Capitolo 8.

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Un cameriere si avvicinò a noi e ci porse i menú.
"Grazie." dissi io
Francesco sorrise e posò il menú sul tavolo, senza neanche leggerlo e mi prese la mano.
"N-nnon leggi il menú?" dissi io togliendo la mano.
"Nahh, so già cosa voglio."
Mi prese il braccio e mi portò fuori dal ristorante.
"Ma che fai?" dissi io staccandomi dalla sua presa.
"Tranquilla, volevo solo poter stare con te. Da soli. Solo io e te." disse attirandomi a se e stringendomi forte.
Non risposi e mi feci cullare tra le sue muscolose braccia, era cosí affascinante.
"L'unica cosa che ti salva sono i tatuaggi e la scollatura della camicia." dissi io ridendo.
"Spiaggia?" mi disse lui rimanendo avvinghiato a me.
"Naah, andiamo dove non c'è nessuno." risposi io.
"Allora seguimi." mi prese il braccio e mi trascinò in macchina.
"Dai sali, ti porto in un posto speciale."
La macchina partí e dopo circa 10 minuti arrivammo in un boschetto.
"Che ci facciamo qui?" chiesi
"Seguimi dai!" mi disse prendendomi la mano.

Arrivammo sotto una casetta un po' trasandata, ma, non c'era nessuno.
Mi limitai a bisbigliare un "wow.".
Francesco si girò verso di me e mi fissò negli occhi: "Ti piace?" mi chiese
"Certo! Non c'è nessuno."
Entrammo dentro alla casetta e c'erano due poltrone e nient'altro.
Mi fece sedere su una delle due e avvicinò l'altra piú a me. Si sedette e mi prese la mano.
"Ebbene si, ora siamo qui, solo io e te. Avendo perso la memoria, non ti ricorderai niente e vorrei dirti delle cose."
Fece una pausa.
"Ci conosciamo già da tre anni emmezzo ed è da due anni circa che mi piaci. Il nostro primo incontro è stato in un locale del quartiere dove vivevi prima. Eri con Silvia e Alessio e io e gli altri ragazzi, Alessandro, Riccardo e Lorenzo eravamo grandi amici di Alessio e lui decise che era il momento giusto per farci conoscere a sua sorella Silvia e a te. La prima volta non avevo trovato niente di che in te, anzi, tu sbavavi dietro ad Alessio."
Scoppiammo a ridere e continuò, stringendomi sempre di piú la mano.
"Quella sera eravamo ubriachi fradici e ti baciai, ma non contava nulla quel bacio e la sera stessa te ne sei andata con Alessio. Dopo un anno ti ho conosciuta meglio e ho iniziato a capire il bello che c'era e che c'è dentro di te, e mi piaceva, mi piace ancora. L'altro giorno prima che finissi in ospedale, come ti ho già detto, ti ho baciata ma tu non hai ricambiato proprio del tutto. E bo, io ti amo davvero, ma dobbiamo fare con calma. Se sei d'accordo. Seno vabe, io ciò provato."
Sorrise e non esitai.
Mi avvicinai di piú e la mia fronte si appoggiò alla sua. I nostri respiri di mischiarono e diventammo una cosa sola, in quel millesimo di secondo. I miei occhi si chiusero e mi feci cullare dal calore della sua pelle e del suo respiro. Ci studiammo per un po' e poi fu lui a fare il grande balzo, mi baciò con passione e l'adrenalina salí, i brividi mi pervasero il corpo. Il piercing che aveva sul labbro era freddo, era piacevole. Avrei voluto che durasse fino all'infinito..

Come finirà secondo voi?
-Isa

Fino all'impossibile||DearJackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora