagini degli omicidi che stavano sconvolgendo la città era stata tanto semplice da prendere quanto difficili si erano rivelate le sue conseguenze.

All'inizio, Philip era apparso piuttosto combattuto su accettare o meno una responsabilità simile, non soltanto perché questo avrebbe potuto comportare un'attenzione mediatica rilevante nei loro confronti, ma anche (e soprattutto) perché il loro intervento avrebbe potuto rivelarsi fallimentare.

Uno scenario simile avrebbe portato l'aggravarsi della prima opzione in termini che Louis non osava nemmeno immaginare.

Tuttavia, quando l'intervista dei genitori delle piccole vittime era apparsa sullo schermo del suo televisore da undici pollici, Louis non aveva avuto il coraggio di tirarsi indietro. Lo sguardo affranto, i singhiozzi, gli occhi disperati avevano tormentato Louis nelle notti a venire, spingendo l'uomo a telefonare a Philip nel pieno di una crisi esistenziale, informandolo che avrebbe accettato di partecipare alle indagini. Con o senza di loro.

I suoi amici si erano detti pronti a sporcarsi le mani se necessario, ma allo stesso tempo avevano delegato la loro decisione a Louis e Philip. Ma sapeva che Niall, Zayn e Amelia lo avrebbero appoggiato.

La lettera che la squadra di Polizia di Edimburgo gli aveva consegnato era sporca di fango e sangue delle vittime ma senza ulteriori impronte digitali. L'inchiostro era sbavato in alcuni punti e, in generale, il pezzo di carta versava in condizioni a dir poco tremende.

Se c'era una cosa che le persone non del mestiere tendevano a fare era sottostimare la difficoltà di avere a che fare con la traduzione di una lingua morta. Tanti erano gli esperti, gli specialisti, gli studiosi del greco antico nel mondo, così come del latino, del sumero, del sanscrito.

Ma non si parlava del mondo. Si parlava della Scozia.

L'università di Edimburgo era piuttosto rinomata nel settore degli studi di materie classiche. Louis sapeva che, quando Liam Payne e la sua squadra investigativa avevano bussato alla porta di Philip Rochester, nel cuore della notte, in un vago e disperato tentativo di precedere la stampa, si erano rivolti alla persona adatta.

Philip, professore universitario, era stimato e rispettato in tutta la città, con un curriculum invidiabile e un'esperienza trentennale nel campo. Inoltre, Liam era stata la prima persona che Louis aveva conosciuto una volta arrivato in città.

La scelta della polizia di rivolgersi a loro in cerca di aiuto era più che legittima secondo l'uomo.

Ciò che sembrava assurdo era stato invece il modo in cui i media e i giornali si erano rivoltati contro Philip una volta venuti a conoscenza del suo coinvolgimento con il caso.

Per qualche strano e assurdo scherzo del destino, tutte le testate giornalistiche del paese, le televisioni nazionali e persino i magazine locali avevano iniziato a puntare una gigantesca lente di ingrandimento sulla vita di Philip. In poco tempo, tutti avevano iniziato a parlare del suo professore come la persona più meschina e corrotta sulla faccia della terra, dell'università come un covo di serpi, e dei suoi studenti come degli strozzini.

Il motivo? Un falso articolo che affermava che Philip – e dunque il suo gruppo, avessero ricevuto una grande somma di denaro per aiutare le indagini.

La ciliegina sulla torta? L'articolo apparteneva a niente di meno che alla redazione del giornale dell'università, pubblicato anonimamente e stampato sulla prima pagina del mensile.

Questo, oltre ad aver reso difficile l'andamento delle indagini e lo stesso lavoro della polizia, aveva anche gettato un'ombra sinistra sul campus. Diverse speculazioni affermavano che il mandante dell'omicidio fosse proprio uno studente e, soltanto l'idea che quell'ipotesi potesse rivelarsi reale, faceva stringere il cuore di Louis in uno stretto pugno d'acciaio.