Le luci stroboscopiche che illuminano il salone passano in secondo piano quando la vedo, ha un cocktail in mano e vaga disorientata fin quando non incrocia il mio sguardo.
Anche Raylee si accorge della sua presenza e inizia a lamentarsi, ma la ignoro, perché per quanto possa parlare male di Sophia, sappiamo tutti che è solo invidia allo stato puro.
Ricordo quando Alex mi disse che era tornata, non ci impiegai più di cinque minuti a raggiungerlo e andare in aeroporto insieme a lui. Sophia non mi vide ma io la riconobbi a distanza di metri. Emanava una luce pura, velata di malinconia. Quel giorno non ebbi il coraggio di farmi vedere e fu forse uno degli errori più grandi che potessi fare, al primo posto c'era quello di averla persa. E con un nodo al petto me ne andai.
La vedo fissare per qualche secondo la ragazza che sta con me, per poi scappare dalla portafinestra che affaccia sulla spiaggia, senza pensarci due volte mollo tutto e la seguo, ma mi fermo sulla veranda. Mi limito a osservarla da lontano, la brezza le fa svolazzare i capelli all'indietro, come una carezza, mentre si siede sulla spiaggia e si passa una mano sul viso.
Rimango in questo limbo, indeciso sul da farsi, per qualche minuto che suona come un'eternità e quando muovo il primo passo noto che un ragazzo si è seduto accanto a lei e le sta parlando.
È Dylan e la sta facendo ridere. Sembrano anche troppo in sintonia per i miei gusti, e il sangue inizia a ribollire fino al cervello quando lo vedo avvicinarsi al suo viso per baciarla e senza pensarci due volte attiro la loro attenzione.
« Allontanati da lei, razza di idiota! » urlo, prendendolo dalla camicia e spingendolo via, la rabbia ha preso il sopravvento. Lui si volta, sorpreso, e ride alzando le mani in segno di resa, gli spaccherei volentieri i denti se solo non ci fosse davanti Sophia.
« Hey, che modi! » esclama ghignando, ma non riesco a vedere nulla di divertente in tutto ciò.
Sophia ci guarda e si avvicina a me, sorpresa e irritata, mentre il ragazzo va via svanendo nel buio.
« A te che importa? Pensavi davvero che mi stesse per baciare? » Chiede aspramente, le sue parole risuonano taglienti come lame.«Non mi importa, hai ragione » rispondo bruscamente a mia volta, non la riconosco davvero più, mi maledico per tutto, compreso questo patetico teatrino.
« Hai ragione, ormai sei diventata una donna indipendente, no? Abbi la dignità di stare lontano da lui almeno. »
Nonostante le tremino le gambe, Sophia si alza e mi viene di fronte con aria di sfida.
« Mi rivedi dopo anni e mi parli di Dignità? Tu non sai cos'è davvero meglio per me, Corwell. Altrimenti saresti rimasto, ma hai preferito la tua nuova amichetta, perciò torna da Raylee.»Sento la frustrazione crescere a dismisura ma non posso fare altro che ingoiare il groppone che ho in gola.
« Almeno lei non ha trovato una stupida scusa per andarsene senza neanche avvertire e non è sparita per due anni senza degnarsi neanche di un messaggio! » le urlo in faccia.
Come se non avesse avuto modo di contattarmi.
La lotta a chi si rinfaccia più cose finisce, io sgancio la bomba pentendomene, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.Ci fissiamo per un lungo istante, il silenzio tra noi carico di tensione, la vedo che vorrebbe piangere ma resiste, e io non posso fare altro che stare lì ad aspettare una sua risposta, mentre dentro vorrei solo morire.
Poi improvvisamente sospira, scuotendo la testa sorridendo.
« Complimenti Matthew, se volevi vincere questa battaglia, sappi che c'è l'hai fatta »Fa un passo indietro, non può fare a meno di asciugarsi una guancia con il palmo della mano e senza aggiungere altro indietreggia.
« Ti odio » La sento borbottare aumentando la distanza tra di noi.
STAI LEGGENDO
𝐔𝐧𝐛𝐫𝐞𝐚𝐤𝐚𝐛𝐥𝐞
Romance𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐡𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐨𝐫𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐥𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐚 𝐯𝐢𝐜𝐞𝐧𝐝𝐚. A volte i problemi ti portano lontano dalla tua ci...