♡Capitolo 5♡

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Diego's pov

Parcheggio la mia moto, una bellissima Yamaha WR125X nera, il mio gioiellino.
Metto la catena di sicurezza e mi avvio all'entrata, ma non riesco a passare per la quantità di gente che sta aspettando di superare i controlli. Chiamo Salvatore ma mi esce subito la segreteria, ovviamente, dentro la discoteca non c'è campo.
Con un po' di forza, permessi e qualche spintone riesco ad arrivare davanti ai buttafuori, faccio per passare ma una mano possente mi blocca.

"Dove pensi di andare senza prevendita?"

"Sono stato invitato da Salvatore, un mio amico che ha organizzato l'evento"

"Dicono tutti così, o hai la prevendita o non entri"

"Non c'è l'ho"

"E allora non far aspettare le persone inutilmente e vattene"

Sto quasi per arrendermi quando sento una voce chiamarmi da dentro la sala.

"Diego che fai lì entra ti stavo aspettando!" Mi raggiunge e fa cenno ai buttafuori di lasciarmi passare, così li supero con aria beffarda.

"Allora che mi dici amico mio pronto per divertirti, le ragazze di stasera superano nettamente i maschi, quindi non ti preoccupare che faranno la fila per te" Sorrido al commento.

Saluto tutti i miei amici e Salvatore mi fa il favore di farmi conoscere il DJ, le ballerine e i barmen, dal quale prendo subito il primo drink.
Voglio distrarmi ma so già che dovrò regolarmi intanto che poi dovrò ritornare a casa.
Il locale inizia a riempirsi e nonostante sia molto spazioso, so già che tra un'ora non si avrà più lo spazio neanche per poter camminare. A quanto ho capito saranno circa 450 le persone che hanno pagato per questa serata e circa 300 sono ragazze, speriamo che così potrò levarmi questa strana sensazione che mi perseguita.
La musica inizia ad alzarsi, la gente inizia a prendere posto e l'atmosfera si fa sempre più calda. C'è chi urla, chi si inizia a ubriacare, chi canta, chi balla, chi si bacia e chi cerca disperatamente di attirare qualcuno.
All'inizio resto perlopiù in disparte, con il mio drink ancora mezzo pieno in mano, perché a parte Salvatore non riesco a trovare nessuna faccia conosciuta.
Ed è proprio lui che mi tira per un braccio e mi porta in mezzo alla pista.

"Stai sprecando il tuo tempo lì da solo, ora vai e conquista qualcuna"

Mi sento abbastanza in imbarazzo, ma ammetto che ha ragione, quindi mi guardo attorno e inizio a capire se c'è qualche ragazza libera.
Ne vedo una più avanti, ha dei capelli biondi lunghissimi che riflettono le luci del palco e noto anche il suo vestitino.
Ha un tubino molto corto, verde, pieno di brillantini, quasi trasparente, che lascia intravedere ciò che di norma sarebbe coperto. Le afferro i fianchi da dietro, ondeggiando a ritmo di musica, lei mette le sue mani sulle mie, assecondando i miei movimenti. Ad un tratto le prendo il viso e la bacio, ha delle labbra davvero carnose, lei ricambia senza pretese, anzi sembra proprio che desiderasse questo momento.
Il bacio dura fin troppo e quando smettiamo noto i suoi occhi verdi come il vestito, splendidi, lei è meravigliosa.
Una delle più belle ragazze che io abbia mai visto, ma... niente.
Non mi trasmette nulla, provo a baciarla di nuovo, la vedo come é incantata da me, vogliosa di andare oltre e vorrei tanto provare lo stesso.
Mi trascina fuori dalla pista, mi ordina un altro drink e me lo fa bere tutto in un sorso, ne ordino un altro e faccio lo stesso.
Mi sono totalmente alienato dalla situazione e spero che l'alcool comincerà a fare effetto, anche se ci credo poco.
Lei mi sussurra qualcosa all'orecchio che non capisco, colpa della musica alta o dei miei pensieri, ma annuisco lo stesso.
Lei allora mi fa segno di seguirla e si dirige verso il bagno, entro sapendo già le sue intenzioni.
Chiude la porta e mi inizia a sbottonare la camicia, sento le sue dita sui miei addominali e pian piano sempre più giù. Cerco di distrarla attirandola più vicino, magari avendo il suo corpo attaccato al mio posso in un qualche modo fingere che mi stia piacendo, la tocco pian piano sempre di più sotto al vestito e so che lei vuole solo questo. Mi bacia dietro l'orecchio, sul collo e poi sempre più giù ed io ho l'impressione di essere dentro un armatura, lei sta toccando quella, non il vero me. Se ad altri ragazzi sarebbe comunque bastato, io ora non riesco.
Tutto a un tratto mi risveglio, come se fossi stato su un altro mondo e quando lei mi inizia sbottonare i pantaloni la scanso, mi ricompongo al volo ed esco il più in fretta possibile.

Non voglio.

L'aria fredda della notte mi invade, nonostante sia a malapena l'una, ho addosso una sensazione di sconforto, prendo il motorino e me ne vado.
Mi lascio alle spalle la confusione, la ragazza, il suo volere e il mio rifiuto.
Ma tengo dentro di me una nuova consapevolezza.

● Angolo Autrice ●
Vi è piaciuto il capitolo?
Fatemi sapere cosa ne pensate e ringrazio moltissimo chiunque dedichi il suo tempo alla mia storia.
Vi mando tanti bacioni, alla prossima🙋🏻‍♀️

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