𝐔𝐧𝐛𝐫𝐞𝐚𝐤𝐚𝐛𝐥𝐞

Prologo

La bottiglia che un secondo prima girava sul pavimento, in cerca della sua prossima vittima, smette di roteare puntandomi.
«Obbligo o verità?» sussulta Abigail, battendo le mani emozionata.
Odio profondamente questo gioco, ma ormai è un rito farlo, un po' come il pandoro a natale o il tacchino nel giorno del ringraziamento.
Lancio una rapida occhiata attorno a me, stanno tutti aspettando impazienti la mia risposta.
«Obbligo» affermo, osservando la mia migliore amica. So esattamente cosa pensa di fare e come una sciocca ci sono cascata in pieno.
«Ti obbligo a baciare Matthew»
I due ragazzi di fronte a noi mi osservano con aria spaesata, poi Matt cambia improvvisamente espressione e un sorrisetto malizioso si fa spazio sul suo viso.
«Soph, puoi non farlo se vuoi...» interviene mio fratello, notando la mia faccia incerta.
«Non ti preoccupare Alex, è tutto ok»  sorrido alzandomi in piedi, il mio gesto viene ripetuto dai due ragazzi che mi lasciano sola assieme a Matt, in balia dei miei sentimenti.
Una parte di me lo odia tanto, per come ha reagito. Un'altra parte di me vorrebbe non averlo mai fatto soffrire invece.
Mi avvicino a lui sicura di me, ma le mie barriere cedono quando apre bocca.
«Cosa aspetti Stellina? Avevamo un bacio in sospeso noi due» Resto immobile davanti a lui, mentre cerco di mantenere la mente lucida.
Il tono della sua voce ha qualcosa che non mi convince, come se per lui tutto questo fosse solo uno stupido gioco. Come se anche lui cercasse di ferirmi.
Prendo coraggio e mi inginocchio in modo da rimanere faccia a faccia.
«Non puoi danneggiare qualcosa che è già rotto» Sorrido compiaciuta mentre cerco di trattenere le lacrime, osservando il ragazzo di fonte a me.
Cazzo se fa male ferire qualcuno che è stato così importante.

E io quel qualcuno lo avevo ferito, arrivando persino a distruggere me stessa per il suo bene.

Perché sono tornata? Ogni tanto me lo chiedo, ogni tanto penso che forse, sarebbe stato molto meglio se fossi rimasta all'estero, se non avessi rimesso piede in casa e non avessi rivisto quel ragazzo dagli occhi azzurri.
«Mi spiace essere tornata, ma non avevo scelta» sussurro avvicinandomi alle sue labbra per baciarlo.
«E mi dispiace anche per questo» bisbiglio con le lacrime agli occhi.
«Stellina...» inarca le labbra in un lieve sorriso, accarezzandomi la guancia e quando prova ad abbracciarmi io mi allontano. Ferirlo è l'ultima cosa che voglio, soprattutto adesso che ricominceremo a condividere le nostre giornate.

Ma se solo potessi tornerei indietro, per cancellare certi errori e ricominciare tutto da capo.
Darei tutto per vederlo stare bene.
Ho dato tanto e ho perso tutto pur di non fargli male.

E certe volte mi sento in stallo, come il sole, che viene oscurato dalla luna nel bel mezzo dell'eclissi, quando mi guarda vorrei annegare nei suoi oceani.
Perché in fondo, lui era sempre stato la luce che illuminava le mie giornate buie.
Ma se solo potessi, tornerei indietro alla notte in cui l'ho conosciuto.

E farei in modo di amarlo per tutte le volte in cui non mi sono amata io.