Capitolo 22.

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Andrea. Era là seduto su una panchina, fumava e si guardava intorno. Non aveva mai fumato in vita sua, ma a questo non diedi importanza. Quando lo vidi non provai niente, si certo, molta tristezza per averlo abbandonato sull'altare cosí, ma nient'altro. Alessio mi toccò la spalla "Hei, guarda là." mi sussurrò. "Si l'ho visto, passiamo dal retro." cercammo di non farci vedere e l'impresa riuscí. Per due cretini come noi fu difficile fare silenzio. "Sei stata stronza però." ripetè lui camminando. "Daiii." urlai tirandogli una sberla sulla spalla. Fece una risatina e si girò verso di me sorridendo. Una cosa che non dovrebbe mai fare è sorridermi cosí. Quel sorriso mi faceva stare bene, mi faceva sentire a mio agio e protetta. Era come una piccola casa, nel quale mi rifugiavo. Probabilmente non era soltanto il suo sorriso, ma LUI.
"Dai, andiamo che senò chiude." dissi io cercando di evitarlo il piú possibile. Mi mise un braccio sulla schiena, ma non dissi niente. Coppiette di anziani passavano e ci guardavano sorridendo. Due o tre ci fecero anche i complimenti per la bella coppia, ma Alessio non esitava a dire che non lo eravamo.
Correvamo per il supermercato, Alessio mi faceva il solletico ed io scappavo urlando come una disperata. Cerca gente vedendoci rideva, altra si metteva le mani nei capelli. "Il supermercato chiuderà tra 10 minuti." "CAZZOO" urlammo tutti e due in sincro. Scoppiammo a ridere e presimo il necessario: coca cola, birra, pop corn e qualche dvd. Alla cassa litigammo per chi dovesse pagare e vinse lui. Arrivati a casa mi buttai sul divano, esausta di quella giornata mentre Alessio preparò la ciotola con i pop corn e due birre. Prese il dvd dei Soliti Idioti e si buttò sul divano da parte a me, mi porse una coca cola e mise i pop corn sulle sue gambe. "Tutti tuoi?" dissi io indicando i pop corn. "Si." rispose stendendo la fronte. Abbassai le labbra facendo una faccia triste. Alessio mi prese e iniziò a farmi il solletico. "Dai basta!" urlai io cercando di divincolarmi dalla sua presa. "La smetto. Però mi dai un bacio." mi avvicinai per baciargli la guancia, si girò e le nostre labbra si toccarono. Era quello che volevo, ma non quello che doveva succedere. "Alè." dissi io sorridendo. "Che c'è!?" non risposi e feci partire il film. Alessio appoggiò la sua mano sulla mia gamba e il sonno si faceva sentire. Appoggiai la testa sulla sua spalla e lui mi accarezzò i capelli, fino a che mi addormentai.

Spazio autrice
Ciao amoriii! Se gli altri capitoli arrivano a 30/40 visualizzazioni vado avanti :*
-Isa

Fino all'impossibile||DearJackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora